La Salute e la Malattia sono un business come tutti gli altri. Ecco cosa è diventata, progressivamente ma inesorabilmente, la sanità, gestita sempre più dai privati a tutti i livelli.
La salute delle persone, la sanità, è un business esattamente come il mercato automobilistico. Aziende che hanno l’obiettivo di generare profitto, rispettare vari parametri, tempi, costi, ecc. E la salute delle persone è passata in secondo piano.
La ricerca è praticamente in mano ai privati. Gli enti controllati dai governi occidentali che si dedicano alla ricerca, sono pochi e mal finanziati, laboratori dove “si fanno le ossa” i giovani ricercatori, i migliori dei quali vengono ingaggiati poi dalle multinazionali private.
La ricerca è volta a generare profitto e non a risolvere i problemi di salute dell’umanità. Le staminali, per esempio, che sembrano in grado di curare definitivamente numerose patologie anche gravi, sono osteggiate, perché per le case farmaceutiche non sono un affare; al contrario, risolvendo molte malattie, farebbero perdere loro denaro. E trovano anche fior di ricercatori e medici pronti a dimostrare che sono nocive.
Investono moltissimo, invece, nella ricerca di cure per le calvizie o per l’impotenza. Le Big Pharma sanno bene che in questa società ossessionata dall’apparire, ci sono milioni di persone pronte a spendere migliaia e migliaia di euro pur di riavere gli amati capelli. Così come chi soffre di disfunzione erettile, è disposto a spendere centinaia di euro al mese, pur di riavere la propria virilità.
Sono le Big Pharma, le multinazionali, a dettare l’agenda della “medicina ufficiale”, quella insegnata nelle Università, praticata dai medici e dalle strutture ospedaliere di tutto il mondo, oltre che dai Ministeri della sanità.
Loro decidono che il cancro si cura con la chemioterapia, e le università insegnano ai laureandi che la cura migliore è quella. E la fanno praticare negli ospedali. Al medico non resta che diagnosticare le malattie e prescrivere la cura proposta dalle Big Pharma. La figura del medico si è ridotta a questo.
I medici hanno perso anche il loro “libero arbitrio”, la facoltà di “pensare”, devono eseguire ed uniformarsi agli “ordini superiori”. E’ il caso dei vaccini. Ci sono dei medici che sostengono che facciano male, e arrivano a sconsigliarli. Lo fanno perché ritengono che possano essere nocivi, e non per interessi economici. Inizialmente hanno iniziato ad incentivare i medici elargendo premi a chi effettua molti vaccini. Ma per molti medici nemmeno l’incentivo economico è risultato sufficiente, pertanto adesso ipotizzano addirittura di radiare i medici che si oppongono ai vaccini. Se un medico crede che una terapia sia nociva, in pratica, non ha importanza. Deve prescriverla comunque.
Ma il privato non lucra solo sulla produzione di medicine. Ormai anche gli ospedali, la diagnostica, e sempre più servizi, sono effettuati da “privati convenzionati”. Con la classica “strategia della gradualità” descritta da Noam Chomsky, i privati si sono introdotti nella sanità italiana e si sono fatti spazio, mentre la sanità pubblica cade sempre più a pezzi.
Il tutto, con la complicità o il silenzio-assenso dell’intera classe politica italiana, piegata agli interessi delle lobby e delle multinazionali in tutti i settori. Quanto è accaduto nel sistema sanitario, in modo diverso ma assimilabile, è accaduto nel commercio e nell’industria, dove gli interessi della nazione e della popolazione, sono stati svenduti da chi avrebbe dovuto difenderli e coltivarli.
Le nazioni occidentali sono succubi di un ristretto cartello di multinazionali, dietro alle quali si celano le banche, che controllano e condizionano i governi in base ai loro interessi, hanno in mano i famosi “mercati”, e li utilizzano come arma di conquista. Controllando i governi più potenti ed influenti del mondo, e si impongono sul resto delle nazioni, anche tramite golpe e “rivoluzioni colorate”.
Stanno spianando la strada al governo unico mondiale; stanno spianando la strada ad un Nuovo Ordine Mondiale!