Ipocrisia e mercificazione dei corpi

di Roberto Di Molfetta

Salvador Dali

Fra le tante ipocrisie che costellano la nostra società occidentale, troviamo il paradosso della mercificazione del corpo femminile.

Giustificata a livello economico come richiamo dell’istinto della foresta, la proposta dei mass-media del corpo femminile come attrattiva presso il pubblico  maschile trova largo uso ed abuso, al punto che ormai viene considerato parte della dieta mediatica proporre sederi, seni e altro, a disposizione delle masse.

L’ipocrisia delle persone sta proprio nel fatto che lo stesso interesse suscitato dal ‘condimento’ sexy nel pubblico maschile, è tollerato per motivi economici, ad esempio in TV, ma viene considerato disdicevole se ricercato dagli stessi uomini e ragazzi nella vita di tutti i giorni.

Agli adolescenti si vuole fare la morale, si vuole improntare discorsi pedagogicamente ineccepibili, si pretende abbiano un rapporto con il sesso e i sentimenti limpido, delle volte patriarcale, mentre allo stesso tempo li si espone, molte volte anche ingiustificatamente, ad ore di messaggi, subliminali o espliciti, dichiaratamente a sfondo sessuale.

GiovannaDalla pubblicità alle trasmissioni di largo seguito, un quantitativo impressionante di messaggi sessuali bombardano gente di tutte le età. Il sesso maschile viene continuamente risvegliato nei suoi istinti ma gli è negato di poter considerare le donne oggetti, proprio oggi che la mercificazione-reificazione del corpo femminile in chiave sessuale è giunta ad un livello di esposizione scientifico, pianificato. Siti di gossip sono pieni di articoli inneggianti al pettegolezzo sulle curve femminili, ma il maschio italiano non può azzardarsi a pensare al corpo di una donna se non quando legittimamente “conquistata” come sua compagna.

Non è ipocrisia tutto questo? Ciò non spinge al paradosso la nostra cultura, che si proclama progredita, rispetto a luoghi del pianeta dove è proibito mostrare persino un polpaccio se si è nati donna?

Articolo di di Roberto Di Molfetta

Fonte: http://www.scienzesociali.org/ipocrisia-e-mercificazione-dei-corpi/

Libri sull'argomento
Contro gli Abusi delle Banche di Mario Bortoletto
I Rothschild e gli Altri di Pietro Ratto
Il Cerchio Perfetto di Francesca Romana Orlando
Il Complotto e i Colpi di Stato di Paolo Barnard
 di Massimo Guerrieri, Antonello Cattani, Paolo Giavanardi
La Matrix Europea di Francesco Amodeo
TAROCCHI DI MARSIGLIA DI CAMOIN E JODOROWSKY
di Alejandro Jodorowsky, Philippe Camoin

Tarocchi di Marsiglia di Camoin e Jodorowsky

di Alejandro Jodorowsky, Philippe Camoin

I Tarocchi di Marsiglia ricostituiti da Camoin e Jodorowsky sono un'opera speciale, i Tarocchi di tutti coloro che cercano qualcosa di poderoso nei Tarocchi. Puoi immergerti nella fonte del Tarocco e ritrovare l'energia ed i simboli persi, codificati per gli iniziati e gli alchimisti.

Philippe Camoin, erede dei maestri fabbricanti di carte marsigliesi che hanno diffuso i Tarocchi di Marsiglia dal 1760, e Alejandro Jodorowsky, cineasta e appassionato di Tarocchi, hanno lavorato insieme per ricostruire i Tarocchi di Marsiglia, al fine di recuperare i concetti esoterici e filosofici presenti nei Tarocchi originali.

La fabbrica della famiglia Camoin risale al 1760 grazie al suo fondatore Nicolas Conver, ma i suoi Tarocchi non contenevano la Struttura Cifrata presente nei tarocchi Camoin-Jodorowsky. I Tarocchi che Philippe Camoin ha creato con Alejandro Jodorowsky si distinguono chiaramente dai Tarocchi di Conver, sia per i colori che per la quantità di simboli.

Alejandro Jodorowsky ha voluto "restaurare" i Tarocchi di Marsiglia, nel senso di restituire loro una nuova forza e l'importanza che realmente meritano. Per Jodorowsky e Camoin, i Tarocchi sono una macchina metafisica. Camoin voleva esteriorizzare una Struttura Cifrata esoterica che altrimenti sarebbe stata persa nei secoli.

Combinando simboli presi nei vecchi tarocchi diffusi in tutta l'Europa, i due autori sono riusciti a ricreare un insieme simbolico coerente e completamente inedito.

Leggi la spiegazione sul recupero simbolico dei Tarocchi di Marsiglia

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