Biscotti senza olio di palma. Cresce il numero delle aziende che ha scelto di sostituire questo tipo di olio, ritenuto insostenibile da vari studi presentati negli ultimi anni, con altre soluzioni più amiche della salute e dell’ambiente.
Le soluzioni per chi vuole seguire questo orientamento ci sono, anche se spesso ancora poco conosciute. La più recente “inversione di marcia” ha visto protagonista la Colussi, che ha lanciato proprio nei giorni scorsi una nuova linea di biscotti non soltanto privi di olio di palma, ma anche attenti alla sostenibilità del “packaging”. L’azienda nata a Venezia condivide il titolo di nuova entrata con un altro marchio celebre: Mulino Bianco.
Altri noti marchi che producono prodotti dolciari hanno scelto di sostituire l’olio di palma con soluzioni più sostenibili, come ad esempio, l’olio di girasole. Tra queste Paluani, Tre Marie, Misura (del gruppo Colussi), Altromercato, Granoro, Grondona, AreaBio, Camporelli, Lazzaroni, Arte Bianca, Vincenzi (savoiardi Vincenzovo), ma soprattutto Alce Nero, che già nel 2004 ha scelto di puntare su produzioni più naturali, amiche dell’ambiente e della salute.
A questi vanno ad aggiungersi anche marchi come Loacker, Pavesi (Pavesini), Galbusera (BuoniCosì, ZeroGrano, Magretti), Gentilini. L’importanza del nuovo orientamento dell’industria dolciaria in Italia non si vede soltanto dal comportamento assunto dalle singole aziende, ma anche da quanto deciso dai marchi legati alla grande distribuzione.
La spinta dei consumatori verso un’alimentazione più sana e più amica della Terra, ha spinto verso produzioni senza olio di palma anche NaturaSì, COOP (linee Vivi Verde, BeneSì e i prodotti dedicati all’infanzia “Crescendo”), Fior Fiore, biscotti a marchio Carrefour, Conad, CRAI, Esselunga, Eurospin, MD Discount, PAM, Panorama e Viaggiator Goloso.
Fonte: http://www.greenstyle.it