di Alessandro Ferretti
Approfittando del costante scudo offerto dalla disinformazione diffusa da media e politici occidentali, Israele sta alzando ulteriormente il livello dei suoi crimini, bombardando non solo Rafah, ma tutta la Striscia.
Pioggia di Fuoco su Gaza
I pallini blu sulla mappa indicano i bombardamenti/attacchi dell’esercito di occupazione e sono relativi agli ultimi giorni.
Vale la pena notare che quattro mesi fa il portavoce dell’esercito israeliano aveva trionfalmente annunciato il completo smantellamento della struttura militare di Hamas nel nord della Striscia, al punto che l’esercito si era ritirato da quella zona.
Ancora pochi giorni fa, Netanyahu affermava che Israele ha completamente distrutto venti battaglioni di Hamas e che i quattro battaglioni rimanenti si trovano tutti a Rafah… eppure, dopo aver ordinato l’evacuazione di 300.000 abitanti a Rafah, domenica scorsa l’IOF ha intimato una gigantesca evacuazione immediata dei 100-150.000 abitanti del campo profughi di Jabaliya, a nord di Gaza City. Strano comportamento da adottare su un territorio dove, a detta degli stessi israeliani, Hamas è stato totalmente sradicato.
Il risultato di questo diluvio di ferocia sono otto massacri perpetrati bombardando case di civili, in cui sono state ammazzate almeno 63 persone (e 114 ferite) nel giro di 24 ore. E purtroppo nel conto ci sono solo i corpi che sono arrivati negli ospedali senza i dispersi (morti sotto le macerie).
Se davvero crediamo che lo scopo di Israele è quello di smantellare Hamas, allora l’attacco a Jabaliya è la palese dimostrazione che lo scopo non solo non è stato raggiunto, ma che non è raggiungibile. Israele ha già occupato Jabaliya per settimane e l’ha ridotta a un cumulo di macerie popolato da una popolazione sul punto di morire di fame, e adesso ci dice che deve tornare di nuovo con i carri armati a distruggere nuovamente tutto perché ci sono “segnali di risorgenza”?
La realtà, ovviamente, è un’altra: Israele non sta smantellando Hamas, ma sta semplicemente conducendo una guerra di sterminio che finirà solo quando non ci sarà un’intervento esterno a bloccare la follia genocida, intervento che i politici dell’Occidente non hanno la minima intenzione di effettuare.
I poveri idioti che ancora giustificano gli orrendi crimini israeliani con la lotta contro Hamas non hanno più scuse. La realtà è che senza una vasta ribellione di tutti gli esseri umani che abitano in Occidente, questo massacro finirà solo quando finiranno i palestinesi. E se non sei parte della soluzione, sappi che sei parte del problema.
Articolo di Alessandro Ferretti
Fonte: https://www.kulturjam.it/in-evidenza/israele-non-si-ferma-pioggia-di-fuoco-su-gaza/