L’AI ci aiuterà a svolgere compiti ripetitivi, aiutandoci a liberare energie creative per altre occupazioni. Tale affermazione, piuttosto diffusa tra gli “AI-fans”, è banalmente falsa: ad aiutare le persone nei loro calcoli, c’è già il computer. E soltanto il computer può avere questa funzione.
L’AI, è invece semplicemente – e molto più banalmente – il pensiero delle élites dominanti. È l’AI a darci le risposte “giuste” alle nostre domande, è l’AI a dire ad un medico “cosa deve fare”, “come si evolverà una malattia”, “quali terapie somministrare”. È sempre l’AI, dietro la maschera della maggiore efficienza, a “suggerire” ad un insegnante come impostare una lezione, di cosa parlare, quali temi affrontare, e soprattutto, come parlarne.
L’AI quindi non aiuta nessuno, ma – e questo è certo l’unico compito – si sostituisce al pensiero umano, affinché esso si strutturi nell’unica modalità possibile: quella della mafia tecnologica, meramente interessata alla mercificazione di ogni forma vivente.
L’elogio dell’AI, passa quindi per la mistificazione, del suo funzionamento: l’AI non fa calcoli, ma “pensa”, quello che “deve” essere pensato. È indubbio, che il suo successo – nella guerra contro l’uomo iniziata da banchieri affaristi e magnati vari in vena di filantropia – non può prescindere dallo scadimento della stessa capacità di pensiero.
A questo servono, media social e video, 24 ore su 24 proiettati sui nostri telefonini; non più lo schermo televisivo che si accendeva la sera, ma la televisione “permanente” che non si spegne più. A questo servono gli schermi giganti installati nelle nostre città, con giornalisti in primo piano a diffondere false informazioni, perché nessuno si sottragga al pensiero che tutti devono pensare.
L’uomo comandato dall’AI, sarà un uomo “felice”: come un bambino, gli sarà chiesto soltanto, di eseguire, e ripetere. Senza doversi più preoccupare di nulla. La vita – l’intera vita – nelle mani delle élites mondiali.
Fonte: https://www.weltanschauung.info/2024/05/la-maschera-dellintelligenza-artificiale.html?m=1