Noi, transumani consenzienti?
La seduzione della macchina, per noi esseri umani, è molto forte. Quel nitore candidissimo, quelle superfici levigate, quell’assenza di odori o sapori ci suggerisce immediatamente uno stato metafisico, apollineo, olimpico.
La propaganda di regime ci ha abituato sin da piccoli ad associare il bello con il pulito, il simmetrico, il perfetto, il distacco, ad un’estetica post-neo-classica (Pop) adulterata ed amplificata dai potenti innesti tecnologici degli ultimi cinquant’anni.
Il progetto di un’umanità annichilita ed assoggettata al dominio siliceo quindi, invece di costituire il nostro peggiore incubo, diviene un aspetto desiderabile, una dimensione esistenziale invidiabile, simile a quella dei potenti, eguale a quella degli dei. Miracoli della manipolazione mentale. L’operazione di robotizzazione dell’essere umano, procede a gonfie vele grazie al nostro consenso indotto…