di Roberta De Carolis
Le Api sono il più importante essere vivente del Pianeta.
E stavolta c’è una dichiarazione ufficiale, dell’Earthwatch Institute, che, nell’ultimo incontro della Royal Geographical Society di Londra, ha tuonato questa realtà che forse dimentichiamo o che ci fa comodo dimenticare. Le api, infatti, sono una specie in via di estinzione e l’uomo ne è corresponsabile.
Gli studi recenti mostrano un drammatico declino del numero delle api: quasi il 90% della popolazione è scomparsa negli ultimi anni. Sicuramente ci sono anche cause naturali, come predatori, nonché ciclici virus che purtroppo (o per fortuna) fanno parte del grande “gioco della natura”.
Ma incidono anche altri pesanti fattori, come l’uso incontrollato di pesticidi, la deforestazione e la mancanza di fiori… tutte cause umane. Ci stiamo dunque autodistruggendo, e non sembra esserci un’inversione di rotta, anzi (negli Usa è stato approvato recentemente l’uso del sulfoxaflor, potente insetticida tossico per questi meravigliosi insetti).
Siamo veramente poco intelligenti, miopi e scarsamente attenti al futuro. I dati parlano chiaro: il 70% dell’agricoltura mondiale dipende esclusivamente dalle api. Le piante non possono riprodursi da sole: hanno bisogno di un “sistema di trasporto”, che la natura ha individuato proprio nelle api (insieme a bombi e con il contributo, seppur meno importante, di altri insetti come le vespe). E senza riproduzione vegetale, la fauna morirebbe presto, e quindi anche noi. Non è una sentenza apocalittica, è la realtà.
Oltre a ciò, uno studio condotto dal Centro per l’apicoltura imprenditoriale della Universidad Mayor (CeapiMayor) e l’Apiculture Corporation del Cile (Cach), con il sostegno della Fondazione per l’innovazione agraria (FIA), ha concluso che le api sono l’unico essere vivente che non porta alcun tipo di agente patogeno.
Dobbiamo agire rapidamente e per far questo abbiamo ancora alcune soluzioni, prima fra tutte lo stop immediato all’uso di sostanze nocive per loro, promuovendo soluzioni agricole più sostenibili e monitorando attentamente la loro salute e il loro benessere.
Qualcosa si muove: la Francia, per esempio, ha vietato tutti i 5 pesticidi responsabili della loro morte, e poco prima l’Unione Europea aveva messo al bando alcune di queste sostanze, anche se solo tre e solo in campo aperto.
“Se le api scomparissero, gli umani avrebbero 4 anni di vita” si narra abbia detto Einstein. Al famoso fisico sono stati attribuiti tanti aforismi e non si ha in realtà la certezza che siano tutti suoi. Ma questo, che l’abbia detto lui o no, è un monito che non dobbiamo dimenticare, anche se fossimo terribilmente egoisti.
Articolo di Roberta De Carolis
Fonte: https://www.greenme.it/informarsi/ambiente/ape-essere-piu-importante-terra/
Ci sono altri due fattori , probabilmente i principali, della moria di api.
Il particolato del DIESEL e l’ossido di azoto che rilascia, alterano la capacitá delle api di riconoscere i fiori.
Incredibile quanti danni causa questo primitivo motore che il potere oscuro, cioé l’ UE ha promosso e fomentato per decenni.
E l’altra causa devastante é la contaminazione elettromagnetica. Le torri dei cellulari e il wifi sono causa di perdita di orientamento di queste meravigliose creature.
Il secondo è LA causa principale vera e occultata (per chiari megainteressi economici) dalla vulgata ufficiale di Regime “democratico”, e l’inquinamento elettromagnetico colpisce pesantemente anche noi umani da decenni senza che ce ne rendiamo conto se non appunto degli effetti poi regolarmente addebitati a cause INesistenti o assolutamente secondarie dalla solita vulgata: virus varroa etc etc tutte menzogne che il regime ci propina per nascondere LA vera causa prima.