“Medioevo” Digitale

di Lucio Leante

Mark Zuckerberg ha annunciato il futuro “orizzonte” di Facebook: il “Meta” abbreviazione di Metaverso, un social che sarà un universo virtuale parallelo dove i partecipanti potranno essere presenti e incontrarsi attraverso i loro “avatar”, manichini virtuali in 3D e loro “incarnazioni”.

Nonostante gli entusiasmi di molti, Meta non sarà che un maxi-videogioco a livello planetario, come già ve ne sono tanti a gradi più ristretti.

I progressisti divenuti transumanisti sperano di realizzare finalmente in quel mondo virtuale la società perfetta e l’uomo “nuovo” da essi vagheggiati, i libertini sperano di realizzarvi i loro più arditi sogni erotici. I pacifisti quelli di un mondo senza guerre mentre i fautori dei dialoghi globali sperano che, facendo incontrare in 3D i loro avatar in posti e sedute virtuali, verrà migliorata la comprensione reciproca.

Tutto lascia invece pensare che una parte dell’umanità benestante sarà semplicemente coinvolta e intrattenuta (e distratta da occupazioni più produttive e creative) in un gioco globale del tipo del “Grande Fratello” televisivo, senza reali effetti positivi sulla vita reale, oltre a quelli pubblicitari.

Alcune prime esperienze sono parecchio deludenti per gli ingenui speranzosi. L’avatar di una donna americana, durante un esperimento di realtà virtuale, è stato aggredito da quello di uno sconosciuto e la donna reale ha sporto una regolare e reale denuncia contro ignoti.

L’Universo virtuale di Meta sembra destinato a incoraggiare anche l’emersione di molti Dottor Jekyll dormienti in milioni di insospettabili Mister Hyde. La natura umana non sarà migliorata da Meta più di quanto non abbia fatto Facebook.

Tutto lascia pensare che gli aggressori e gli odiatori impenitenti (e le guerre) ci saranno sempre anche nel Metaverso, oltre che nella realtà effettiva.

Articolo di Lucio Leante

Fonte: https://www.opinione.it/societa/2021/12/20/lucio-leante_meta-facebook-realt%C3%A0-virtuale-zuckerberg-societ%C3%A0/

ADOLESCENZA INTERROTTA
La richiesta d'aiuto dei ragazzi espressa attraverso i loro disagi
di Selene Calloni Williams, Maria Cristina Savoldi Bellavitis

Adolescenza Interrotta

La richiesta d'aiuto dei ragazzi espressa attraverso i loro disagi

di Selene Calloni Williams, Maria Cristina Savoldi Bellavitis

Un libro che non solo i ragazzi dovrebbero leggere, ma anche i loro genitori e gli educatori, per aiutarli a capire il difficile mondo dell'adolescenza che ormai sembrano aver dimenticato.

Uno scenario cupo e sconvolgente del mondo in cui vivono gli adolescenti di oggi, dove vengono analizzati i disagi e le realtà che spesso li portano a cercare l'annullamento e comportamenti autodistruttivi.

Un libro che raccoglie le testimonianze dei giovani – sempre più spesso ragazzini sotto i quindici anni – che vivono la notte fra droghe e bevande, seguendoli dai primi bicchieri dell'aperitivo pomeridiano fino alle piste delle discoteche, a notte fonda, per cercare di capire quale sia il movente che li spinge a stordirsi e lesionarsi, talvolta mettendo a repentaglio la loro stessa vita.

Questo testo vorrebbe "aprire gli occhi" a coloro che educano e insegnano, istituzioni e genitori, aiutandoli a capire la realtà adolescenziale e a comprendere il perché di alcuni comportamenti compulsivi dei ragazzi di oggi così come il timore talvolta li porti anche a subire minacce pur di evitare la diffusione della verità.

Una generazione divisa tra il culto e la vanità del look e la coscienza delle devastazioni che queste dipendenze provocano sul loro corpo, portandoli inesorabilmente a rinunciare a un pezzo di vita normale rispetto ai loro coetanei.

Cyberbullismo, microprostituzione, assunzione di alcol attraverso i bulbi oculari: uno spaccato di realtà che molti non vorrebbero leggere ma che deve invece essere portato alla luce affinché ci dia coscienza delle ombre che oscurano le vite dei nostri figli.

Un racconto sul malessere degli adolescenti che si affacciano all'età matura, sull'insaziabile ricerca di emozioni forti, chiamata "sballo", attraverso giochi e rituali assurdi, fino alla privazione del cibo per apparire "scomparendo".

Le conseguenze spesso tragiche dell'assenza di un equilibrio interiore. Gli adolescenti si trovano naufraghi in un mare di ostacoli senza una stabilità emotiva che li traghetti attraverso quella delicata fase di trasformazione fisica chiamata adolescenza.

Quattro storie estreme che narrano di disagi i quali, talora, si rivelano dei veri e propri "giochi di morte" come i chocking game.

Episodi realmente vissuti e testimoniati da Maria Cristina Savoldi Bellavitis durante il periodo di volontariato presso il reparto pediatrico del Fatebenefratelli, o raccontati da genitori confusi e disperati, ascoltati da Selene Calloni Williams, in relazione a uno studio di etno-antropologia e psicogenealogia.

La Premessa del prof. Bernardo, direttore del reparto di Pediatria nel Fatebenefratelli, descrive la cruda realtà nella quale annaspano i nostri ragazzi, e l'Introduzione del dott. Ciniero, presidente IBM Italia e rappresentante della loro Fondazione, ci allerta sui rischi e pericoli della tecnologia se usata allo scopo divulgativo di questi macabri giochi o passatempi.

...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *