La figlia di De Andrè contro il decreto Lorenzin: «Lede la nostra Costituzione»

Luvi De Andrè, figlia di Fabrizio De Andrè e di Dori Ghezzi, si è schierata contro il decreto Lorenzin sull’obbligo di dodici vaccinazioni. «I vaccini sono senza alcun dubbio una utilissima arma di prevenzione a fronte di un reale rischio epidemiologico – ha scritto in una lettera resa pubblica nel corso di una manifestazione promossa dal gruppo “Libera Scelta Liguria” a Genova – ma solo se rigorosamente testati, monovalenti e limitati al caso specifico».

Luvi De André

Luvi De André

Ecco qui la lettera per intero:

Sento la necessità di riportare pubblicamente qualche riflessione in merito al D.L. Lorenzin per l’obbligo vaccinale: l’importanza di ricerche scientifiche indipendenti, portate avanti da specialisti immuni da conflitti d’interesse o minacce, dovrebbero essere l’unica vera via d’uscita per ripristinare la fiducia e fare luce sulle controversie che continuano ad alimentare dubbi d’ogni sorta, anche nello stesso ambito medico scientifico.

La censura mediatica, fino addirittura alla radiazione (senza nemmeno i presupposti ritenuti gravi per tali procedimenti) non fanno che alimentare una progressiva diffidenza e disaffezione nei confronti delle Istituzioni e del giornalismo.

Riaprire il dialogo ed il confronto fra le parti è prerogativa indispensabile al progresso; la storia ha spesso dimostrato quanto sia importante e doveroso assumersi la responsabilità di andare controcorrente, al fine di riconsiderare concetti precostituiti, che si sono poi rivelati fallaci o non completamente attendibili.

In attesa di queste imprescindibili condizioni, la strada che sottopone obbligatoriamente un’intera popolazione sana ad un trattamento farmacologico così massiccio e indiscriminato, esponendola a vari ed eventuali effetti avversi (più o meno gravi), non è percorribile.

Inoltre mi domando se l’immunità di gregge sia davvero l’unico strumento di prevenzione in difesa della collettività, o se non ci siano altre vere emergenze in atto che avrebbero bisogno forse di maggiori attenzioni e risorse anche rispetto ai vaccini stessi.

La percentuale di malati di tumore, leucemia, diabete, malattie autoimmuni, allergie ed altre innumerevoli patologie gravemente invalidanti, anche in età pediatrica, si sta alzando esponenzialmente, mietendo molte più vittime di virus e batteri; presupponendo che, nella realtà in cui viviamo oggi, nel mondo industrializzato, la vera emergenza ed i principali nemici dell’uomo siano altri.

Rivedere quelle che dovrebbero essere le priorità, convergendo gli sforzi comuni verso l’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del cibo (che sono i protagonisti principali di tale sterminio), permetterebbe di avere, di conseguenza, meno malati ed un sistema immunitario più sano ed efficiente.

I vaccini sono, senza alcun dubbio, un’utilissima arma di prevenzione a fronte di un reale rischio epidemiologico, se rigorosamente testati, monovalenti e limitati al caso specifico. Ho letto e sentito innumerevoli volte il motto che recita: ”Se non sei un medico non hai diritto di parola, nonostante i medici stessi, che semplicemente si pongono in modo critico riguardo ad alcuni aspetti della vaccinazione indiscriminata di massa, vengano radiati dall’ordine”.

Per contro, il nostro Ministero della Salute, si è sentito in dovere di presentare un D.L. per l’obbligo di 12 vaccini senza alcuna emergenza sanitaria e senza prendersi la responsabilità di firmare il consenso informato al posto dei genitori, mancando di conseguenza i presupposti base di un Decreto Legge.

D’altra parte, si potrebbe asserire che il nostro governo, per tali e gravose decisioni, si avvalga di professionisti qualificati in qualità di consiglieri: gli stessi professionisti che, di fronte ad una situazione tanto delicata e mai verificatasi prima d’ora, si limitano a commentare la radiazione dei propri colleghi con un tagliente, feroce e sarcastico “Fuori due”.

Umanità, empatia, rispetto e tolleranza dovrebbero essere presupposti base, soprattutto per chi sceglie la professione di medico. Quindi non posso che dubitare dei principi morali che muovono tali individui, oltre a ritenere siano un pessimo esempio di educazione civica, aggravato dall’influente impatto che possono generare attraverso lo sfruttamento del potere mediatico.

In seguito al D.L. Lorenzin, l’aspetto sanitario è stato affiancato da una questione politica e morale che concede ad ogni libero cittadino il diritto ed il dovere di esprimersi apertamente qualunque sia la rispettiva professione. Vorrei, in tal senso, cercare di sensibilizzare coloro che si ritengono al di fuori dello specifico contesto e che potrebbero sottovalutarne la portata nell’attuale sviluppo sociopolitico.

Qui non si tratta più solo di responsabilità genitoriale, tantomeno di “pro vax” o “no vax” (termini coniati appositamente per dividerci gli uni dagli altri, confonderci, distogliendoci dal vero obiettivo), questo D.L., ledendo la nostra Costituzione, oltre la Carta dei Diritti Umani, qualora venisse convertito in legge (fatto!) potrebbe dar luogo ad un precedente in grado di estendere il pensiero unico ed una politica dittatoriale a qualunque altro ambito che ci riguardi in qualità di individui.

Un governo si ritiene legittimato a perpetrare tali procedimenti quando gli stessi cittadini lo legittimano, adottando un atteggiamento passivo. Vogliamo davvero creare una divisione così profonda, che emargina, ghettizza o che obbligherebbe all’espatrio intere famiglie? Qualunque sia il punto di vista di ognuno di noi in merito e qualunque sarà il futuro che ci saremo scelti, esiste alla base una distinzione: storicamente ci si obbliga a tollerare un’ingiustizia quando non si hanno mezzi a disposizione per difendersi, in questo caso invece, si potrebbe arrivare a subirla solo per accondiscendenza o, peggio ancora, a causa di una mancanza di senso comune di appartenenza. A quest’ultima categoria vorrei riportare una citazione a me molto cara: “Anche se allora vi siete assolti, siete lo stesso coinvolti”. Infine mi dichiaro profondamente contraria al D.L. Lorenzin, ritenendo doveroso assumermi questa responsabilità civile non solo in qualità di madre ma anche di libero cittadino.

Fonte: http://www.giornalettismo.com/archives/2219097/luvi-de-andre-decreto-lorenzin-vaccini/

LE VACCINAZIONI DI MASSA
Prevenzione, diagnosi e terapia dei danni
di Roberto Gava

Le Vaccinazioni di Massa

Prevenzione, diagnosi e terapia dei danni

di Roberto Gava

Con il contributo scientifico e professionale di: Moira Andreani, Federico Balzola, Massimo Borghese, Saverio Crea, Ferdinando Donolato, Nadia Gatti, Giampaolo Giacomini, Susanna Mazzucchelli, Dario Miedico, Gabriele Milani, Stefano Montanari, Fabrizio Niglio, Nadia Picariello, Maurizio Proietti, Eugenio Serravalle, Claudio Simion, Paola Tataseo, Roberto Vecchione, Luca Ventaloro, Franco Verzella, Giulio Viganò, Associazione Vaccinare Informati, Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà di Vaccinazione (Comilva), Coordinamento Regionale Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni (Corvelva), Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino (Condav)

I genitori che si chiedono se è veramente utile vaccinare i propri figli hanno difficoltà nel trovare informazioni esaurienti e obiettive, perché molto spesso non ritengono soddisfacente la comunicazione offerta dai Servizi Vaccinali delle ASL.

Infatti, è prassi comune:

  • non informare che le vaccinazioni obbligatorie per Legge sono solo 4 (mentre si propone l'Esavalente che contiene 6 vaccini);
  • negare i rischi gravi e sottovalutare la frequenza delle reazioni avverse;
  • non dare notizia dell'esistenza di una Legge che riconosce un indennizzo ai danneggiati da vaccino;
  • non ricordare che nel Veneto le vaccinazioni pediatriche non sono più obbligatorie e in molte Regioni il rifiuto a vaccinare è depenalizzato.

Molti genitori e operatori sanitari si chiedono se le patologie allergiche, autoimmunitarie, neurologiche e comportamentali, che in questi ultimi anni sono in costante aumento, abbiano un nesso e un rapporto di causalità con la pratica delle vaccinazioni di massa.

Negli USA si stima che 1 bambino su 6 presenti difficoltà di apprendimento, 1 su 9 asma bronchiale, 1 su 10 ADHD (sindrome da deficit di attenzione con iperattività), 1 su 88 comportamenti autistici, 1 su 450 diabete mellito insulino-dipendente.

In Italia non abbiamo nemmeno dati ufficiali: i danni da vaccini sono sottostimati e addirittura negati, mentre sono in netta crescita le denunce dei genitori che attribuiscono le patologie invalidanti dei loro figli ai vaccini eseguiti nei primi due anni di vita.

In controtendenza rispetto alle normative europee, nel nostro Paese permane l'obbligo vaccinale e l'offerta di nuovi vaccini è in costante aumento, nonostante la totale assenza di studi scientifici a lungo termine indipendenti dall'Industria Farmaceutica che dimostrino sia l'utilità sia l'innocuità di queste vaccinazioni nei Paesi industrializzati.

Scopo del libro è fornire una riflessione scientifica critica sulla pratica delle vaccinazioni di massa e diffondere un'informazione aggiornata e indipendente sul rapporto rischio-beneficio dei vaccini pediatrici, sulle indagini diagnostiche, su alcune tecniche terapeutiche dei danni vaccinali e sulle possibilità di un intervento medico-legale.

Chiudono il libro una decina di toccanti testimonianze di genitori che sono stati danneggiati dai vaccini nei loro figli.

Indice

Informazioni sugli Autori

Presentazione

PARTE INTRODUTTIVA - LE VACCINAZIONI DI MASSA

  • Vantaggi e svantaggi delle vaccinazioni pediatriche (Roberto Gava)

Parte I - Aspetti preventivi

  • L'informazione pre-vaccinale (Eugenio Serravalle)
  • Famiglie attive: dalla valutazione all'azione (Susanna Mazzucchelli)
  • Prevenzione del pre-concepimento, ovvero del nostro futuro (Franco Verzella)
  • Il ruolo protettivo delle più comuni malattie infettive pediatriche e i danni derivanti dalla loro soppressione (Gianpaolo Giacomini)

Parte II - Aspetti diagnostici

  • Test diagnostici di laboratorio nel sospetto di danni vaccinali (Paola Tataseo)
  • Le difficoltà nel farsi riconoscere un danno da reazione avversa alle vaccinazioni (Dario Miedico)
  • Quanti sono i danni vaccinali in Italia? (Nadia Gatti)
  • Scale di valutazione delle competenze e abilità cognitivo-comportamentali in presenza di danno cerebrale o patologie pediatriche (Nadia Picariello)

Parte III - Il danno vaccinale

  • Vaccini come potenziali induttori di nanopatologie: inquinamento da micro- e nano-particelle nei vaccini (Stefano Montanari)
  • Tossicità da metalli pesanti (Maurizio Proietti)
  • Infiammazione intestinale cronica e autismo (Federico Balzola)

Parte IV - Aspetti terapeutici

  • Terapia degli squilibri nutrizionali: importanza di una corretta diagnosi e di un piano nutrizionale personalizzato (Moira Andreani)
  • Cease Therapy: un approccio differente all'autismo (Giulio Viganò)
  • Terapia logopedica nelle cerebropatie (Massimo Borghese)
  • Utilizzo della Ossigeno-Terapia Iperbarica in bambini autistici (Roberto Vecchione, Nadia Picariello)

Parte V - Aspetti medico-legali

  • Percorso giuridico amministrativo della Legge Regionale Veneta di sospensione dell'obbligo vaccinale (Ferdinando Donolato)
  • La perizia medico-legale: modalità, razionalizzazione delle informazioni, struttura (Fabrizio Niglio)
  • La Legge 210 del 1992: premessa, cenni storici, schema di procedura amministrativa di riconoscimento del danno (Saverio Crea)
  • La tutela legale e le procedure giudiziarie per danni da vaccinazione, con cenni sull'obiezione attiva (Luca Ventaloro)
  • Importanza delle Associazioni per la Libertà Vaccinale (Claudio Simion)

Parte VI - Dalla parte dei danneggiati: Alcune testimonianze

  • Il danno vaccinale vissuto dai genitori (Gabriele Milani)
  • Testimonianza di Bruno
  • Testimonianza di Sara
  • Testimonianza di Alessio
  • Testimonianza di Valentino
  • Testimonianza di Andrea
  • Testimonianza di Elisa
  • Testimonianza di Giulio
  • Testimonianza di Marco
  • Testimonianza di Aldo, medico danneggiato
  • Testimonianza di Jacopo
  • Lettera di una mamma: Anna
  • Lettera di una mamma: Romilda

Appendice - Le Associazioni per la libertà vaccinale

  • Associazione "Comilva"
  • Associazione "Condav"
  • Associazione "Corvelva"
  • Associazione "Vaccinare Informati"
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