“Cari Terrestri tutti, umani ed altre creature senzienti, l’acqua ci sta arrivando alla gola”.
Il Pianeta è scosso da numerose guerre che coinvolgono grandi e piccole nazioni, ponendo spesso in confronto semi-diretto le maggiori potenze nucleari (USA, Russia, Israele, Francia, UK, Pakistan) e da zone di “surriscaldamento” in cui si stanno ammassando forze militari ingenti (Mar della Cina, Mediterraneo Orientale, Medio Oriente) per qualche motivo ben concreto.
Milioni di persone sono costantemente in fuga dalla loro case, città e nazioni a causa delle guerre e della miseria. Paesi ben preparati alle emergenze ambientali contano i morti causati da fenomeni inconsueti (ondate di calore, alluvioni, uragani, tornado) e paesi già deboli subiscono l’impatto tremendo di siccità, carenza d’acqua e epidemie mortali.
Sempre più animali soffrono per causa diretta delle azioni umane (allevamento e consumo di carne, mercato nero degli animali, inquinamento chimico e radioattivo, pesca, sperimentazione animale) e miliardi di individui animali vengono così uccisi ogni anno. La quantità di morte nell’aria del Pianeta è enorme, titanica. Se qualcuno di voi non se ne è ancora accorto è solo questione di tempo, bisogna smetterla di non voler vedere la realtà ed iniziare, invece, ad avere uno sguardo globale.
Le guerre: è dal tempo della Seconda Guerra mondiale che le seguenti nazioni non sono simultaneamente impegnate in conflitti armati: USA, Russia, UK, Francia, Germania e a queste si aggiungano nuovi potenti attori come Israele, Turchia, Iran, Pakistan, Arabia Saudita. L’Europa, la culla di tutte le maggiori guerre del passato, è accerchiata da zone di conflitto in ogni suo confine (escludendo l’Oceano Atlantico che per fortuna non è abitato da nessuno) e i maggiori paesi Europei sono direttamente impegnati in guerre fuori dai loro confini (un po’ come prima della Prima Guerra Mondiale, con i conflitti coloniali che preannunciavano il prossimo incendio su suolo Europeo)
La superpotenza USA è in guerra contemporaneamente in diveri scenari (Siria, Iraq, Afghanistan, Corno D’Africa), alcuni dei quali si intersecano (Siria) pericolasamente con l’impegno armato dell’altra superpotenza nucleare, la Russia. E nella zona di intersezione si trova un’altra potenza militare dalle grandi potenzialità distruttive (anche nucleari), Israele. Le azioni terroristiche portano, di quando in quando, la guerra in casa alle nazioni impegnate a distanza nei conflitti, causando morte e autoritarismo di risposta.
L’ambiente: la guerra in corso nella natura non è così rumorosa come le bombe che esplodono, ma ancora più preoccupante. L’inquinamento causa direttamente la morte di decine di migliaia di persone all’anno nei paesi europei e fortemente industrializzati (e non stiamo parlando di terremoti imprevedibili e fatali, ma di un problema riguardante attività umane e che quindi potrebbe essere eliminato da domani: sappiamo che è utopistico ma è comunque nell’ambito del possibile, contrariamente all’impossibilità assoluta di eliminare, ad esempio, il problema di un terremoto).
I fenomeni atmosferici inconsueti uccidono e causano danni per miliardi. La mutazione in corso nei cicli stagionali crea miliardi di danni all’agricoltura. Le Nazioni così si impoveriscono e per primi lo percepiscono i più deboli, che spesso muoiono o si ammalano per le cause indirette di una minore capacità economica o addirittura della miseria (malattie, migrazioni, alimentazione insufficiente).
Sono in atto cambiamenti così veloci, per i quali la scienza non è in grado di formulare ipotesi credibili sulle loro prossime evoluzioni, soprattutto a livello locale. In verità non sappiamo cosa sta accadendo e come si evolverà a breve termine la situazione. Tutti i numeri e le statistiche che vi forniscono sono mere ipotesi, basate su modelli che non sono già più così attendibili, a causa degli stessi mutamenti in atto.
Ma ogni tanto ci accorgiamo di alcune cose, come ad esempio che le specie animali si stanno estinguendo ad un tasso assurdo nella storia naturale. O che i mari si stanno alzando troppo velocemente in alcuni punti della Terra. Aspettiamoci che un giorno il Polo Nord non esisterà più per come lo conosciamo ora, e si potrà potenzialmente andare in barca dalla Russia al Canada, passando per il Polo.
Certo, la Terra è forte e sopravviverebbe anche al peggiore olacausto nucleare, ma la sofferenza nostra e di tanti altri Terrestri di altre specie è attuale. Forse non quella degli abitanti dei paesi più “sviluppati” ma il cerchio si stringe e i “fortunati” sono sempre meno, e soprattutto tutti i Paesi hanno troppi collegamenti con aree di conflitto e/o crisi ambientale.
Se evidenziamo e sovrapponiamo in una ipotetica mappa mondiale le aree di conflitto, quelle di crisi ambientale, migratoria, sanitaria o economica, il quadro non è molto incoraggiante: vediamo dei luoghi, dei noduli, particolarmente grossi e pericolosi.
In particolare, un’area fondamentale per la civiltà umana (in termini di quantità di popolazione, risorse economiche e potenziale distruttivo) è soggetta a diverse crisi sovrapposte, la vedete chiaramente nella mappa, la zona geografica che va dai Pirenei fino al Golfo Persico passando per l’Anatolia: qui si sommano guerre, crisi ambientali, migratorie, economiche. E in questa zona sono scoppiati gli ultimi due conflitti mondiali.
Terrestri, la situazione in cui inizia questo 2016… senza miopie localistiche, è questa… e non promette nulla di buono, purtroppo. Pertanto i miei più sentiti auguri che tutti noi si riesca a far cambiare le cose, da subito”
Certo questo non sarebbe un discorso molto popolare per festeggiare l’anno nuovo, ma non potrebbe essere molto diverso, nella sostanza, se la sincerità avesse ancora qualche senso. E i buoni propositi? Per fortuna ci sono. Tu stesso, Lettore, se sei qui a leggere, è perché anche in te sta germogliando una consapevolezza che ti può spingere ad agire. Certo, lo sforzo pare immane e il tempo poco, ma noi Umani abbiamo ancora la facoltà della scelta.
A te la scelta…
Articolo di Andros – Andrea Furlan: https://www.facebook.com/terranovamovement
Rivisto da Conoscenzealconfine.itFonte: http://www.greenme.it/component/easyblog/?view=entry&id=2470