Ogni punto di vista che hai conosciuto, è destinato ad essere superato.
Ogni persona che frequenti, giorno dopo giorno, ti appare in una nuova luce. Ogni fatto del mondo svela senza fine il suo mistero e tutte le letture del passato vengono superate, quando nei fatti vedi il volto delle coscienze che li generano. Puoi agevolare questo processo od ostacolarlo, abbandonarti alla corrente del fiume, o tentare di afferrarti alle sue rive.
Il cammino interiore della conoscenza-consapevolezza-comprensione questo produce: il conosciuto diviene estraneo, l’ignoto familiare.
Un senso di straniamento ti assale: là dove il tuo prossimo cerca certezze, tu vedi morte. Nel vortice delle forze creative che spaventano e inquietano, vedi il disegno della vita che si dispiega.
Il compito di ogni giorno è rimanere fedeli al cammino: non coerenti, fedeli.
La coerenza è una continuità imposta dalla mente/identità e dalla sua visione; la fedeltà è il rimanere aderenti al processo senza il ricamo della illusione e della ignoranza.
Tutto scorre: le persone, i fatti, il tempo illusorio, le stagioni dell’esistere. Solo la via rimane, la consapevolezza che tutto è conoscenza-consapevolezza-comprensione e il suo superamento.
Ma la via non è una certezza, è un processo mutevole, una consapevolezza senza fine, la caduta e il rialzarsi e il tentativo a volte semplice, altre faticoso, di mantenere la direzione. Formidabile è la prospettiva che nulla rimane come l’abbiamo conosciuto, che attorno a noi tutto cambia perché noi cambiamo senza sosta e senza fine.
Fonte: http://www.contemplazione.it