di Amedeo Formisano
Portate il bimbo al cinema e lui dice: “papà, quando comincia il film, che mi annoio!” Quante volte vi è capitato personalmente, oppure avete sentito il bimbo accanto a voi pronunciare queste parole? Penso molte. I genitori moderni sono avvezzi a questi piccoli problemi.
Il bimbo sembra esser spaventato dalla propria noia e riversa la sua frustrazione sul genitore. Allora il genitore che fa? Apre lo smartphone e carica un giochino, giusto per far passare qualche minuto in silenzio al bimbo. Eppure, quel comportamento fa aumentare il problema della noia.
Ma la noia non è un’emozione malvagia o qualcosa da eliminare. Tutte le emozioni hanno uno scopo. La noia serve a stimolare la fantasia, a portare il bimbo verso l’esplorazione del mondo circostante, a prender cognizione dei propri stati interiori. Se il bimbo non accetta la noia come cosa normale, come potrà superarla?
Purtroppo, nella società odierna, i nostri piccoli sono sempre impegnati, quasi mai da soli. Passano dalla scuola al doposcuola, alle varie attività ginniche, chiusi nella necessità dei genitori di riempire tutto il tempo a disposizione, senza mai apprezzare il momento della pausa, del riposo, della noia costruttiva. Sì, perché la noia ha un carattere costruttivo. Modella il carattere fortificandolo, obbligando la mente a scovare alternative.
Nell’arco della giornata ci dovrebbe essere sempre un momento di pace, di stasi, di solitudine, in cui il bimbo possa sperimentare i propri stati emotivi, senza esserne spaventato. Solo così potrà capire che, quando la noia arriva, allora è il momento d’inventarsi qualcosa, un gioco, scovare una lettura. Insomma, giunge il momento di “pensare”!
Se vostro figlio si annoia al cinema, spegnete il cellulare e cercate di concentrare la sua attenzione sulla sala. Si può commentare il colore delle pareti, la capienza del cinema, gli altri film in uscita. Si può approfittare del tempo a disposizione per due chiacchiere. Potete sbirciare il pubblico. Il cinema dovrebbe insegnare che la fruizione di un film è un’attività silenziosa, diversamente da quella televisiva, in cui ogni immagine sembra che debba esser commentata. Anche il momento di noia può quindi diventare crescita costruttiva.
E se il bimbo si annoia durante la giornata, meglio che lo faccia da solo. La noia condivisa dal gruppo porta spesso a tragiche conseguenze. La noia del singolo porta alla cultura.
Articolo di Amedeo Formisano, co-autore de “La grande autostima“, Edizioni Cuzzolin
Sito web dell’autore: http://www.allenavita.com
Fonte: http://www.allenavita.com/2015/05/il-bimbo-si-annoia-e-meglio.html