Non chiamiamoli Filantropi…

di Gilberto Trombetta

Va bene essere ingenui, ma senza approfittarsene. Di miliardari buoni che donano parte del loro patrimonio per il bene dell’umanità non ce ne sono. Ma lasciamo parlare i numeri.

Vi rendete conto? Stanno facendo miliardi con questa tragedia e li chiamano filantropi" ▷ Duranti

L’82% delle donazioni di questi “filantropi” finisce in fondazioni private, spesso controllate da loro stessi. Fondazioni che ovviamente possono essere trasmesse agli eredi. Fondazioni che godono di clamorosi vantaggi fiscali. Per ogni dollaro messo nelle casse della fondazione, il miliardario recupera fino a 74 centesimi grazie alle agevolazioni fiscali.

In cambio di queste agevolazioni, le fondazioni hanno un solo obbligo: investire ogni anno in beneficenza almeno il 5% del loro bilancio. Peccato che in quel 5% si possano far rientrare le spese amministrative, gli stipendi dei dipendenti e contributi ad altri fondi. Ovviamente le detrazioni fiscali, però, si applicano al totale delle donazioni.

Bill Gates è il più grande “filantropo” che ci sia. Da quando ha deciso di impegnarsi per il “bene” dell’umanità, il suo patrimonio personale è passato da 54 miliardi di dollari a 120. Visto che la filantropia paga – e molto – altri miliardari hanno seguito l’esempio di Gates. Unendosi al movimento lanciato nel 2010 proprio da Bill Gates e da Warren Buffett, “The Giving Pledge”. Un gruppo di miliardari che si sono impegnati a “donare” parte del proprio patrimonio per scopi “benefici”. Un’attività talmente redditizia che i membri sono passati dai 62 iniziali ai 216 del 2020.

Nel mentre, i 62 miliardari pionieri di The Giving Pledge hanno visto crescere del 95% le loro ricchezze, passate da 376 a 734 miliardi di dollari. Questo perché quella che alcuni vorrebbero far passare per filantropia non è altro che una strategia per ripulire l’immagine predatoria che i miliardari si portano dietro e per orientare pesantemente la politica di molti Paesi.

Come ha spiegato bene Anand Giridharadas nel suo “Winners Take All”, “molti miliardari sostengono di voler cambiare il mondo. In realtà stanno solo proteggendo il sistema alla radice dei problemi che pretendono di risolvere”. Altro che filantropi…

Articolo di Gilberto Trombetta (candidato sindaco Roma 2021)

Fonte: https://appelloalpopolo.it/?p=62147

LA FABBRICA DEI MALATI
Business, manipolazione e corruzione dietro al mercato delle industrie farmaceutiche
di Marcello Pamio

La Fabbrica dei Malati

Business, manipolazione e corruzione dietro al mercato delle industrie farmaceutiche

di Marcello Pamio

"La scienza medica è un'impresa industriale gestita e controllata da produttori
(medici, ospedali, laboratori farmaceutici) che incoraggiano la diffusione di procedimenti
d'avanguardia costosi e complicati, e riducono così il malato e i suoi familiari
allo stato di docili clienti".
Ivan Illich

"Il modello di business dell'industria farmaceutica è basato proprio sull'allargamento della sfera
delle malattie: il marketing creativo serve ad ampliare il bacino di clienti,
convincendo chi è probabilmente sano a ritenersi almeno moderatamente malato".
Allen Frances, medico psichiatra. 

La commercializzazione della malattia è l’arte raffinata di vendere malanni, un modo efficace per spacciare farmaci ed esami che portano a profitti enormi.

Tale commercializzazione richiede una regia ben precisa, degli attori principali, secondari e molte comparse. Le aziende farmaceutiche (registi e produttori) devono per forza di cose coinvolgere i medici (attori protagonisti) per prescrivere le ricette, devono coinvolgere i ricercatori (attori non protagonisti) che inventano veri e propri nuovi disturbi, i gruppi di pazienti e/o famigliari di malati (comparse) che richiedono a gran voce un supplemento di terapia, e infine i pazienti veri e propri che richiedono tali farmaci perché convinti di essere malati (spettatori incoscienti).

Lo scopo del presente lavoro è di svelare la trama e la sceneggiatura di questo documentario, visto e vissuto ogni anno da centinaia di milioni di persone… Soltanto se si conosce esattamente come lavora il Sistema si è in grado di difendersi.

Le persone prive di una corretta e completa informazione finiranno tutte, chi prima chi dopo, stritolate dalla macchina infernale del marketing farmaceutico. è solo questione di tempo.

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