I “cinguettii” cosmici delle onde elettromagnetiche

Uccellini spaziali, grilli celesti: ora possiamo ascoltare i suoni prodotti dai flussi di particelle cariche delle Fasce di Van Allen, attorno alla Terra. Alcuni hanno un’aria quasi familiare…

vanallen

La fascia di Van Allen interna (dai 1000 ai 6 mila km) e quella esterna (10 mila – 65 mila km), formano due cinture di particelle altamente energetiche che avvolgono la Terra.

Craig Kletzing, professore di Fisica all’Università dell’Iowa (Stati Uniti), si occupa da anni dello studio delle onde radio che circondano la Terra. Questa disciplina ha un aspetto molto serio e uno più giocoso. Il secondo è quello che tra poco vi faremo ascoltare. Kletzing ha tradotto parte dei dati raccolti in file musicali, che danno un’idea di come lo Spazio sia tutto, tranne che un luogo silenzioso.

Ne potete avere un assaggio qui sotto: 

Nemiche-amiche

La parte più importante di questa disciplina riguarda invece le radiazioni: sopra all’atmosfera terrestre esistono infatti due cinture di particelle altamente energetiche provenienti dal Sole, rimaste intrappolate nel campo magnetico terrestre. Da un lato, questo fenomeno è essenziale per la nostra sopravvivenza: gli elettroni e i protoni catturati rimbalzano tra i poli magnetici del pianeta (dove causano il fenomeno delle aurore polari) ed evitano di bombardare l’atmosfera. Dall’altro, queste fasce, dette di Van Allen, sono pericolose per i satelliti in orbita terrestre e per gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale.

In ascolto

L’impatto tra le nubi di plasma solare e il campo magnetico terrestre sottrae energia ad alcune particelle e ne conferisce ad altre, accelerandole. Questi movimenti, in forma di onde elettromagnetiche, sono costantemente monitorati da due sonde robotiche della Nasa, lanciate nel 2012, le Van Allen Space Probes, e in particolare dai loro strumenti chiamati EMFISIS (Electric and Magnetic Field Instrument Suite and Integrated Science), incaricati di captare le onde radio che circondano la Terra. In pratica è come se stessimo esponendo un microfono acceso nello Spazio.

Conversione

Le nostre orecchie rispondono solo alle onde sonore, per questo non possiamo “ascoltare” le Fasce di Van Allen: nello Spazio, infatti, senza un mezzo a supportarlo, il suono non si propaga. Tuttavia queste onde elettromagnetiche si trovano nello stesso range di frequenze dello spettro sonoro udibili dall’uomo. È bastato quindi tradurre le onde radio in mp3.

Campionario

I suoni qui sotto somigliano ai sibili delle spade laser di “Star Wars”: sono stati generati dai lampi nell’atmosfera terrestre, le cui onde elettromagnetiche sono “sfuggite” fino al campo magnetico, e rimbalzate all’interno di esso. I lampi hanno generato onde a frequenze multiple – ecco spiegato il “fischio” che sentite.

Quando le onde elettromagnetiche si propagano nella plasmasfera, l’involucro di plasma relativamente poco energetico che circonda la Terra appena sotto l’atmosfera, si genera questo suono, ribattezzato “sibilo plasmasferico”.

Infine quando le particelle cariche del Sole sono sospinte verso il lato in ombra della Terra, quelle a più bassa carica energetica creano il cinguettio o frinire cosmico che abbiamo ascoltato all’inizio.

Ascoltare le onde elettromagnetiche “tradotte” in suoni potrebbe aiutare gli scienziati come Kletzing a comprendere ancora più a fondo le loro caratteristiche fisiche.

Fonte: http://www.focus.it/scienza/spazio/la-sinfonia-delle-onde-elettromagnetiche-attorno-alla-terra

SEGNALI DALLO SPAZIO
Storie di comunicazioni con gli extraterrestri
di Roberto La Paglia, Enrico Vincenzi

Segnali dallo Spazio

Storie di comunicazioni con gli extraterrestri

di Roberto La Paglia, Enrico Vincenzi

In queste pagine si tenta di dare una risposta a un quesito antico: siamo davvero soli nell'universo? Viene proposta una lunga ricerca che esplora varie discipline, dalla filosofia alla fisica, alla radioastronomia, all'astrobiologia, in un appassionante viaggio in quella che è la ricerca di altre forme di vita nell'universo.

Storie di uomini ed esplorazioni, di intuizioni e di
segnali lanciati nello spazio, racconti che segna
no un felice connubio tra scienza e ricerche
 alternative, quasi a segnare il passo ad un nuo
vo tipo di ricerca che, pur mantenendo l'occhio orientato verso il magnifico spettacolo della volta celeste, non 
tralascia ma al contrario utilizza quel
le che sono state e continuano ad èssere le basi scientifiche
 che hanno permesso all'uomo di acquisire le attuali conoscen
ze in campo astronomico.


Il risultato è un piacevole e accattivante saggio che guida il 
lettore alla scoperta delle tappe che hanno segnato la ricerca di altre forme di vita nell'u
niverso; dalle intuizioni dei grandi filosofi greci alle convinzioni
di Giordano Bruno, Nicola Cusano e dei pensatori rinascimen
tali, fino a giungere ad Enrico Fermi e alle moderne tecnologie
 utilizzate per ascoltare l'universo.

Un libro che di certo fa rinascere la voglia dì osservare il cielo con occhi diversi, diverse aspettative e, non certo ultima, una diversa visione del significato della nostra esistenza su questo pianeta.

...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *