In Abruzzo i Cacciatori Potranno Uccidere i Cuccioli di Cervo Pagando 50 Euro!

di Valeria Casolaro

Per accontentare un piccolo gruppo di cacciatori, verso i quali presidente e vice-presidente della Regione Abruzzo manifestano una sempre maggiore sudditanza, si abbandona impunemente la visione di un Abruzzo capace di convivenza con la fauna selvatica.

All’interno della delibera n.509 dello scorso 8 agosto, che prevede l’abbattimento di quasi 500 cervi a partire dal prossimo ottobre, la Regione Abruzzo ha stabilito che potranno essere abbattuti anche cuccioli di cervo di età inferiore ai dodici mesi, previo pagamento di una tassa da 50 euro – che saliranno a 200 per i cacciatori non residenti in Abruzzo.

Dei 469 capi dei quali la Regione ha autorizzato il “prelievo”, 142 sono infatti esemplari di età non superiore a un anno di età. I prezzi per l’abbattimento degli animali salgono poi fino ai 250 euro (600 per i non residenti) per i maschi di età superiore ai 5 anni, mentre per i “maschi adulti da trofeo” il prezzo sarà da stabilirsi “attraverso esperto di trofeistica abilitato”.

Le associazioni ambientaliste, che sin da subito avevano protestato contro la decisione della Regione, hanno lanciato una petizione online per fermare gli abbattimenti e trovare soluzioni alternative, che ha già collezionato quasi 70 mila firme.

All’interno della delibera, la Regione riporta come “la numerosità di alcuni gruppi di animali che viene rilevata sul territorio non fa temere nessun problema nei confronti della conservazione della specie”. La condizione risulta quindi “idonea” per l’applicazione del piano di caccia, specifica l’ente.

La presenza di un alto numero di ungulati, scrive la Regione, comporta danni “economicamente rilevanti” alle colture, oltre che causare un pericolo per gli automobilisti, per il rischio di impatto. Per ogni capo abbattuto, il cacciatore dovrà versare un premio all’ATC (Ambito di Caccia Territoriale), strutture tecnico-amministrative che si occupano della gestione della caccia programmata della fauna stanziale di competenza. Organismi sostanzialmente gestiti dai cacciatori che si appropriano, facendone profitto, della fauna selvatica che dovrebbe essere patrimonio di tutti”, scrive WWF, che ha promosso la petizione onlineFermiamo la strage di cervi in Abruzzo”.

Per accontentare un piccolo gruppo di cacciatori, verso i quali presidente e vice-presidente della Regione Abruzzo manifestano una sempre maggiore sudditanza, si abbandona impunemente la visione di un Abruzzo capace di convivenza con la fauna selvatica e, soprattutto, si tradisce un modello di educazione ambientale e di tutela della biodiversità faticosamente delineato negli anni riporta la petizione, che nel giro di pochi giorni ha raccolto quasi 70 mila sottoscrizioni.

Le associazioni ambientaliste chiedono che sia sospeso il piano e aperto un tavolo di confronto per la gestione e tutela degli animali e per trovare soluzioni adatte “per limitare i danni all’agricoltura e il rischio di impatto con autoveicoli”.

Articolo di Valeria Casolaro

Fonte: https://www.lindipendente.online/2024/08/27/in-abruzzo-i-cacciatori-potranno-uccidere-i-cuccioli-di-cervo-pagando-50-euro/

L'ANIMALE RITROVATO
Sono considerati carne da macello, ma c'è chi ha deciso di salvarli da questo destino, vivendo l'emozione di un rapporto nuovo e coinvolgente con mucche, maiali, galline...18 storie vere di animali ritrovati.
di Progetto Vivere Vegan Onlus

l'Animale Ritrovato

Sono considerati carne da macello, ma c'è chi ha deciso di salvarli da questo destino, vivendo l'emozione di un rapporto nuovo e coinvolgente con mucche, maiali, galline...18 storie vere di animali ritrovati.

di Progetto Vivere Vegan Onlus

Mucche, maiali, galline...sono tutti esseri senzienti con un'intensa vita emotiva. Ce ne accorgeremmo facilmente se solo cercassimo di avere delle relazioni con loro, invece di trattarli come oggetti e portarli alla fine a cui li condanniamo quotidianamente: una morte violenta per essere "trasformati" in cibo.

Ma ci sono persone che, lontano dai riflettori dei media, stanno proponendo un radicale e significativo cambiamento nel rapporto che abbiamo con gli animali: così, il superamento della visione che li vuole "altro" dagli animali - dimentichi che anche noi siamo animali - si concretizza in azioni di salvataggio proprio di quegli esseri considerati gli ultimi degli ultimi, gli animali "da macello".

8 brevi saggi e 18 storie vere di animali salvati dallo sfruttamento e da morte certa ci introdurranno in questo mondo parallelo ma reale, per emozionarci e per farci scoprire come lo scambio di relazioni fra animali umani e non umani sia affascinante e coinvolgente. Spunti per riflettere sul perchè viviamo nella convinzione - dogmatica - di essere superiori agli "altri" animali e di poterne disporre a nostro piacimento.

E' l'inizio di una rivoluzione, di un altro mondo in cui il nostro rapporto con gli animali non umani sarà finalmente diverso.

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