di Redazione Cronache Affaritaliani
Gli sfollati che si sono trovati un alloggio da soli stangati dopo 14 anni dal sisma: “Somme non dovute”. Una batosta per 400 famiglie.
Ci sono novità per i terremotati de L’Aquila, ma non sono buone notizie. Il Comune, infatti, dopo 14 anni dalla tragedia costata la vita a 309 persone, ha deciso di farsi ridare i soldi. La stangata, per ora, – si legge su Il Messaggero – riguarda oltre 400 famiglie.
Dovranno restituire, salvo errori, ricorsi, verifiche, da poche decine fino a migliaia di euro del contributo di autonoma sistemazione che il Comune ritiene indebitamente percepito. Si tratta di quella misura, varata tramite ordinanza (la numero 3754) già il 9 aprile del 2009, tre giorni dopo la grande scossa, che prevedeva, a fronte dell’inagibilità della propria abitazione, l’erogazione di un contributo ai nuclei familiari che non avessero scelto la sistemazione in albergo o, successivamente, nelle “new town” costruite dallo Stato.
Soldi, insomma, fino a un massimo di 400 euro mensili per nucleo, o, comunque, nel limite di 100 euro per ogni componente “abitualmente e stabilmente residente nell’abitazione”. Duecento euro – prosegue Il Messaggero – per i nuclei composti da una sola persona e cento euro aggiuntivi per le famiglie con anziani over 65 o portatori di disabilità.
Una misura – riproposta anche in occasione del sisma del Centro Italia 2016-2017 – cessata a marzo 2015, nata con lo scopo di alleggerire la necessità dello Stato di reperire alloggi e, contemporaneamente, di offrire un sostentamento alle famiglie provate dalla perdita dell’abitazione.
Lo schifo ormai non ha più limiti! E questo mentre lo Stato italiano regala soldi come fossero bruscolini al pagliaccio cocainomane per continuare a far massacrare il popolo ucraino… (nota di conoscenzealconfine)
Articolo della Redazione Cronache di Affaritaliani