di Gabriele Frigerio
Tempo fa, in una trance particolare, si aprì al mio sguardo la porta dimensionale di uno degli infiniti mondi sottili e vidi Elia, il mio “Bianco Maestro”, seduto di fronte a me con un sorriso radioso.
I suoi occhi chiari penetrarono il mio cuore portandomi indietro nel tempo ed improvvisamente apparve un grande fuoco al centro di un accampamento indiano.
Mi sentii proiettato in un tempo oltre il tempo e percepii un ritmo diverso pulsare alle mie radici. Un respiro ancestrale risalì le correnti del cuore trasmettendo vibrazioni intense alla mia mente che venne inondata da un potente flusso di energia, di suoni e di parole. Danzai davanti al grande fuoco e cantai, con voce diafana, emettendo sottili parole sconosciute che risuonarono come scintille nell’aura di un sogno. Ero un vecchio sciamano ed il mio cuore batteva con il tamburo.
Insieme osservammo la magia delle fiamme dorate, insieme bevemmo la sacra bevanda della Conoscenza, ascoltando il ritmo incalzante che ci avvolgeva e ci attirava, sempre di più, nel profondo. Una sensazione benefica circondò la mia coscienza che si smarrì tra i suoni e i colori, abbracciata al calore del fuoco e alla dolcezza dello sguardo di Elia che penetrò il mio cuore come un fine raggio di luce.
Stavo talmente bene che faticai non poco nell’abbandonare quel territorio magico, quell’atmosfera ovattata che emanava un effluvio antico di “saggezza dimenticata”. Ritornai lentamente, volando nella risonanza di quelle parole che sorsero dall’abisso interiore come lontane stelle da un universo misterioso e affascinante:
“… Il calore, la notte, il fuoco… Il calore che sale… La Terra si trasformerà. I popoli del mondo sentiranno il vento giungere dalle radici del cuore… Il vento si alzerà sopra le cime perché nel vento c’è l’anima immortale… Il canto interiore inonderà la mente degli uomini aprendo le porte dei loro cuori. Un astro di fuoco c’è nel cuore di ognuno di noi… Iessa-iessa- iée…
Luce che nasce dentro… Popolo dei nativi d’America. Grande apertura. Questa è la via: AMORE. Iessa-iessa-iée…” (dal messaggio n. 51- dicembre 2008)
Come un mantra ripetevo questa parola, disegnando ritmicamente un grande albero con l’erba verde ed una spirale scintillante:
“Iessa-iessa-iée! Iessa-iessa-iée! Iessa-iessa-iée!”
Bevvi lentamente, sollevando il bicchiere come un calice ed ogni goccia entrò in me come una perla di antica saggezza.
Il viaggio nei piani sottili è un’esperienza affascinante che libera le ali del cuore sollevando il nostro spirito immortale. Lo sciamanesimo è una cultura antica che si perde alle origini del tempo, una pratica spirituale che ricollega l’esistenza con le energie della natura e del Cosmo che risuonano nei quattro elementi vitali: terra, fuoco, acqua, aria, circonfusi e compenetrati dall’essenza divina, il “grande spirito”, che è la vita di tutto ciò che esiste.
Tutto è Uno, tutto esprime l’essenza del “grande spirito” che crea la rete di energia che unisce i mondi. Risvegliare lo sciamano che c’è in noi significa aprirsi al mondo spirituale, alla “rete di energia cosmica” che ci circonda riscoprendo il potere che c’è dentro di noi. Questo ci permetterà di salvarci e di salvare il nostro mondo, riportando in esso la Pace e l’Armonia.
Diventiamo pensieri
Gabriele Frigerio
Fonte: www.diventiamopensieri.it