di Massimo Mazzucco
Non c’è niente da fare. Ormai l’idea che vaccinarsi sia servito “a proteggere l’intera popolazione” è entrata nel subconscio della maggioranza degli italiani, e di lì non uscirà più.
A nulla è servito rendersi conto che il virus ha tranquillamente continuato a girare, nonostante l’odioso green pass. A nulla è servito scoprire che gente quadrivaccinata – come Massimo Galli – si beccava comunque l’infezione da gente altrettanto vaccinata. A nulla è servito scoprire che la Pfizer non avesse mai nemmeno testato il vaccino contro la diffusione del virus, prima di metterlo in commercio.
Quella del “vaccino che salva la società” è ormai una verità acquisita, a livello popolare.
E adesso che si parla di reintegrare prima del previsto i medici non vaccinati, ecco che l’accademia insorge contro questo “favoritismo” che andrebbe a premiare gli alunni “disobbedienti”.
Nino Cartabellotta, dell’Istituto Gimbe, ha affermato: “Il reintegro dei sanitari non vaccinati contro Covid-19 e le ‘sanatorie’ per i no-vax rappresentano un’amnistia anti-scientifica e diseducativa”.
È proprio nella parola “diseducativa” che Cartabellotta tradisce il vero intento della campagna vaccinale: non quello – appunto – di fermare l’infezione, ma quello ben più subdolo di “insegnare” a tutti che bisogna obbedire ai diktat delle farmaceutiche, whatever it takes.
E questo purtroppo è anche il sentire della maggioranza della popolazione, che si è vaccinata anche come forma di responsabilità verso gli altri. Chi si è vaccinato è convinto di “aver fatto il bravo”, e ora gli dà fastidio vedere che i “cattivi” vengano perdonati.
Purtroppo ciò che è stato acquisito come verità a livello emozionale (tramite la paura del virus), non potrà mai essere rimosso con un semplice ragionamento logico. L’unico modo per rimuoverlo sarà un equivalente evento emozionale, uguale e contrario, che vada a toccare ciascun cittadino nel suo livello più intimo.
È triste doverselo augurare, ma forse solo quando le cosiddette “morti improvvise” saranno diventate abbastanza numerose da non poter più essere nascoste sotto il tappeto, la gente comincerà a smantellare quella sovrastruttura emotiva che fino ad oggi le ha impedito di vedere i fatti nella loro verità più lampante.
Articolo di Massimo Mazzucco
Fonte: https://www.luogocomune.net/21-medicina-salute/6107-l-impossibile-rimozione-delle-false-nozioni