di Alfredo Lissoni
Nel gennaio 2006 moriva all’età di 68 anni Isidoro Mattioli, uno dei protagonisti di un misterioso caso UFO verificatosi in Puglia, nei pressi di Porto Badisco, nel salento.
Mattioli, un appassionato speleologo leccese, visse un’incredibile avventura negli anni Settanta, allorché stava esplorando alcuni cunicoli nei pressi della “Grotta dei Cervi”; là ebbe modo di udire uno strano rumore di sassi che rotolavano ed un misterioso suono di tamburi provenire dagli impenetrabili cunicoli. Spaventato, l’uomo decise di abbandonare l’escursione ma, nell’estate del 1985, si decise infine ad organizzare un’altra spedizione. I fenomeni, neanche a dirlo, si ripeterono: l’uomo, oltre ad udire nuovamente quegli strani rumori ed il tam-tam dei tamburi, ebbe anche modo di intravedere una figura umanoide di circa 80 cm di altezza con due luci rosse, che sembravano degli occhi infuocati.
La notizia rimbalzò sui giornali locali che ancora oggi, a distanza di anni, di tanto in tanto i media tornano sulla misteriosa vicenda. L’aspetto che rende ancor più intrigante la vicenda, è che la grotta di Porto Badisco, di cui parlò negli anni Settanta anche il celebre Peter Kolosimo, è coperta di incisioni preistoriche che mostrano strane figure, nelle quali non pochi hanno visto rappresentazioni di UFO ed extraterrestri.
Sia come sia, nessuno ha mai saputo dare una spiegazione soddisfacente dell’accaduto ed ora che Isidoro Mattioli ha portato per sempre con sé questo segreto, tutte le residue speranze di risolvere questo caso, sono riposte nel progettato programma di esplorazione della Grotta dei Cervi con sonde automatiche.
Non è un segreto, poi, che diversi speleologi abbiano percepito le stesse sensazioni di Mattioli, calandosi nel livelli sotterranei più profondi, in diverse parti d’Italia. Uno speleologo milanese, degno della massima fiducia, ci ha confidato dietro le quinte, di aver potuto accedere ai livelli più profondi delle gallerie che percorrono la rete sotterranea di Milano (dunque, al di sotto delle fogne e dei viadotti della metropolitana), imbattendosi in tunnel molto più antichi, nei quali l’uomo dice di avere visualizzato delle strane entità, dall’aspetto particolarmente malvagio.
La “leggenda”, se di ciò si tratta, è che forse queste entità sarebbero i controversi “rettiliani” della letteratura ufologica. Io non so dare una risposta. Quale sia la causa di queste visioni, la mancanza di ossigeno o la reale presenza di creature evidentemente non fisiche, non è ancora dato di saperlo.
Articolo di Alfredo Lissoni
Fonte: http://www.ilpopulista.it/news/12-Novembre-2018/30292/i-rettiliani-a-porto-badisco.html