di Sharif al-Qatib
Gli Stati Uniti hanno combattuto guerre contro nazioni e popoli con la scusa di diffondere “democrazia”, “combattere il terrorismo”, “difendere i diritti dei popoli” e per “ragioni umanitarie”, ma i fatti dimostrano esattamente il contrario.
La “democrazia” e la difesa del popolo e dell’umanità non sono affatto preoccupazioni degli Stati Uniti, sono piuttosto puri pretesti per portare avanti le loro sporche guerre, per imporre la propria egemonia, saccheggiare risorse e ricchezza altrui, versare sangue, distruggere completamente Stati ed infrastrutture.
Come può una persona sana di mente pensare che le guerre americane siano fatte per “democrazia, popoli e scopi umanitari?” Libri di storia e documenti sono pieni di prove che smentiscono le assurde pretese e bugie degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti, sin dalla loro fondazione, si basano sui cadaveri di centinaia di migliaia di indiani d’America. Gli Stati Uniti non solo uccisero persone ma sterminarono interi popoli, diffusero orrore, disordine e sofferenza ovunque.
E tale politica brutale, che causava dolore e sofferenza a molti un tempo, continua ancora oggi: dal Vietnam all’America Latina, al Giappone, all’invasione in Afghanistan ed in Iraq, fino alla recente aggressione allo Yemen e alla clamorosa interferenza in Siria, con tanto di organizzazioni terroristiche sovvenzionate dagli stessi Stati Uniti e l’intervento militare diretto.
Il tutto commettendo efferati massacri e uccidendo milioni di innocenti inermi, oltre che con le organizzazioni terroristiche, anche con raid aerei. E questo, sempre col pretesto di “combattere” il terrorismo. Washington non solo ha commesso crimini versando sangue, ma ha imposto anche sanzioni economiche per fare ulteriore pressione, per piegare i popoli e i governi ad accettare i loro piani e le loro condizioni egemoniche.
Non c’è dubbio che chiunque porti avanti guerre, di qualunque tipo siano, come fanno da sempre gli Stati Uniti, da chiara prova della perdita della propria moralità. Queste guerre spietate sono, infatti, principalmente fatte contro l’umanità, sono crimini contro l’umanità. La guerra dei terroristi mercenari contro la Siria, grazie anche all’aiuto militare russo al governo siriano, è comunque risultata fallimentare. E a lungo andare si avrà la sconfitta totale del piano americano in quella regione.
Le misure del blocco economico illegale e ingiusto contro la Siria sono state attuate dall’amministrazione Trump, che agli inizi di maggio ha attivato sanzioni ed embargo illegale anche contro Teheran. Gli Stati Uniti negano la sconfitta del loro piano, non vogliono riconoscerne il fallimento, e insistono ad andare avanti coll’imposizione di ulteriori sanzioni e misure per l’embargo e l’assedio, sotto gli stessi falsi pretesti.
Gli Stati Uniti non raccoglieranno mai nulla da tutto questo, se non fallimento e delusione. La politica delle sanzioni e dell’assedio è una politica inutile e arrogante e il ripiegamento verso la guerra economica non solo minaccerà sicurezza e stabilità nella regione, ma condurrà il mondo ad altre divisioni e tensioni. E nessuno sa dove si finirà…!
Per vincere ogni confronto, devono essere prese misure importanti. Il popolo siriano ha resistito negli anni dell’assedio degli anni ’80, ed ha ottenuto risultati unici negli anni dell’aggressione e della recente guerra. Il popolo iraniano ha anche subito tale tipo di scontri testando con successo la vittoria della loro rivoluzione. La sfida non distruggerà o spezzerà la loro volontà e il popolo iraniano riuscirà a superare tali scontri. Alla fine Washington, con la sua nuova follia, subirà la completa sconfitta dei suoi piani.
Articolo di Sharif al-Qatib, caporedattore Syria Time (titolo originale: “Washington and Its Wars Against Humanity”)
Traduzione: Alessandro Lattanzio per aurorasito.altervista.org
Fonte: https://ecplanet.org/le-guerre-contro-l-umanita-degli-Stati-Uniti