I Negazionisti e… i Creduloni

di Marco Bassani

Il termine “Negazionismo” e tutti i suoi derivati nascono in un contesto molto specifico e dovrebbero essere usati con grande cautela.

Convegno "negazionista"... - Alfio krancic Blog

Già nell’ambito degli studi sull’Olocausto bisogna essere molto attenti a non dare del “negazionista” a uno storico, solo perché sta esprimendo opinioni controverse. Negazionista è solo ed esclusivamente chi nega un accadimento storico preciso, ossia nello specifico lo sterminio degli ebrei ad opera del regime nazista. Poi ognuno la pensi come vuole nei confronti di chi crede che l’Olocausto non sia mai avvenuto.

L’estensione del termine al di fuori dell’Olocausto è però davvero vergognosa e moralmente inaccettabile. Mira a creare un’ortodossia indegna di una comunità di esseri liberi e senzienti e a delineare i paletti di un dibattito sempre più angusto, nel quale il potere diventa inattaccabile.

Lo abbiamo accettato con il clima: chiunque ponesse dubbi sul fatto che l’aumento della temperatura degli ultimi 35 anni fosse causato dall’uomo e/o fosse compito dei governi mondiali smantellare l’apparato produttivo al fine di raffreddare la terra è stato chiamato “negazionista”.

Dal “cambiamento climatico” – vero centro di gravità della “religione green” – il termine si è irradiato ovunque, non di rado accompagnato dall’insulto di “terrapiattista”. Adesso, tuttavia, viene utilizzato direttamente dal governo, nei confronti di chiunque ponga dei dubbi sull’operato delle “autorità” durante la pandemia.

Coloro i quali si bevono tutto ciò che il potere e i suoi manutengoli ammanniscono loro, occorre dirlo con franchezza, non sono affatto negazionisti. Per il “fesso climatico e virologico” esistono molti altri termini: credulone, ingenuo, sprovveduto, sciocco, babbeo, sempliciotto, citrullo, grullo, o più semplicemente i t a l i a n o.

[rivisto]

Fonte: https://www.movimentolibertario.com/2020/09/negazionisti-e-babbei/

I PIANI SEGRETI DEL CLUB BILDERBERG (EBOOK)
Dalla crisi economica alle rivolte: il grande complotto dell'organizzazione che ci manipola nell'ombra
di Cristina Martín Jiménez

I Piani Segreti del Club Bilderberg (eBook)

Dalla crisi economica alle rivolte: il grande complotto dell'organizzazione che ci manipola nell'ombra

di Cristina Martín Jiménez

"Siamo sull'orlo di una trasformazione globale, tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la giusta crisi globale e le nazioni accetteranno il nuovo ordine mondiale".

A dirlo è stato il banchiere David Rockefeller, uno dei fondatori del Club Bilderberg, un'organizzazione controversa che riunisce i maggiori nomi della politica e della finanza internazionali. Era il 1994 e nel 2008, non certo per caso, è scoppiata una delle peggiori crisi economiche mai viste.

Tutti i media hanno riportato contemporaneamente le stesse notizie, ogni giorno più drammatiche e allarmistiche. Tutti i Paesi hanno reagito allo stesso modo: austerità, aumento delle tasse, tagli e licenziamenti, sfociati in un caos generale che ha giustificato misure restrittive straordinarie.

Come mai governi che dovrebbero essere indipendenti e organi di stampa che dovrebbero agire nella massima libertà sono così allineati? Perché, dimostra la giornalista d'inchiesta Cristina Martín Jiménez, a manovrarli è proprio il Club Bilderberg, che fin dalla sua fondazione nel dopoguerra ha aggirato le sovranità nazionali per imporre un controllo mondiale centralizzato, basato su una moneta e un mercato unici.

Esattamente quello che l'Unione europea vuole imporre...

Il complotto non è un'illazione: questo libro spiega chiaramente, attraverso dati, nomi e coincidenze sospette, che la crisi è solo il primo passo di una truffa planetaria che ci sta trasformando in burattini nelle mani dei veri padroni del mondo.

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