Il 25% degli statunitensi si indebita cercando di pagare beni di prima necessità

“Mala tempora currunt” per i cittadini statunitensi. Secondo un nuovo rapporto di Experian, sarebbero indebitati in media per 6.506 dollari.

Andiamo adesso a vedere quali sono le voci che concorrono maggiormente alla composizione di questo debito. Il 23% degli statunitensi afferma che il pagamento di beni di prima necessità come affitto, servizi pubblici e cibo contribuisce maggiormente al debito della carta di credito, secondo una nuova indagine di circa 2.200 adulti statunitensi che CNBC Make It ha realizzato in collaborazione con Morning Consult. Un altro 12% afferma che le spese mediche rappresentano la parte più consistente del loro debito.

I costi per la vita di tutti i giorni continuano inesorabilmente a salire. La vita della classe media è ora il 30% più costosa di quanto non fosse 20 anni fa. Il costo di cose come college, alloggio e assistenza all’infanzia, è aumentato vertiginosamente. I costi delle rette nelle università pubbliche, sono raddoppiate tra il 1996 e il 2016 e i prezzi delle case nelle città popolari sono quadruplicati, dice Alissa Quart, autore e direttore esecutivo dell’Economic Hardship Reporting Project.

La maggioranza dei cittadini statunitensi ha meno di 1000 euro di risparmi e oltre il 70% degli adulti statunitensi dichiara che si troverebbe in una situazione difficile se il loro stipendio fosse ritardato di una settimana, secondo un’indagine condotta su oltre 30.000 adulti dall’American Payroll Association.

A questo punto, il presidente Donald Trump farebbe meglio a guardare con maggiore attenzione alle questioni domestiche, piuttosto che lanciarsi nella destabilizzazione di altri paesi come il Venezuela.

Fonte originale: cnbc.com

Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-circa_il_25_degli_statunitensi_si_indebita_cercando_di_pagare_beni_di_prima_necessit_come_il_cibo/82_28576/

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Un libro per difendersi dalla manipolazione e dal controllo dei poteri forti.

Nel corso della storia, la politica “profonda”, di lungo termine, lavora a porte chiuse, porta avanti i suoi piani in forma coperta, cioè non dichiarata all’opinione pubblica.

Essa sta procedendo lungo cinque esigenze primarie:

  • concentrazione e privatizzazione della sovranità monetaria con indebitamento inestinguibile, quindi sottomissione della società alle oligarchie finanziarie sovranazionali;
  • trasformazione culturale e morale delle popolazioni mediante la dissoluzione delle figure e dei valori di riferimento antropologici e biologici;
  • migrazione e mescolamento etnico con eliminazione delle sovranità nazionali e delle identità storico-culturali;
  • controllo elettronico e modificazione biologica della popolazione per dichiarate esigenze di sicurezza, integrazione sociale e fiscale mediante farmaci, alimenti, droghe, vaccini;
  • relativizzazione e svalutazione giuridica della specie umana mediante la ibridazione/sostituzione con la macchina (cyborg, intelligenza artificiale) e con gli animali (chimere).

Tutto questo è sostenuto dalla elaborazione e imposizione di una ideologia e di un lessico che distorcono la realtà in atto impedendo un modello diverso: il pensiero unico e il suo linguaggio “politicamente corretto”. È quindi urgente svelare le modalità con cui la tecnocrazia finanziaria reagisce alla destabilizzazione socioeconomica ed ecologica che essa stessa ha provocato nel mondo.

Fino ad ora, anche i pensatori più critici hanno omesso di additare gli autori e gli strumenti concreti della trasformazione dell’umanità in corso. Eppure, si conoscono gli uni e gli altri… E si conosce anche ciò che può infrangere i loro piani.

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