“No Wash”: Esce allo Scoperto l’Ultima Follia Ambientalista

di Diego Fusaro

La trovata assurda a cui nessuno poteva pensare…

“No wash” è il buffo nome della nuova tendenza del solito ambientalismo neo-liberale. Quell’ambientalismo che non a caso piace all’ordine del discorso dominante sulla plancia di comando. No wash è la tendenza di quegli ambientalisti che ritengono che si debbano ridurre il lavaggio degli indumenti e di sé stessi, magari anche nella prospettiva di non lavarsi mai più.

Lo si potrebbe definire l’ambientalismo “puzzone” per distinguerlo dalle altre molteplici figure che hanno preso piede negli ultimi anni come l’ambientalismo puerile alla Greta Thunberg. Difficile trattenere una risata quando si tratta di queste figure. Un ambientalismo che puzza e ciò non solo in relazione all’odore che è destinato ad emanare ma in relazione al fatto che si tratta del solito ambientalismo che “puzza” di ordine dominante.

L’errore fondamentale di questo ambientalismo “No Wash” non è solo di ordine igienico, ma l’errore è quello di larga parte dell’ambientalismo imperante che non mette in discussione il modo della produzione capitalistica, la vera causa delle problematiche ambientali. Con questa premessa errata, l’ambientalismo No Wash ritiene che la causa sia da ricercare nella condotta di tutti e di ciascuno e che dunque occorra intervenire sulla loro modalità di vita per risolvere la questione ambientale.

In tale maniera non vengono nemmeno più menzionati i rapporti di forza e il modo della produzione capitalistica, cioè quella determinazione che è alla base della devastazione dell’ambiente. Per questo l’ambientalismo alla Greta Thunberg gode di tanta simpatia da parte del potere che è felice come non mai che il proprio dominio non venga messo nemmeno in discussione.

Articolo di Diego Fusaro

Fonte: https://www.radioradio.it/2023/06/esce-allo-scoperto-lultima-follia-ambientalista-la-trovata-assurda-a-cui-nessuno-poteva-pensare/

I ROTHSCHILD IN ITALIA
Un Paese non ancora nato e già nella morsa delle speculazioni dei banchieri più potenti
di Pietro Ratto

I Rothschild in Italia

Un Paese non ancora nato e già nella morsa delle speculazioni dei banchieri più potenti

di Pietro Ratto

Con quali mezzi e in quale misura Casa Rothschild tenne in scacco i singoli Stati che, dal 1861, sarebbero confluiti nel Regno d'Italia? Com'è possibile continuare a insegnare e a studiare la Storia senza considerare l'enorme peso che le logiche finanziarie e la sete di profitto di grandi istituti bancari come quello in questione, hanno sempre esercitato sul corso degli eventi?

Ne "I Rothschild in Italia" Pietro Ratto, con le sue profonde capacità di ricerca, analisi e sintesi, ci rivela i fatti che hanno portato alla formazione del nostro Paese mostrandoci quello che viene normalmente ignorato dalla narrazione ufficiale della Storia e dai libri di scuola, ma che è fondamentale per comprendere non solo quegli anni, bensì anche la nostra storia presente.

  • Quali rapporti si instaurarono tra i vari governanti della penisola italica e questa potente famiglia di banchieri?
  • Come e perché l'Inghilterra coprì e finanziò la Spedizione dei Mille?
  • Quali interessi economici avevano alcuni uomini al seguito di Garibaldi, in relazione all'annessione del Sud da parte del Regno sabaudo?

Oltre alla storia italiana nel periodo fra il 1821 e il 1861, riviviamo anche gli eventi che hanno attraversato in quegli anni gli altri Paesi europei, come la Francia, la Spagna, l'Inghilterra e l'impero asburgico.

"C'è un fatto però, che anche da solo basta per far capire quanto una famiglia come quella dei Rothschild abbia saputo influire sulla storia europea tramite la sua attività di credito. Un fatto che dimostra quanto sia difficile comprendere gli eventi storici senza tener conto di queste dinamiche finanziarie che, come abbiamo visto nelle pagine precedenti, per esempio spiegano le reali leve della liberazione del re di Spagna Ferdinando VII, in quel caso da individuare nella citata tangente pagata da Nathan alle Cortes. Si tratta di un prestito che l'Austria, di nuovo in crisi economica, dovette nuovamente richiedere a Salomon Rothschild nel maggio del 1831."

"Oltre alla questione degli interessi ferroviari britannici in Italia, d'altra parte, per comprender meglio il motivo per cui Londra "avesse avuto a cuore" la spedizione dei Mille, non va certo sotto-valutata la possibile motivazione di questa personale sovvenzione attribuita a Garibaldi dall'uomo politico inglese più importante del momento - e probabilmente, in generale, il motivo dell'intera copertura militare britannica accordata a quest'ultimo durante l'invasione delle Due Sicilie - da individuarsi probabilmente nelle tensioni internazionali prodottesi in seguito alla delicatissima Questione dello zolfo."

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3 commenti

  1. Anche comprare online incrementa l’inquinamento.. corrieri avanti e indietro..ma li’ tutti tacciono..anche gli ambientalisti

  2. Meno pulizia = meno igene che poi porta col tempo a più problemi di tipo sanitario.
    Se si vuole eliminare parte della popolazione con future epidemie tutta questa politica mostruosa ha il suo macabro senso.

  3. Dopo una finta pandemia cosa c’era da aspettarsi ancora da quel covo di nazisti dell’OMS e da quella faccia da m.., ve… e la… di quel segretario, nero nell’anima, se non essersi appropriati della possibilità di decretare una nuova pandemia senza che nessuno sappia niente e possa opporsi. Credo che con questo si sia toccato il fondo e si possa ringraziare tutti gli onorevoli politici venduti e collusi ma comunque traditori.

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