I Dogu: raffigurazioni di Antichi Astronauti?

I “Dogu” sono delle piccole statuette umanoidi ritrovate in Giappone, di età preistorica. Presentano caratteristiche molto strane ed evocano, in tutto e per tutto, esseri provenienti da altri pianeti.

DoguQuesti Dogu sono una delle raffigurazioni artistiche più antiche del pianeta, sono datate 14.000-14.400 avanti Cristo. Rappresentano degli umanoidi infilati in tute spaziali? Hanno occhiali ed elmetti e teste allungate. Alcuni di essi hanno anche occhi affusolati molto grandi, sproporzionati con il resto del corpo.

Per le popolazioni che le hanno create, essere rappresentano gli dei. Sono sia di forma maschile che femminile e alcune di queste ultime sembrano addirittura incinte, cosa che spiegherebbe la loro natura di dee della fertilità.

Costruite in argilla da un popolo chiamato “Jomon”, sono gli dei delle popolazioni ancestrali giapponesi. Hanno facce larghe, piccole braccia e un corpo compatto. Ricche sono le decorazioni sui visi, sul corpo e sulle spalle. Quasi tutte le statuette Dogu sono state ritrovate in tombe o cerchi di pietre cerimoniali quasi sicuramente ad indicarne un uso sciamanico o religioso.

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Gli studiosi hanno diviso le figure Dogu in 4 tipi: A forma di cuore, di gufo cornuto, con occhiali o donna incinta. Un altro fatto molto interessante è che le figure Dogu apparvero solo e unicamente nel periodo Jomon dopo di che scomparvero completamente. Sono state ritrovate circa 15.000 statuette sino ad ora.

Oltre al fatto che siano associate agli dei, l’esatto scopo dei Dogu rimane un mistero. Sembrano però rappresentare persone con poteri magici o sciamanici.

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Dei o visitatori Extraterrestri?

I “teorici del paleocontatto” invece hanno altre interessanti spiegazioni per queste statuette d’argilla: esse rappresenterebbero visitatori extraterrestri, che in quel lasso di tempo visitarono il pianeta (così come ci viene tramandato da altre moltissime culture mondiali).

I Dogu appaiono umanoidi ma non di certo umani. Le misteriose tute che indossano ricordano tute spaziali e oggetti tecnologici. Sono il frutto dell’immaginazione di quella popolazione o qualcosa di più?
Data la loro enigmatica e controversa natura, i Dogu sono stati oggetto di teorie molto contrastanti. Anche Erich von Daniken, uno dei più grandi sostenitori della “teoria degli antichi astronauti”, nel suo libro “Chariots of the Gods” ha analizzato le statue concludendo che i grossi occhi non potevano essere altro che visiere e aperture per i loro elmetti.

Fonte: https://www.nibiru2012.it/dogu-raffigurazioni-antichi-astronauti/

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