La Zona del Silenzio

Probabilmente ne avrai già sentito parlare, ad ogni modo, nel nord del Messico, esiste un luogo chiamato dagli abitanti Zona del Silenzio, vicino alla città di Ceballos. La regione confina con gli stati di Coahuila, Chihuahua e Durango e copre una superficie di 50 km di diametro. È una zona desertica dove prevalgono rocce e sabbia, tuttavia molte persone lo trovano un luogo, misterioso, unico ed estremamente interessante, tale da aver suscitato l’interesse di studiosi da tutto il mondo.

Strani fenomeni

La Zona del Silenzio acquisisce una certa notorietà (da quel che ne sappiamo) nel 1930, quando Francisco de Sarabia mentre pilotava un aereo sorvolando la zona, afferma che ad un certo punto la radio smette di funzionare, e la strumentazione di bordo sembra essere impazzita.
Tale luogo prende il nome “Zona del Silencio” per via di una strana anomalia che taglia la trasmissione delle onde radio quando ci si trova all’interno di quest’ultima, creando una sorta di zona scura… Proprio così, in questo posto nulla funziona come dovrebbe: cellulari, radio, televisioni e bussole si comportano in maniera anomala. Dopo un attento studio, si è constatato che la zona è completamente magnetizzata e le onde radio non possono diffondersi.
Grazie alle sue caratteristiche uniche, alcuni scienziati affermano che tale zona potrebbe essere il luogo ideale per stabilire una piattaforma di lancio per navi interplanetarie, centrali nucleari e centri di ricerca.

Un grande magnete

Un altro fenomeno che si verifica costantemente in questo territorio, è la grande quantità di meteoriti caduti rispetto ad altre zone del pianeta. In questo luogo sono presenti frammenti di meteoriti praticamente ovunque. Sembra che i corpi esterni vengano attratti da una grande calamita. Uno dei casi più strani avvenne nel luglio 1978, quando la US Air Force lanciò un missile di prova da una base militare vicino Green Rive, nello Utah. Tale missile sarebbe dovuto cadere in una zona precisa del nel Nuovo Messico, ma finì per schiantarsi nella Zona del Silenzio (il missile trasportava piccoli contenitori di cobalto 57 “Co-57?, un elemento radioattivo). Pare che l’esercito americano impiegò diversi giorni prima di riuscire a rintracciarlo. Più tardi un team di ricercatori della US Air Force, con l’approvazione del governo messicano, si reca sul luogo dell’incidente e fa una scoperta inaspettata sulle proprietà di questa regione unica.
Il governo messicano decide così di costruire una struttura di ricerca con il principale obiettivo di studiare la vita animale e vegetale della regione. La ricerca suggerisce che qualcosa di anomalo avviene sicuramente in quel posto. Sono stati scoperti alti livelli di magnetite, ed è una zona calda per via dell’attività meteoritica. Inoltre pare si registrino alcune proprietà magnetiche insolite associate con i minerali nel terreno calcareo.
I ricercatori hanno cercato di determinare se il minerale magnetico è naturale o è il prodotto di contaminazione di migliaia o milioni di anni di bombardamento di meteoriti caduti nella regione. Se le proprietà magnetiche sono il risultato di cause naturali, questo potrebbe essere il motivo per la caduta di oggetti contenenti ferro, che dallo spazio vengono attratti in questo luogo remoto della Terra.
Inoltre, la fauna locale comprende animali sottoposti a mutazioni simili a quelli prodotti dalla radioattività, tarantole giganti, cactus viola, e serpenti di dimensioni anomale.

Luci nel cielo

Sono decine gli avvistamenti segnalati che riguardano strane luci notturne nel cielo. Queste vengono associate ad oggetti non identificati (UFO) che sorvolerebbero la regione della Zona del Silenzio.

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Pare siano avvenuti incontri ravvicinati del quarto tipo: ci sono storie che raccontano di creature umanoidi identificate come un gruppo di 3 elementi composti da due uomini e una donna, tutti con capelli lunghi. Più persone avrebbero visto questi esseri, tant’è che molti turisti curiosi in cerca del contatto, o semplicemente di avvistamenti notturni in cielo si recano in quel luogo.

I casi segnalati

Una famiglia che vive da quelle parti, racconta di aver ricevuto visite regolari da parte di un trio misterioso di persone. Questi visitatori stranieri chiedono solo acqua, non hanno mai accettato del cibo o qualcos’altro. L’agricoltore insospettito dopo un po’ decide di chiedere la loro provenienza, e questi rispondono indicando il cielo. Se erano davvero alieni, o qualcuno che si prese gioco della famiglia, non lo sapremo mai.
Un’altra delle strane storie del luogo, proviene da un ricercatore che si perse nel deserto. Egli racconta di aver visto un trio simile a quello descritto sopra, che cammina nel bel mezzo del nulla come se stessero cercando qualcosa.
Che dire poi del caso di Ernesto e Josefina Diaz (13 ottobre del 1975) i quali entrarono nella Zona del Silenzio alla ricerca di rocce rare e fossili marini che si possono trovare con relativa abbondanza nella regione. A bordo del loro pick-up nuovo di zecca, mentre svolgono la loro ricerca notano che una tempesta di sabbia si dirige nella loro direzione, quindi per evitare di finirci nel mezzo mettono i bagagli in macchina e vanno via in maniera abbastanza spedita. Tuttavia pare non siano stati abbastanza veloci per evitare la pioggia incessante. La strada si trasforma in men che non si dica, in una palude fangosa dove il veicolo rimane bloccato.
Ma accade qualcosa di imprevisto. Mentre la coppia fatica per tirar fuori il mezzo dal fango, due figure si avvicinavano. Erano due uomini molto alti con tanto di impermeabili e cappellini gialli. Questi si offrono di assisterli, aiutandoli a lasciare il sito. Fatto sta che i due spingono con forza il pick-up liberando finalmente la copia di ricercatori, ma quando questi ultimi si girano per ringraziarli, stranamente costoro erano svaniti nel nulla.
Un altro caso strano si è verificato nel novembre 1978, quando il giornalista Luis Ramirez Reyes visita la Zona del Silenzio, per un reportage sui fenomeni bizzarri, anomalie, e gli strani racconti degli abitanti del posto.
Ramirez e il suo fotografo guidano più per intuizione che per conoscenza del territorio. Improvvisamente, il giornalista nota la presenza di tre uomini che camminano verso di loro. Sperando che questi uomini possano essere in grado di aiutarli ad indicare la direzione giusta, Ramirez suggerisce al suo compagno alla guida di rallentare per chiedere informazioni. Tuttavia, il conducente gli passa davanti come se nulla fosse, Luis dice di nuovo di fermarsi e quindi scende per parlare con queste persone chiedendo loro se avessero visto un altro veicolo (i suoi colleghi) passare da quelle parti, ma loro rispondono negativamente. La cosa strana di questa faccenda è che il giornalista scopre poco dopo che l’autista non aveva in realtà visto null: in pratica quegli uomini con cui dice di aver parlato li ha visti solo lui.

Questione di allineamenti

Che sia un caso o meno, non ci è dato saperlo, tuttavia stranamente la Zona del Silenzio si trova geograficamente a nord del Tropico del Cancro e condivide la stessa latitudine sud del parallelo 30, come le Piramidi d’Egitto, le città sante del Tibet, il Triangolo delle Bermuda e il Triangolo del Drago.

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Gli scienziati del centro di ricerca messicano hanno battezzato la regione con il nome “Mar Thetys”, poiché milioni di anni fa questa zona si trovava sul fondo dell’oceano. Le antichissime rovine della Zona del Silenzio sono un altro enigma inquietante. Gli archeologi non sono stati in grado di determinare la loro età, ma senza dubbio costituivano un antico osservatorio astronomico che risale a chissà quante migliaia di anni.
Alcuni credono che la zona sia un campo magnetico che fa parte di un grosso portale, un punto dove tale energia si concentra. Quello che succede nel nord del Messico rimane un grande mistero del quale pare non si riesca ancora a venirne a capo. Forse questa regione funge da orientamento per visitatori extraterrestri? Cosa nasconde veramente il sottosuolo della Zona del Silenzio?

Fonte: http://www.coscienza-universale.com/

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L’ALTRA STORIA D’ITALIA (1802 - 1947)
Volume Primo
di Lamberto Rimondini

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Volume Primo

di Lamberto Rimondini

Questo libro è un viaggio nel tempo, e per fare davvero questo viaggio occorre lasciare a casa tutti i pregiudizi e portare con se il desiderio di comprendere come realmente agisce il potere.

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  • Chi ha finanziato la Resistenza in Italia?
  • Chi ha vinto il referendum del 1946?
  • Perché il trattato di pace di Parigi del 1947 ha allegati segreti?

La storia d’Italia è complessa, in quanto il nostro Paese è, geograficamente, al centro del Mediterraneo e, di conseguenza, è geopoliticamente rilevante quale confine naturale tra Africa, Europa dell’est, e quindi Asia, Medio Oriente e nord Europa.

Per questa ragione tutta geografica, quindi geopolitica, l’Italia è sempre stata controllata da chi ha avuto, ed ha, mire di dominio sul Mar Mediterraneo.

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo è un'oceano." - Isaac Newton

La storia d’Italia è complessa, in quanto il nostro Paese è, geograficamente, al centro del Mediterraneo e, di conseguenza, è geopoliticamente rilevante quale confine naturale tra Africa, Europa dell’est, e quindi Asia, Medio Oriente e nord Europa.

Per questa ragione tutta geografica, quindi geopolitica, l’Italia è sempre stata controllata da chi ha avuto, ed ha, mire di dominio sul Mar Mediterraneo.

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo è un'oceano." - Isaac Newton

«Il libro che il lettore stringe tra le mani è uno di quelli che non fanno pace con il mondo. È un testo che un tempo, prima che Il Capitale divorasse anche la Critica, si sarebbe detto “Critico”: lo è a partire dalla dedica, che si rivolge, in sostanza, a quanti sentono che anche nel tempo dell’end of history qualcosa, dopo tutto, continua a mancare.

Rimondini fa sua la nota riflessione marxiana, secondo cui la storia è sempre storia di lotte di classe: storia degli interessi delle élites dominanti, che li impongono, non di rado con metodi niente affatto idilliaci, all’intera società.

Il sistema mediatico – ha ragione Rimondini – è, nel suo complesso, l’articolato dispositivo fintamente polifonico che deve sempre di nuovo ribadire il punto di vista dei dominanti, facendo sì che esso possa imporsi anche ai dominati e assumere lo statuto di punto di vista generale.

Nuotando contro le onde della storia, come avrebbe detto Nietzsche, il nostro autore prova a ricostruire la conflittualità tra dominanti e dominati – ora aperta, ora latente – lungo il piano del suo sviluppo storico, nei suoi momenti fondamentali e nelle sue figure principali».

- Diego Fusaro -

«Uno degli aspetti più tragici del nostro rapporto con il mondo è la dimensione totalizzante assunta dal capitalismo: i padroni del vapore fanno quello che vogliono e, grazie al controllo dei media, raccontano quello che vogliono.

Le guerre scatenate per soffocare gli Stati ricchi di materie prime vengono così giustificate ipocritamente con gli alibi sempre efficaci della libertà, della difesa della democrazia, della religione, della pace minacciata, della nostra civiltà, del nostro stile di vita.
“Toglietevi gli occhiali bifocali e rivoltate anche le pietre!” – ci dice in estrema sintesi Lamberto Rimondini.

Questo, almeno, è il messaggio principale che mi sembra si possa estrapolare da questo suo libro così freddo e così passionale. Togliamoci anche noi gli occhiali bifocali, e guardiamo con i nostri occhi cosa c’è sotto i sassi. Forse sotto i sassi ci sono i lombrichi e non i tesori».

- Carlo D’Adamo -

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