Il Lato oscuro della Green Economy e l’acqua calda scoperta dal Ceo Toyota

di Luigi Basso

Suggeriamo la visione del docufilm “Planet of the Humans”, per farsi un’idea delle fake news che stanno alla base di quella delirante moda che le elites hanno battezzato col nome orwelliano di “Green Economy”.

Greenwashing. Come difendersi dal falso sostenibile in architettura

L’inquinamento è un problema serio, ma le risposte che vorrebbe dare la nuova filosofia globalista non solo sono inutili, ma addirittura aggravano il problema.

La Green Economy è in realtà solo uno slogan pubblicitario per lanciare sul mercato nuovi prodotti, far aumentare i consumi e macinare super profitti.

L’altro giorno, Akio Toyoda, CEO di Toyota, leader indiscussa nel settore delle “green car”, delle ibride, ha avvertito che le auto elettriche non risolvono il problema dell’inquinamento, ma, anzi, se gli automobilisti di tutto il mondo avessero un’auto elettrica ci sarebbero gravissimi problemi ambientali.

Toyoda scopre l’acqua calda, ma diciamo che è meglio tardi che mai. Le auto elettriche (come le modaiole bici elettriche) non vanno con lo Spirito Santo, ma con l’elettricità, come il nome suggerisce anche ad un idiota. L’elettricità si produce con le classiche fonti di energia.

In più la green car (come la green bike e tutto ciò che va a elettricità, tipo un telefonino o un trenino per bambini) ha la necessità di avere batterie per accumulare l’elettricità: queste batterie richiedono l’estrazione di metalli rari e la loro confezione in industrie molto inquinanti; inoltre non durano in eterno, ma decadono e devono essere poi smaltite. Insomma, sull’onda di una reale necessità (la lotta all’inquinamento) l’umanità ha preso la strada sbagliata.

Dato che questa strada porterà al Grande Capitale enormi profitti, è facile prevedere che la percorreremo fino in fondo: tra qualche anno è altrettanto probabile che ci diranno che era tutto sbagliato e che la colpa è stata di noi comuni mortali che abbiamo pasticciato l’ambiente con le nostre auto elettriche.

Sono film già visti e pure noiosi!

Articolo di Luigi Basso

Fonte: https://www.lanuovapadania.it/cultura/il-lato-oscuro-della-green-economy-e-lacqua-calda-scoperta-del-ceo-toyota/

DENTRO DI ME C’è UN POSTO BELLISSIMO
Imparare a volersi bene affinché l'amore accada
di Canovi Ameya Gabriella

Dentro di Me c’è un Posto Bellissimo

Imparare a volersi bene affinché l'amore accada

di Canovi Ameya Gabriella

Questo libro ha l'impegnativo compito di individuare gli ingredienti indispensabili affinché nella nostra vita accadano quei cambiamenti indispensabili per scoprire o riscoprire l'amore per noi stessi - condizione essenziale per poter condurre una vita appagante.

Una volta compresi i nostri meccanismi fisiologici, e una volta svelato quel mix di strategie di autosabotaggio, credenze o imprevisti che impediscono il nostro funzionamento ottimale, sarà più facile guardarsi con onestà e dialogare in modo franco con le parti di noi che sembrano remarci contro.

Perché abbiamo paura di essere felici?

Troppo spesso il presente ci sta stretto e aneliamo a modificarlo, ma ci sentiamo bloccati.

Perché quello che diciamo di volere in realtà poi non lo facciamo?

La verità è che il cambiamento spaventa perché ci mette di fronte alla paura di perdere qualcosa.

E un paradosso: in superficie desideriamo la beatitudine, nel profondo qualcosa ci dice che è più «sicuro» restare un po' infelici, moderati, dimessi.

Eppure uscire dal loop è possibile.

In questo libro, Ameya Canovi ci accompagna a guardarci dentro con onestà, a vederci nudi e crudi, a sostare nello spazio scomodo delle nostre antiche ferite per accettarle.

Perché è proprio da quest'accettazione che nascerà una forza nuova, la paura del giudizio degli altri lascerà spazio all'autenticità che solo chi può permettersi di essere se stesso fino in fondo conosce.

Perché non c'è felicità se non impariamo la difficile arte di amarci. E non ci può essere amore se non iniziamo da noi, cambiando innanzitutto la nostra vita e scoprendo che dentro di noi c'è un posto sicuro e bellissimo.

Troveremo la forza di intraprendere nuove avventure, sapremo essere sempre più spontanei e veri, prima con noi stessi e di conseguenza con gli altri.

Questo è un libro unico, un invito e un percorso per imparare a volerci bene, affinché l'amore accada.

«C'è qualcosa che ho compreso nel profondo, forse la cosa più preziosa che posso condividere con chi mi legge.

Amare se stessi non è sentirsi splendidi, non è inseguire uno stereotipo di vita. È accogliere la nostra umanità. È dirsi di sì quando dentro piove, è accettare le sbavature, le paure che ci bloccano.

È comprendere il perché ci autosabotiamo: non è rincorrere il quadro senza macchie.»

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