L’ipotesi del presidente dell’Ordine dei biologi sul Coronavirus: “Il nostro è un virus padano, non c’entra con la Cina”

Il ceppo isolato a Milano di coronavirus per Vincenzo D’Anna, è un “virus padano” che esiste negli animali allevati nelle terre “ultra concimate con i fanghi industriali del Nord”.

Risultato immagini per Vincenzo D'Anna

Secondo il presidente dell’Ordine dei biologi italiani esistono due contagi in circolazione nel nostro Paese: il primo – come confermato a Dagospia – cinese, mentre un altro sarebbe locale e sarebbe quello scoperto all’ospedale Sacco di Milano. “Sembra – scende nei dettagli l’esperto – che tale virus sia domestico e non abbia cioè alcunché da spartire con quello cinese proveniente dai pipistrelli”.

Per D’Anna si tratta infatti di un virus para-influenzale “senza nessuna nocività mortale se non per la solita parte a rischio della popolazione” e per questo impossibilitato a trasmettersi altrove. Bisognerebbe parlare alla gente – afferma proprio per la dichiarazione precedente – in maniera meno catastrofica e più pacatamente. Il panico è peggiore della malattia. Cominciamo a chiamare le cose col proprio nome. Lasciamo stare la Cina”. Quella del presidente è però un’ipotesi, che solo i laboratori potranno confermare o meno.

Fonte: https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/13569903/coronavirus-presidente-biologi-nostro-virus-padano-non-c-entra-con-cina-cambia-tutto.html

IL POTERE OCCULTO DELL'INDUSTRIA DELLA SANITà
Conosci i veri obiettivi della Medicina Ufficiale? - La verità sul sistema di controllo delle Case Farmaceutiche
di Jesús García Blanca

Il Potere Occulto dell'Industria della Sanità

Conosci i veri obiettivi della Medicina Ufficiale? - La verità sul sistema di controllo delle Case Farmaceutiche

di Jesús García Blanca

La “sanità” ci cura veramente oppure ci sta ammalando?

Il nostro modello sanitario è davvero affidabile? Siamo sicuri che i "metodi" con i quali ci stanno curando siano davvero i più efficaci e i migliori per la nostra salute? Oppure l'industria della sanità vuole solo creare "malati cronici" per riempire le tasche delle case farmaceutiche?

Quest’opera smonta, con necessario spirito critico così poco frequente nelle nostre società, il tabù dell’infallibilità che possiede il modello sanitario moderno e che serve al potere come strumento efficacissimo di controllo e dominio sociale.

L’individuo si sente indifeso e dominato davanti al soldato che gli punta un’arma, al giudice che può emettere una sentenza sul suo destino e al medico a cui affida il suo corpo. Ciò che è curioso è che solamente rispetto a quest’ultimo se le va a cercare volontariamente.

Il modello sanitario è delineato, in modo tale che il cittadino non capisca, non analizzi, non abbia un’opinione e non decida. Anche quando si apre la porta alla decisione della cittadinanza si crea un’angoscia nella misura in cui precedentemente non sono stati offerti gli elementi necessari per poter scegliere.

In questo straordinario libro Jesús García analizza in maniera chiara e dettagliata questo sistema medico ufficiale internazionale che ha come obiettivo principale il controllo su tutta l’umanità. L’origine e il progetto attuale del sistema sanitario statunitense, infatti, si è collegato all’apparato militare. L’autore ci spiega, inoltre, come il mercato controlli la ricerca, le pubblicazioni specializzate, la diffusione massiccia di notizie correlate alla salute e un’enorme quantità di ONG che lavorano in questo campo. Ciò si ripercuote sui discorsi, i concetti di salute e i modelli sanitari molto al di là di come essi si amministrano.

Le conseguenze di questo tipo di organizzazione “sanitaria” sono la disumanizzazione della salute e la medicalizzazione dell’esistenza con scopi utilitaristici.

Sembra proprio che abbiamo più “valore” come ammalati che come individui in salute.

È giunto il momento di farsi delle domande: c’è in ballo la nostra vita.

 

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