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Gravi Nubi si addensano sul Tempo Presente

di Giovanni Ranella

Presto saranno considerati come malati psichici quanti dimostreranno di non accondiscendere al Pensiero Unico dominante.

Passibili di una disumana rieducazione quanti sconfesseranno la verità ufficiale di ogni futura emergenza sanitaria. La repressione, nell’immediato futuro, sarà adottata come una sorta di necessario “vaccino psichico” preventivo. Si comprende perché le giovani generazioni, fin dalla primissima età, dovranno essere educate nell’ottica della repressione cautelativa e assimilarne le obbligazioni impietose.

La dimensione economicista e industriale ha completamente sovvertito la percezione dell’esistenza. A livello cosiddetto accademico, già da oltre cinquant’anni, hanno distrutto un certo modo d’intendere la vita e la poesia. Ciò è stato necessario per frollare le coscienze, a tal punto da renderle quasi completamente insensibili alla nuova aberrazione emergenziale.

Ciò che è accaduto all’arte – il cui senso non è affatto un’oziosità come generalmente si è ritenuti a credere – ora è applicato sul corpo dell’uomo vivo: reso intimamente destrutturato e formalmente avvilito.

Unicamente in questa definitiva rimozione della stima residua di sé – che ancora possono conservare quei pochissimi individui non ancora completamente assuefatti alle persuasioni della propaganda – trovano massimo incremento i sostegni fondamentali della grande menzogna innovativa e che principalmente sono: la dimenticanza, l’artificiosità più effimera stimata come bene essenziale e indissolubilmente congiunta ad un cupo servilismo. 

Non è lontano il tempo in cui non sarà ammesso che trovino visibilità anche i pensieri annotati su un diarietto virtuale, del tutto marginale e superfluo, come questo.

Articolo di Giovanni Ranella

Fonte: http://fragmenta2011.blogspot.com/2020/06/gravi-nembi-saddensano-sul-tempo.html

FINANZIAMENTI COMUNITARI
Condizionalità senza frontiere - La finta solidarietà dell'Unione Europea
di Romina Raponi

Finanziamenti Comunitari

Condizionalità senza frontiere - La finta solidarietà dell'Unione Europea

di Romina Raponi

Romina Raponi, avvocato amministrativista, racconta attraverso questo libro come la questione dei fondi europei sia tutt'altro che un atto di solidarietà nei confronti dei paesi membri.

Un'informazione mediatica superficiale, non supportata dai dati, o comunque strumentalmente utilizzata, non manca di evidenziare, ciclicamente, l'inettitudine del popolo italiano quanto a utilizzazione dei fondi comunitari e sperpero di risorse economiche.

Questo libro, che non è rivolto solo a giuristi ed economisti, ma a tutti gli italiani desiderosi di conoscere la verità, evidenzia una situazione completamente diversa: non solo i fondi comunitari sono utilizzati dall'Italia in una misura che è assolutamente in linea con gli altri Paesi dell'UE, ma qualunque analisi sull'utilizzo dei fondi non può prescindere da quella sugli effetti della contribuzione dell'Italia al bilancio UE (quale contributore netto) o dal contesto in cui operano detti fondi (un contesto esattamente delimitato dalle finalità principali stabilite nei Trattati).

Partendo da questi aspetti e attraverso una puntuale disamina di molteplici fonti, scomode verità vengono alla luce: il sistema dei finanziamenti comunitari, per come strutturato, non può operare come sistema di trasferimenti compensativi (e quindi in un'ottica solidaristica) dalle aree con gli indicatori economici più "forti" a quelle più deboli, e si rivela, per contro, un esclusivo strumento di controllo da parte delle istituzioni UE, delle politiche economiche del Paese. Il sistema dei Finanziamenti, inoltre, è tale che lo Stato membro è costretto a utilizzare (proprie) risorse in maniera del tutto svincolata dalle concrete necessità territoriali che, oltretutto, attraverso il sistema di co-finanziamento, aggrava ulteriormente la situazione di deficit di bilancio.

Rimane deluso anche chi si aspetta di trovare in questo libro i dati sul raggiungimento degli obiettivi che con i fondi comunitari si sarebbero dovuti raggiungere negli anni scorsi: le stesse relazioni della Commissione UE o omettono di riportare dati concreti, oppure evidenziano un totale fallimento.

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Un commento

  1. SOno avvilita ,perche mi vedo circondata già di zombi che girano in macchina con le mascherine . molti anziani ,e io lo sono solo di età , non hanno dimestichezza col p.c. e si bevono le paure che il sistema instilla loro.Devo ringraziarvi per gli articoli che ci mettete a disposizione,,speriamo che non ci tolgano anche la possibilità di leggervi,ma, fintanto che la gente continua a camminare anche con la mascherina sugli occhi ,le cose diventeranno sempre più pesanti per noi grazie

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