Il Feticcio di “Ventotene”: Ma Qualcuno l’Ha Letto Veramente il Manifesto?

di Ferdinando Pastore

Il “Manifesto di Ventotene” (1941) nasce in piena Operazione Barbarossa, con un’idea di federalismo europeo ostile al socialismo di stato sovietico.

 

Contrasta l’impianto della Costituzione italiana e rivela l’anticomunismo di Spinelli. Oggi è un feticcio scollegato dalla realtà politica.

Quale Manifesto? Il Feticcio di “Ventotene”

Quando si fa riferimento a un avvenimento passato occorrerebbe collocarlo storicamente, partendo magari dalle date. Il Manifesto di Ventotene viene redatto, sotto la regia di Altiero Spinelli (un comunista pentito) ed Ernesto Rossi (un liberale allievo di Luigi Einaudi), nel 1941. In piena Operazione Barbarossa i nostri eroi concepiscono un federalismo europeo con venature libertarie in chiaro contrasto con l’impianto del socialismo di stato sovietico.

In politica le fasi hanno la loro importanza, per cui partorire quel documento in piena Seconda guerra mondiale, con la Germania nel suo momento più aggressivo, prima dell’intervento statunitense, non voleva di certo essere un punto d’appoggio per la causa del popolo russo impegnato nella resistenza all’aggressione nazifascista.

Prendendo spunto da alcuni articoli di Einaudi non solo si criticava il socialismo di stato, ma anche la natura della sovranità statale.

Motivo per cui il Manifesto si poneva in netto contrasto con tutta la riflessione politico-culturale che portò alla nascita della Costituzione italiana, con il suo impianto lavorista, sociale e di partecipazione pubblica tramite la promozione di libertà positive, ritenuto questo il vero tratto distintivo del nuovo stato democratico e autenticamente antifascista.

Pietro Nenni, uomo di estrema profondità politica, comprese benissimo il sotterfugio contenuto tra le righe del Manifesto e costrinse Sandro Pertini, politico meno lungimirante di lui, al ritiro della firma.

Tanto che quel testo prospettava anche l’ideazione di una forza politica esterna ai partiti, a quei partiti poi protagonisti della Liberazione, perché ritenuti troppo nazionalisti.

Una volta pubblicata postuma la sua memorialistica, emerse uno Spinelli obnubilato dall’anticomunismo e dalla cieca volontà di sconfiggere militarmente l’Unione Sovietica, come avrebbe potuto professare, in quegli anni, qualsiasi reazionario appassionato alla lettura de “Il giornale d’Italia”.

Alla luce di tutto ciò sorge spontanea una considerazione. I progressisti sembrano sempre procedere per astrazioni impolitiche: “il sogno europeo”, “i padri fondatori”, “lo spirito del Manifesto di Ventotene”. Queste astrazioni concettuali, salmodiate fino allo sfinimento, diventano dei veri e propri dogmi, totalmente sconnessi dalla realtà. Realtà che, a quel punto, non hanno alcun interesse a conoscere.

Senza contare che il Manifesto di Ventotene è un vero e proprio feticcio, celebrato indifferentemente dai più biechi reazionari e dai più illusi liberal, del tutto estraneo al processo di formazione dell’Europa Unita, sia nella sua versione embrionale che in quella totalitaristica di Maastricht.

Articolo di Ferdinando Pastore

Fonte: https://www.kulturjam.it/in-evidenza/il-feticcio-di-ventotene-ma-qualcuno-lha-letto-veramente-il-manifesto/

POLITICALLY SCORRECT
La Fine del Gender. Con prefazione di Dio
di Andrea Tosatto

Politically Scorrect

La Fine del Gender. Con prefazione di Dio

di Andrea Tosatto

Cosa significa oggi essere politicamente scorretti? Essere omofobi? Essere razzisti? Essere intolleranti nei confronti delle minoranze o semplicemente rivendicare il diritto alla libera espressione, alla creatività e all'esercizio della mente critica?

Con la scusa del politicamente corretto ingabbiano il pensiero, manipolano la storia e la letteratura, eliminano le tracce scomode, censurano il dissenso.

L'autore di "The Covid Show" Andrea Tosatto, mette in discussione tutto ciò che non si dovrebbe mettere in discussione dicendo cose che non si dovrebbero dire, usando parole che non si dovrebbero usare. Buonismo, femminismo, genderismo, "Politically Scorrect" non risparmia niente e nessuno.

Una lettura leggera e divertente ma anche profonda e necessaria. Un balsamo per la coscienza che che ci farà ridere ma anche riflettere sulle tante storture che vengono propagandate come nuova normalità. Uno scudo contro la manipolazione e l'indottrinamento di chi vorrebbe colpevolizzarci criminalizzando le parole.

Le parole sono sempre innocenti.

Dalla prefazione:

"Dissi: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra".

E creai l'uomo a mia immagine; a mia immagine lo creai: maschio e femmina li creai. Formai l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiai nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.

Vidi che non era bene che fosse solo; gli feci un aiuto adatto a lui. Feci cadere sull'uomo un profondo sonno e l'uomo si addormentò. Presi una delle costole di lui e richiusi la carne al posto d'essa. Con la costola che avevo tolta all'uomo, formai una donna e la condussi all'uomo.

L'uomo disse: "Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall'uomo".

Li benedissi e dissi loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra. Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde".

E così avvenne.

E fu sera e fu mattina: sesto giorno.

Vidi quanto avevo fatto ed ecco, era cosa molto buona.

Il settimo giorno mi riposai e il diavolo ne approfittò.

E, allora, mi toccò fare Tosatto per rimettere le cose a posto."

DIO

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