Hitler era indemoniato e Pio XII tentò più volte di esorcizzarlo

Che Hitler fosse un indemoniato sono molti a sostenerlo anche a ragione, basta vedere quello che ha combinato nella storia del novecento e le brutalità commesse sugli ebrei e non solo, ma si evince anche dai suoi discorsi contro la Chiesa Cattolica.

hitler-pio-xiiUn odio quasi irrazionale e accecato verso chi rappresenta Cristo, che notoriamente è il primo nemico del demonio. Questo spinse il Papa, Pio XII, a praticare veri e propri esorcismi a distanza sul dittatore tedesco.

Questi sono solo alcuni brevi brani tratti dai deliranti discorsi di Hitler, fatti contro la chiesa cattolica e chi la rappresenta.

– 17 dicembre 1939 – Il papa ha parlato a Natale. Discorso pieno di attacchi molto severi e dissimulati contro di noi. Tutte le forza dell’internazionalismo sono contro di noi. Dobbiamo abbatterle.

– 11 luglio 1941 – E’ una vergogna dover constatare che il clero cattolico apre moralmente la strada al nemico, con la lettera pastorale letta domenica scorsa in tutte le chiese cattoliche. Come abbiamo potuto constatare finora, il clero tenta una prima avanzata con questa lettera, prima di attendere la nostra reazione e di trarne le conseguenze per l’avvenire […] E’ in un altro campo che presenteremo il conto al clero cattolico. Noi proibiamo le sue riviste, rifiutiamo le quantità di carta e gli operai necessari alla pubblicazione dei suoi libri e lo priviamo così, poco a poco, di ogni influenza.

– 23 luglio 1941 – Dobbiamo capire che la chiesa cattolica costituisce una Internazionale e che al momento critico, sarà sempre contro di noi.

– 12 agosto 1941 – Ricevo ogni giorno nuovi documenti che provano che l’ultima lettera pastorale della chiesa cattolica ha avuto effetti praticamente devastanti negli Stati Uniti. Questi traditori dell’Internazionale nera meriterebbero che si facesse rotolare la loro testa davanti ai piedi.

La sua avversione al Papa è confermata dallo stesso invasato “padrone” del Terzo Reich. In un rapporto datato 30 settembre 1941, il nunzio apostolico in Francia, Valerio Valeri, descrive ai suoi superiori della Segreteria di Stato il contenuto di un colloquio intercorso tra Hitler e il dittatore spagnolo Francisco Franco: “Il cancelliere del Reich aveva asserito che il Santo Padre era un suo nemico personale”.

Negli anni successivi, dopo l’elezione avvenuta nel marzo 1939, Pacelli arrivò a ritenere Hitler un vero indemoniato. Lo conferma, nelle deposizioni, anche un nipote del Pontefice. Così, nei momenti più bui della guerra, Pio XII tentò più volte di “liberare” l’anima del Führer dal diavolo, con tutte le invocazioni previste nel rito dell’esorcismo: “Nel nome di Gesù, satana, vattene… Tu che sei stato sconfitto nel mar Rosso da Mosè, tu che venivi scacciato da Saul grazie ai salmi cantati da Davide, tu che sei stato dannato nella persona di Giuda…”.

Certo, l’esorcismo “a distanza” non ottiene quasi mai effetto. Lo ha spiegato bene padre Gabriele Amorth, il più famoso degli esorcisti, recentemente scomparso: Raramente la preghiera a distanza ha un effetto liberatorio. Di per sé è possibile tentare preghiere a distanza, ma che attecchiscano è un altro discorso. Uno dei requisiti per fare gli esorcismi è infatti che la persona sia presente, e che sia consenziente. Fare esorcismi su qualcuno che non è né presente, né consenziente, né cattolico, presenta delle difficoltà”. “Non ho dubbi però” aggiunge padre Amorth “sul fatto che Hitler fosse satanista. Da questo punto di vista non mi stupisco che Pio XII possa aver tentato un esorcismo a distanza”. Secondo il sacerdote, la possessione del Führer emerge dalla sua “perfidia umanamente inspiegabile: non si spiega una malvagità simile senza una forza superiore e al di fuori della natura umana”.

Fonte: https://www.lalucedimaria.it/quando-pio-xii-tento-di-esorcizzare-hitler/

L'ULTIMO ESORCISTA
La mia battaglia contro Satana
di Gabriele Amorth, Paolo Rodari

L'Ultimo Esorcista

La mia battaglia contro Satana

di Gabriele Amorth, Paolo Rodari

Chi compone il numero telefonico dello studio di padre Amorth sente dall'altra parte la voce gracchiante di una segreteria: "Per ottenere un consulto il richiedente deve inviare i seguenti referti medici e psichiatrici…". Segue l'elenco degli esami clinici. Solo dopo il vaglio dei responsi specialistici, il sacerdote decide se ricevere il presunto indemoniato.

All'età di 86 anni, con oltre 160.000 esorcismi praticati, il più autorevole esorcista della Chiesa cattolica racconta la sua lunga vita in lotta contro Satana. Dalla confessione a cuore aperto emergono particolari inquietanti: Satana abita le stanze del Vaticano; la scomparsa di Emanuela Orlandi è un mistero dietro il quale si nascondono sette sataniche; magia, spiritismo e superstizione si nascondono dietro l'omicidio della suora di Chiavenna e di altri efferati delitti perpetrati da adolescenti come Erika e Omar; sono in crescita i fenomeni di bambini posseduti da presenze oscure; la lotta contro il maligno, cominciata all'origine del mondo, è destinata a durare fino alla fine dei tempi, ma siamo alla battaglia finale.

Nel lungo racconto, padre Amorth lancia infine una sconvolgente denuncia: la Chiesa non crede più all'esistenza del demonio, i vescovi non nominano esorcisti nelle loro diocesi e non ci sono più giovani preti disposti a imparare la dottrina e la pratica della liberazione delle anime. L'ultimo esorcista non ha eredi, ma il campo di battaglia contro le potenze delle tenebre non può essere abbandonato.

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