Gli italiani tra quelli che sentono di più la crisi, i tedeschi neanche se ne accorgono!

Secondo un sondaggio eurobarometro la situazione economica è completamente negativa per l’86% dei cittadini italiani, mentre per il 90% di quelli della Germania è positiva.

La crisi in ItaliaLa crisi? In Europa è una questione di ‘punti di vista’, o meglio in alcuni Paesi si sente e ancora in maniera molto forte, in altri quasi non ci si accorge della sua esistenza. In Italia, l’86% dei cittadini pensa che la situazione economica del nostro Paese sia totalmente negativa.

Lo rivela un sondaggio Eurobarometro secondo cui, tra tutti gli Stati membri, la percezione della crisi è peggiore soltanto in Croazia (88%) e Grecia dove rasenta quasi l’unanimità con il 98%. Percentuali altissime soprattutto se si pensa che la media europea è del 51 per cento.

Quasi come noi la pensano gli spagnoli, con l’85% di percezione di una situazione totalmente negativa, ma anche i francesi che però si fermano al 72%, comunque una maggioranza schiacciante. Se guardiamo ai piani alti della classifica, ci accorgiamo invece che in alcuni Paesi la crisi praticamente non esiste, almeno non nella percezione della gente. In Olanda, Lussemburgo, Germania, Svezia e Danimarca a pensare che le cose vadano assolutamente bene a livello economico sono rispettivamente il: 91, 90, 90, 88 e 86 per cento degli intervistati. Insomma lì la crisi è solo un argomento di cui si legge forse sui giornali.

Interrogati sui motivi di preoccupazione a livello nazionale, gli europei hanno indicato la disoccupazione (29%, -2punti) e l’immigrazione (22%, -4 punti), sebbene si registri una diminuzione per entrambe rispetto all’ultimo sondaggio in materia. La salute e la sicurezza sociale occupano ora il terzo posto (20%, +2 punti), seguite dal terrorismo che ha registrato una crescita notevole (19%, +5 punti). La situazione economica, che costituiva la preoccupazione principale a livello nazionale nell’autunno 2011, è ora retrocessa al quinto posto (16%, -3 punti).

Fonte: http://www.eunews.it/2017/08/02/crisi-italia-germania/91170

LIBERARSI DALLA DITTATURA EUROPEA
Quando i cittadini conosceranno i veri scopi dell'unione e i metodi utilizzati per raggiungerli, questa Europa si scioglierà come neve al sole
di Monia Benini

Liberarsi dalla Dittatura Europea

Quando i cittadini conosceranno i veri scopi dell'unione e i metodi utilizzati per raggiungerli, questa Europa si scioglierà come neve al sole

di Monia Benini

L'Europa Unita è stato il sogno di più generazioni. Finita la seconda guerra mondiale, furono in molti a pensare che il miglior modo perché una simile tragedia non potesse ripetersi fosse stringere tutti i popoli europei intorno a un'idea, a un progetto comune, superando divisioni e rivalità..

Come sempre accade, nella storia, le oligarchie portatrici di interessi propri (interessi economici, interessi di potere) si sono impadronite del sogno e l'hanno sostituito con un loro progetto. La vetrina luccicante resta quella degli ideali di amicizia, bene comune, identità di destino. Il negozio alle sue spalle, gestito da banchieri, carrieristi politici, logge, mafie, è pieno di merce tossica e avariata.

Fuor di metafora, questa oligarchia sta coscientemente trasformando i cittadini europei in sudditi, giocando proprio su quelle divisioni e quelle rivalità che l'unione avrebbe dovuto superare. Sudditi poveri e poverissimi al sud, sudditi ricchi al nord. Popoli senza più alcuna forza morale, senza più identità che non sia quella di plastica forgiata per vendere meglio le merci prodotte.

Come sempre accade le oligarchie sono destinate ad essere sconfitte dall'anima dei popoli, la cui prima arma è l'informazione.

Questo libro è una miniera di informazioni

  • Gli obblighi derivanti dai trattati,
  • i retroscena degli avvenimenti più noti,
  • le strategie della BCE e del Fondo Monetario Internazionale,
  • il ruolo degli uomini e dei gruppi di pressione che si muovono nell'ombra.
  • Perché la Grecia è stata distrutta, e perché l'Italia è incamminata sulla stessa strada.
  • Le complicità della classe dirigente,
  • gli intrecci fra affari e politica... e le menzogne per far credere senza ritorno la strada dell'unione.
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