di Laura RU
Se i cittadini britannici erano già arrivati alla conclusione che una lattuga a Downing street sarebbe stata preferibile a Liz Truss, non gli si può dare tutti i torti.
Il calibro dei politici espressi dall’Occidente negli ultimi decenni, salvo pochissime eccezioni, è quello che abbiamo sotto gli occhi. Non li stima neppure chi li vota. Mancano di intelligenza, e cultura, sono privi di un qualsiasi compasso morale e le loro carriere sono state forgiate in circoli ristretti dominati dall’autoreferenzialità, dove va avanti chi meglio si piega agli interessi del padrone. Marionette che si agitano a comando… e chi tira i loro fili resta invariabilmente nell’ombra.
Quando i fili si attorcigliano, c’è già pronta un’altra marionetta. Il motivo per cui i governi dei paesi non-occidentali non riescono a trovare un terreno comune con loro è perché è inutile parlare con delle marionette.
È estremamente frustrante confrontarsi con chi non è in grado di prendere nessuna decisione autonoma e quindi si limita alle battute che è stato programmato per recitare. Infatti, l’importante è che la marionetta sappia recitare bene la sua parte.
Ovviamente nel copione è prevista la diversità dei personaggi. A seconda del bisogno ci può essere la donna giovane e carina, l’esponente di una minoranza etnica, il vecchio con i capelli bianchi, il manager rampante, l’omosessuale, il cattolico conservatore, il giovane progressista un po’ ribelle, il politico che viene dal mondo del lavoro, il militare ecc.
L’importante è che non si sogni di deviare dal copione, che non improvvisi. Il pubblico deve potersi identificare con loro, come si identifica con i personaggi di un libro o di un film, perché in assenza di rappresentanza politica, resta solo la pura rappresentazione.
Articolo di Laura RU
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