L’influenza che i colori hanno sui nostri stati d’animo è nota a tutti (o, almeno, dovrebbe esserlo!). Ma i colori, se opportunamente usati, possono essere di grande aiuto anche nei disturbi del corpo fisico, offrendo una valida alternativa, quando sia possibile, all’uso indiscriminato di farmaci.
La cromoterapia ha delle solide basi scientifiche e viene applicata perfino in qualche reparto ospedaliero. Le vibrazioni dei colori hanno un’azione riequilibrante sul metabolismo cellulare. E’ stato infatti dimostrato da esami di laboratorio, che le cellule in condizione di salute, emettono una certa luce colorata, che varia a seconda del tessuto al quale appartengono. Se invece le cellule di un certo tessuto si “ammalano”, ossia smettono di funzionare in modo ottimale, la loro emissione cromatica cambia ed influenza in tal senso tutte le cellule vicine. Applicando il colore appropriato, in base alla legge fisica della risonanza è possibile riportare il sistema alla sua originaria condizione di equilibrio.
Questa è la base scientifica della cromoterapia. Ma il vero valore dei colori va ben al di là di una semplice osservazione e sta nei risultati. La cromoterapia funziona sempre, anche su quei soggetti per i quali è da escludere un’azione di suggestione, come, per esempio, i neonati, gli animali e le piante. D’altra parte, tutti usiamo la cromoterapia pur senza saperlo: imparare quindi ad usarla con consapevolezza, non può fare altro che tradursi in vantaggi concreti per la nostra vita quotidiana.
Che cos’è?
La cromoterapia è una medicina alternativa che usa i colori per aiutare il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio. I colori possono essere assorbiti in diversi modi: attraverso gli alimenti, attraverso la luce solare, attraverso le onde elettromagnetiche della luce, attraverso il bagno, attraverso la meditazione, attraverso la visualizzazione.
In particolare, la cromoterapia con onde elettromagnetiche è l’utilizzazione della luce colorata che, all’interno di una precisa lunghezza d’onda, penetra nei tessuti creando le condizioni per interagire con le cellule ripristinando l’equilibrio elettrico e chimico dell’omeostasi cellulare e migliorandone le funzioni biologiche.
Questa cromoterapia non cura i sintomi ma scende alle radici dello squilibrio e non lascia, come alcuni farmaci, residui dannosi che il corpo deve faticosamente eliminare. Non ci si deve stupire di fronte al fatto che le irradiazioni colorate agiscono sui nostri stati emotivi, sull’andamento del nostro stato psichico e sul nostro corpo, favorendo così l’equilibrio, la calma e il benessere fisico.
Proprio per questi motivi sempre più ricercatori e medici si stanno concentrando nell’analisi di questa medicina alternativa e più persone si stanno con essa curando, data per certa l’influenza che i colori hanno sulla nostra psiche, sulle nostre emozioni e quindi sul nostro stato fisico, come anche documentato dal famoso test cromatico di fama mondiale di Luscher.Anche secondo Christa Muths, esperta cromoterapeuta tedesca, i colori sono forza vitale e fonte di energia, se ne usufruiamo nel modo giusto. Le irradiazioni con fasci di luce colorata, sono in grado di stimolare la formazione delle cellule del corpo e influire sulla salute di nervi e organi.
Le origini
La cromoterapia ha origini antichissime, poiché le medicine tradizionali hanno sempre attribuito grande importanza all’influenza dei colori sulla salute e sullo stato d’animo dell’uomo. Egizi, Romani e Greci praticavano l’elioterapia (esposizione alla luce solare diretta) per la cura di diversi disturbi. In India la medicina ayurvedica ha sempre tenuto conto di come i colori influenzino l’equilibrio dei chakra, i centri di energia sottile che vengono associati alle principali ghiandole del corpo. Anche i Cinesi affidavano il proprio benessere fisico all’azione delle varie tinte: il colore giallo serviva a rimettere in sesto l’intestino, il violetto ad arginare gli attacchi epilettici. In Cina, addirittura, le finestre della camera del paziente venivano coperte con teli di colore adeguato e il malato doveva indossare indumenti della stessa tinta.
Grazie alle scoperte di I. Newton, poterono essere riprodotte artificialmente radiazioni di ogni singolo colore, che fino ad allora potevano soltanto essere passivamente osservate in natura. Le notizie si perdono e gli studiosi si susseguono fino al 1877, quando il dott. S. Pancoast pubblica il primo trattato sull’impiego dei colori a scopo terapeutico. L’anno successivo il dott. E. D. Bobbit rende pubblico un suo lavoro in cui descrive il diverso effetto dei colori in terapia.
Negli ultimi anni la cromoterapia ha avuto un notevole sviluppo grazie ai numerosi studi scientifici che evidenziano l’influenza dei colori sul sistema nervoso, immunitario e metabolico.
Perché è poco usata
Pur essendo così vantaggiosa, non la si utilizza di più per pochi motivi principali: primo, perché gli utenti non la conoscono ancora sufficientemente bene (chi ne ha già avuto beneficio, di solito ne pubblicizza le doti ai conoscenti solo per la sua particolare problematica, pensando, erroneamente, che la Cromoterapia sia specialistica solo per certe disfunzioni). Secondo, di fronte all’immediato aggravio di spesa, c’è chi pensa: “ora mi sto già curando con altro, magari la proverò in futuro”, non tenendo conto che se la si abbinasse subito all’altra cura, si otterrebbe un risultato più rapido e completo, quindi, proporzionalmente meno dispendioso. Terzo, per poterla praticare ad alto livello, con ottimi risultati, occorrono anni di esperienza e pratica quotidiana, perciò, chi ha già altre specializzazioni, in genere adopera Cromoterapia solo a livello base, con risultati senz’altro positivi, ma notevolmente migliorabili con interventi completi. Infine, occorre sottolineare che qualsiasi terapia, deve stimolare l’individuo a cambiare in meglio il proprio stile di vita, per evitare di vanificare gli effetti positivi ed immediati della cura; ma, riuscire a rinunciare ai “vizi” e alle “abitudini” nocive con metodi persuasivi e non invasivi, non è un’impresa alla portata di tutti.
Curiosità
Perché nella sale operatorie si usa il verde? Perché il verde ha delle riconosciute proprietà antibatteriche. E perché i bambini che nascono con l’ittero vengono posti sotto una luce blu? Perché il blu scompone la bilirubina, responsabile del fenomeno. Il viola rappresenta un efficacissimo sistema per dimagrire senza troppi sacrifici? E il rosso è un validissimo alleato di qualsiasi dieta. Con il verde chiaro, il viola ed il rosso si risolvono moltissimi disturbi femminili.
Per dormire bene e riposare davvero occorre fare molta attenzione ai colori della camera da letto e delle lenzuola. Per far abbassare la temperatura corporea troppo alta (quella che comunemente si chiama ‘febbre’), sconfiggere il mal di gola e gli abbassamenti di voce, non è necessario rimpinzarsi di farmaci. Con alcune bottiglie colorate, riempite di comunissima acqua e poste al sole, puoi avere in casa, con pochissima spesa ed ottimi risultati, un antirughe, un collirio, un disinfettante, un collutorio, un antidepressivo, un tonico… e tante altre cose ancora. Insomma, per ogni frangente esiste il colore adatto a risolvere bene, in fretta, con poca fatica e poca spesa.
Il rapporto del mondo attuale con i colori è assolutamente privo di equilibrio e questa è una delle tante Conoscenze che l’uomo moderno ha perduto, seppellendole sotto montagne di inutili schemi mentali frutto di mille paure.
Fonte: http://www.amadeux.it/cromo/index.htm