Le piante hanno un comportamento così così sottile, che il più delle volte noi non riusciamo a percepirlo. Inoltre, come molti studi hanno dimostrato, sono intelligenti e hanno coscienza.
Anche se mi è sempre piaciuto tantissimo passeggiare e trascorrere tempo nella natura, non sono mai stato davvero entusiasta verso il mondo delle piante e dei vegetali. Credevo non fossero consapevoli, né delle emozioni né del dolore. Ho ragionato così fino a quando non mi si sono letteralmente aperti gli occhi. Allora, ho iniziato ad abbracciare tutti gli alberi che vedevo, chiedendo loro scusa e donando amore dal mio cuore.
Vedete, le piante si comportano in modi così sottili che il più delle volte noi non riusciamo a percepirli se non per pochissimo tempo. In realtà, abbiamo solo dimenticato come fare. Inoltre, le piante dimostrano di essere intelligenti e avere una coscienza, come molti ricercatori, tra cui l’etnobotanico T. McKenna, hanno dimostrato.
Noi, siamo programmati per credere che per possedere un’intelligenza bisogna per forza possedere un cervello, in realtà il fattore decisivo è rappresentato dalle reti neurali. Pat Montgomery, ha più volte sottolineato come le piante possiedano una memoria storica lunga più di 450 milioni di anni, a differenza di noi umani che arriviamo a circa 200 mila.
Quante cose potremmo imparare se riacquistassimo la capacità di ascoltare gli alberi, i fili d’erba e i fiori? Gli umani e le piante sono compagni di viaggio da sempre, ci siamo co-evoluti e viviamo interconnessi. I vegetali hanno un’influenza diretta sul nostro umore, le nostre emozioni e comportamenti, e perfino sulla nostra dieta alimentare.
Negli ultimi anni la comunità scientifica ha raccolto montagne di prove, del fatto che le piante possiedono differenti capacità di comportamento, di vedere, sentire e provare sentimenti, in un modo che gli umani possono solo lontanamente immaginare. Ad esempio, le piante di senape (brassicacee), sentendo i bruchi camminare su di loro, emettono una maggiore quantità di olio di senape per proteggersi.
Gli occhi umani possono vedere i colori solo entro un determinato spettro, ad esempio i raggi UV non vengono percepiti dai nostri occhi. Le piante, invece, ‘vedono’ gli UV, gli infrarossi, i campi elettromagnetici, e perfino i pianeti nel cielo notturno.
Possono percepire le emozioni, perché percepiscono il calore del corpo. Possono creare musica, se collegate ad una macchina per bio feed-back e ad un sintetizzatore. Possono percepire pressione, calore, freddo, e perfino captare le intenzioni, negative o positive, di un essere vivente vicino a loro.
Da sempre l’uomo ha creduto nel potere curativo delle piante e le ha utilizzate per guarirsi. Alcune di esse sono addirittura considerate, da certi popoli, veri e propri esseri senzienti, con all’interno uno spirito divino, guaritore ed implacabile nella sua verità.
Ancora oggi, popolazioni del Mato Grosso in Brasile, usano bere l’Ayahuasca come un decotto divino per la guarigione del corpo e dell’anima, mentre l’Iboga, in Africa, viene utilizzata come medicinale e come mezzo di contatto col divino, durante preghiere e riti sacri.
L’accettazione (da parte dello spirito della pianta) dell’umano che usufruisce della magia guaritrice, è spesso accompagnata da vomito e altri effetti collaterali. Una volta passati questi sintomi, il malato acquisisce consapevolezza e arriva alla conseguente guarigione di corpo, anima e spirito. Una vera purificazione fisica e spirituale.
In tutto il mondo orientale, la cannabis è considerata un ‘regalo degli dei’ agli uomini, per poter meditare molto più facilmente. Essa ha anche molte applicazioni in ogni settore: industria, edilizia, alimentazione, carburanti, medicina… Da anni ormai è stata ampiamente dimostrata la sua efficacia nella cura e regressione dei tumori.
Se solo pensiamo a quante piante e a quanti vegetali utilizziamo ogni giorno, per il nostro nutrimento, il nostro benessere e la guarigione, possiamo renderci conto davvero di quanto l’esistenza delle nostre due specie sia collegata. Per questo è fondamentale iniziare a prenderci davvero cura di loro con amore e rispetto. I vegetali lo fanno con noi dalla notte dei tempi senza chiedere nulla in cambio, proprio come il sole che scalda e porta la vita in ogni angolo della terra, senza mai essere per questo ringraziato.
Le piante sono molto più consapevoli di noi a proposito di concetti tipo: “siamo solo energia” – concetto tra l’altro approfondito e dimostrato dalla fisica quantistica: in effetti ogni atomo è letteralmente vuoto al 99,999%… tanto che l’intera massa del genere umano potrebbe essere non più grande di una zolletta di zucchero. Noi uomini invece siamo troppo bloccati in questa società materialista per soffermarci spesso su concetti come questi.
È inoltre divertente ricordare molte leggende del nord europa, in cui streghe, folletti e abitanti del piccolo popolo, vengono accolti, nascosti e protetti dalle piante, a volte anche facendogli da casa…mentre in quasi tutte le favole le piante sembra abbiano anche la capacità di muoversi nel buio della notte.
Forse un giorno decideranno che noi uomini siamo cresciuti ed evoluti abbastanza per poterci parlare. In realtà succede già, solo che noi non riusciamo a percepirlo, o non lo vogliamo, consci di tutto il male che provochiamo al pianeta. Forse abbiamo paura di sentirci dire la verità da esseri molto più evoluti di noi, che consideriamo ancora solo semplici alberi.
Rivisto da Conoscenzealconfine.itFonte: veki.club