di Sarah Knapton
Uno studio suggerisce che a molti bambini vengono prescritti medicinali per combattere l’ADHD senza che ce ne sia bisogno, quando in realtà sono solo immaturi.
Un nuovo studio suggerisce che l’ADHD (Attention deficit hyperactivity disorder) “sindrome da deficit di attenzione e iperattività”, sia ampiamente sovradiagnosticato, con molti casi in cui i bambini sarebbero semplicemente immaturi, essendo i più piccoli nella propria classe.
Il termine ADHD è usato spesso per indicare un insieme di problemi comportamentali legati alla scarsa capacità di attenzione, inclusa l’impulsività, l’irrequietezza e l’incapacità di concentrarsi. Si pensa che tra il tre e il sette per cento dei bambini britannici, circa 400.000, abbiano l’ADHD. A molti di questi bambini vengono quindi prescritti farmaci per provare a migliorare la loro concentrazione a scuola.
Le prescrizioni di farmaci come il “Ritalin” arrivano a 922.000 all’anno nell’ultima decade, per bambini diagnosticati con l’ADHD, ma tali medicine possono causare pesanti effetti collaterali, come perdita di peso, tossicità epatica, pensieri suicidi, e a breve termine possono sopprimere la crescita puberale.
Ma ora uno studio su quasi 400.000 bambini tra i 4 e i 17 anni di Taiwan, ha dimostrato che la percentuale di giovani diagnosticati con ADHD cambia significativamente in dipendenza del mese di nascita. Là dove solo il 2,8 % dei ragazzi nati in settembre hanno la condizione, la cifra aumenta al 4,5% ad Agosto, aumentando costantemente durante l’anno scolastico. Per le ragazze aumenta dallo 0,7% al 1,2%.
Gli autori dicono che molti casi potrebbero essere dovuti al fatto che gli insegnanti tendono a paragonare il comportamento dei bambini più maturi con quello dei più giovani, che hanno fino a un anno di meno.
“Il ‘Disordine da mancanza di attenzione e iperattività’ (ADHD), è il disordine da sviluppo neurologico più comunemente diagnosticato. L’ADHD comincia nell’infanzia e si manifesta come l’incapacità di organizzare e sostenere l’attenzione e modulare il livello di attività e le azioni impulsive”, dice l’autore principale, Dott. Mu-Hong Chen del Dipartimento di Psicologia del Taipei Veterans General Hospital, a Taiwan.
“Quando guardammo ai dati nella loro interezza, i bambini nati in Agosto avevano più probabilità di avere una diagnosi di ADHD e/o di ricevere farmaci rispetto a quelli nati in Settembre. L’età relativa, come indicatore della maturità neurocognitiva, potrebbe giocare un ruolo cruciale nel rischio di avere una diagnosi di ADHD e di ricevere farmaci per l’ ADHD tra i bambini e gli adolescenti. I nosti risultati enfatizzano l’importanza di considerare l’età di un bambino all’interno della propria classe, quando si considera una diagnosi di ADHD e si prescrivono farmaci per trattare questa condizione”.
Un recente sondaggio proposto agli studenti dell’Università di Cambridge, ha rivelato che uno su dieci ha preso farmaci come il Ritalin. Il NHS descrive il disordine come “un gruppo di sintomi comportamentali che includono mancanza di attenzione, iperattività e impulsività. Sintomi comuni includono una scarsa capacità di mantenere l’attenzione per tempi prolungati, irrequietezza o agitazione costante e l’essere facilmente distratti”, dice il servizio sanitario. “Molte persone con l’ADHD hanno anche difficoltà di apprendimento e altri problemi come i disordini del sonno. Normalmente la condizione è diagnosticata tra i tre e i sette anni di età”.
Comunque sia, alcuni neuroscienziati credono che questa condizione non esista affatto, sostenendo che la maggior parte delle persone mostreranno uno o più dei sintomi durante la loro vita. Si è riscontrato, infatti, un numero significativo di adulti che si presentano ai servizi psichiatrici per la prima volta con sintomi da ADHD.
Articolo di Sarah Knapton
La ricerca è stata pubblicata sul “Journal of Pediatrics” (http://www.jpeds.com/article/S0022-3476(16)00160-8/pdf)
Rivisto da Conoscenzealconfine.itFonte e traduzione: http://ilporticodipinto.it/blogs/mooninjune
A mio parere è l ‘intero sistema,scolastico innanzitutto ma anche sociale,che crea nei bimbi atteggiamenti individuati come “sintomi”dell’ADHD…I bimbi di oggi sono costretti all’immobilita’ a scuola per la maggior parte della giornata,arrivati a casa in fretta e furia li aspettano miriade di altre attività extrascolastiche…e poi i compiti …non vi sembra uno stile di vita eccessivamente stressante x bimbi ancora immaturi?e ci si stupisce che abbiano disturbi del sonno?non si possono sottoporre i più piccoli a questo stile di vita che non rispetta le loro tempistiche e poi stupirsi perché risultano irrequieti…non servono pillole,ma solo adulti con un po’ più di buon senso 🙂
Valutato dal punto di vista della Scienza Energetica, l’ADHD si presenta più come indicatore di bambini avanzati, a cui sono necessari altri ritmi e contenuti, per mantenere la loro fulgida mente presente in aula. Ci sono comunque strategie pratiche dai benefici immediati che possono essere acquisite dagli insegnanti per ovviare alle conseguenze della loro tendenza a vagare per altri luoghi, se pur fisicamente presenti in classe.