L’invito all’ascolto della Vita

di Oriah Mountain Dreamer

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Non mi interessa sapere come vi guadagnate la vita. Voglio sapere che cosa vi fa spasimare e se osate sognare l’incontro con l’anelito del vostro cuore.

Non mi interessa sapere quanti anni avete. Voglio sapere se accetterete il rischio di fare la figura degli stupidi per amore, per il sogno, per l’avventura di essere vivi.

Non mi interessa sapere quali pianeti sono in quadratura con la vostra luna. Voglio sapere se siete arrivati al nucleo della vostra sofferenza, fino a toccarla, se i tradimenti della vita vi hanno fatto sbocciare o se vi siete inariditi e chiusi in voi stessi per la paura di altro dolore. Voglio sapere se riuscite a restare in compagnia del dolore, il mio o il vostro, senza cercare di nasconderlo, di cancellarlo o di farlo tacere.

Voglio sapere se sapete essere con la gioia, la mia o la vostra, se siete capaci di danzare con frenesia e farvi colmare dall’estasi, da cima a fondo, senza esortare all’attenzione, a stare con i piedi per terra, senza ricordare i limiti dell’essere umani.

Non mi interessa sapere se la storia che mi raccontate è autentica. Voglio sapere se riuscite a deludere un’altra persona per amore di autenticità verso voi stessi; se riuscite a sopportare l’accusa di tradimento senza tradire la vostra anima; se riuscite a essere infedeli e per questo affidabili.

Voglio sapere se riuscite a vedere la bellezza ogni giorno, anche quando non è piacevole, e se la tua presenza è fonte di ispirazione per la vostra vita.

Voglio sapere se potete vivere con il fallimento, il vostro e il mio, e riuscite tuttavia, fermi sul bordo del lago, a gridare al plenilunio d’argento il vostro: ”Sì!

Non mi interessa sapere dove vivete o quanti soldi avete. Voglio sapere se, dopo una notte di angoscia e disperazione, esausti e con le ossa a pezzi, riuscite ad alzarvi la mattina e a fare ciò che è necessario per nutrire i vostri figli.

Non mi interessa sapere chi siete o come siete giunti sin qui. Voglio sapere se resterete con me nel centro del fuoco senza tirarvi indietro.

Non mi interessa sapere dove o che cosa o con chi avete studiato. Voglio sapere che cosa, dentro di voi, vi sostiene quando tutto il resto crolla.

Voglio sapere se riuscite a stare soli con voi stessi e se davvero amate quel senso di compagnia che riuscite a conservare nei momenti vuoti.”

Fonte: http://www.fiorigialli.it

Libri sull'argomento
Viaggio a Shambhalla di Anne Givaudan, Daniel Meurois
Viaggi Lontani di Robert A. Monroe
Starseed di Sennar Karu
Guarisci il Tuo Corpo di Louise L. Hay
Il Caso non Esiste di David J. Hand
Il Potere del No di James Altucher, Clauda Azula Altucher
I FUNGHI PER LA SALUTE
Nuovi studi e applicazioni della micoterapia: metabolismo, sistema immunitario, microbiota e medicina integrativa
di Stefania Cazzavillan

I Funghi per la Salute

Nuovi studi e applicazioni della micoterapia: metabolismo, sistema immunitario, microbiota e medicina integrativa

di Stefania Cazzavillan

Un regno a parte, un mondo incredibile di potenziamento immunitario.

I funghi, appartenenti a un regno distinto e separato da quello vegetale e animale, rappresentano un prezioso alleato per mantenersi in salute.

L'impiego terapeutico dei funghi, che contano oltre un milione e mezzo di specie, affonda le radici nell'antichità, con particolare riferimento alle pratiche mediche tradizionali orientali.

Negli ultimi dieci anni, la comunità medica ha dedicato crescente attenzione a queste risorse naturali, con un notevole aumento degli studi scientifici che hanno evidenziato una vasta gamma di meccanismi d'azione.

Questi comprendono benefici per il sistema immunitario, il microbiota e il controllo dell'infiammazione di basso grado, nonché supporto neurologico in alcuni casi.

L'obiettivo dell'autrice è presentare i funghi medicinali da diverse prospettive, tra cui:

  • il loro utilizzo storico e tradizionale,
  • la qualità e sicurezza nell'uso contemporaneo,
  • il rapporto con l'ambiente e l'uomo,
  • l'azione sull'organismo umano per la salvaguardia della salute,
  • il ruolo come trattamento di supporto in presenza di patologie.

Questo approccio offre gli strumenti necessari per comprendere come l'impiego dei funghi medicinali possa costituire un efficace alleato nel curare l'organismo.

Dall'introduzione

[…] Ippocrate è considerato il padre della medicina; l’ironia è che non credeva nei farmaci, li considerava dannosi per l’organismo. Egli credeva invece che il corpo umano necessitasse di adeguato riposo, dieta appropriata, aria pulita e rimedi naturali.

Oggi molti potrebbero non essere d’accordo con questa visione. A volte è più facile assumere una pillola e chiudere la comunicazione con il corpo piuttosto che fermarsi ad ascoltarlo fornendogli ciò che gli serve per recuperare.

Nell’attuale contesto storico i ritmi stanno accelerando al punto da diventare insostenibili per il nostro organismo. E noi continuiamo a correre e trascurare i segnali di allarme sottoponendolo così ad uno stress molto elevato.

La salute dell’uomo dipende dall’equilibrio dell’ambiente in cui vive. C’è un’interazione stretta tra l’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, il rispetto dei ritmi ambientali e dell’organismo e la nostra salute.

L’uomo ha cercato di controllare la natura, di soggiogarla ai suoi bisogni. Ha creato un’agricoltura intensiva impoverendo i terreni, avvelenandoli con sostanze chimiche per aumentare il volume produttivo e ha “costruito” pesticidi per uccidere i naturali infestanti che potevano ridurre le produzioni intensive e quindi il profitto.

Quando gli infestanti sono diventati resistenti a questi veleni, ha reso le piante resistenti modificandole geneticamente senza considerare le conseguenze per l’ambiente e per l’uomo. A distanza di tempo le modifiche genetiche effettuate sono diventate un rischio per la salute dell’uomo e stanno creando alterazioni dell’equilibrio dell’ecosistema e distruggendo la biodiversità.

Negli ultimi anni c’è la netta sensazione che l’ambiente si stia ribellando: cambiamenti climatici, terremoti sempre più devastanti, tsunami. Quest’anno ho visto più grandine di quanta ne abbia visto negli ultimi 10 anni, con conseguente devastazione dei raccolti oltre che danneggiamenti a vari livelli.

Le sostanze chimiche usate dall’uomo per i suoi obiettivi produttivi, per le sue esigenze di spostamento (auto, aerei...), per la necessità di riscaldare le case, hanno modificato l’atmosfera, alterando lo strato di ozono, mettendo il clima a rischio di cambiamento.

Si parla oggi di “riscaldamento globale”. Sul fatto che il clima si stia modificando non ci sono dubbi, anche se non si sa bene in che direzione. C’è chi parla di glaciazione e chi parla di siccità.

Non è tanto importante la direzione del cambiamento in atto, quello che è preoccupante è che abbiamo probabilmente raggiunto un punto di non ritorno, al quale l’uomo non riesce a porre rimedio tanto che la sua stessa sopravvivenza è a rischio.

Respiriamo e mangiamo una quantità di sostanze chimiche che sta mettendo a dura prova l’organismo. I ritmi sono accelerati e tutta la vita diventa una corsa a tempo. Non sono più la luce del giorno e il buio della notte o l’alternarsi delle stagioni a definire i ritmi, ma l’orologio.

L’uomo corre tutto il giorno, come un criceto nella sua ruota, pensando che questa sia la vita e la maggior parte delle persone non è felice perché di fatto non sta veramente vivendo. Si tratta di una lotta per la sopravvivenza di chi è più performante.

Fin dalla scuola materna i bambini sono rinchiusi 8 ore al giorno perché i genitori devono lavorare per mantenere la famiglia, poi crescono in uno schema di istruzione definito dalla mente razionale che considera un solo tipo di intelligenza, tanto che molti di loro si sentono inadeguati perché non vengono valorizzati i loro talenti.

Diceva Einstein: “Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido”. [...]

Contiene inserto con foto a colori dei 12 funghi principali.

«Dopo oltre vent’anni di utilizzo costante dei funghi, mi sono resa conto che si tratta di rimedi molto più potenti di quanto avrei mai pensato.

Mi dispiace vedere l’uso riduttivo e limitante di questi rimedi che si sta diffondendo da quando sono diventati una moda.

Tutto questo toglie loro considerevolmente importanza fino a svalutarli, con il rischio di metterli poi nel calderone di una medicina chiamata “alternativa” che pensa più ad opporsi alla medicina convenzionale che a crescere e a diventare un solido approccio all’organismo di prevenzione e sostegno.

Quindi ho deciso di scrivere la mia personale visione di questi straordinari rimedi, risultato di anni di feedback reali e della voglia di attribuire loro l’importanza che meritano.»

L'autrice

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