Fisco: Prelievi diretti delle Tasse dal nostro Conto corrente

Nessun limite ai poteri del fisco. In una intervista al Messaggero, a spiegare le nuove modalità di prelievo è il capo dell’Agenzia delle Entrate. I prelievi saranno effettuati direttamente sui conti correnti degli italiani.

Tasse casa 2017: esenzioni e scadenze per il pagamento ...

Secondo Ernesto Maria Ruffini “…il tema delle scadenze potrebbe essere un buon punto di partenza per il secondo capitolo della riforma fiscale”. E quale? Prelievo alla fonte, in nome di una semplificazione dei pagamenti.

Solo per Iva e Irap si parla addirittura fino a 31 versamenti… Il fisco però ti è “amico”, quindi “per ridurre questi numeri il fisco potrebbe chiedere ogni mese o ogni tre mesi l’autorizzazione al contribuente di prelevare il dovuto dal suo conto corrente, con le compensazioni già fatte automaticamente o come crediti per le successive scadenze. In questo modo il numero dei versamenti sarebbe da 4 a 12 l’anno”.

E se sbagliano? E se si innesca un contenzioso? Davvero il prelievo alla fonte risolve i problemi? Perché lo Stato, che è di nome e di fatto un cattivo pagatore, non compensa le tasse con i debiti che le pubbliche amministrazioni vantano verso le imprese che da anni non ricevono il dovuto?

E se invece fosse il cittadino ad avere il diritto di entrare nel conto corrente dello Stato e prendere quello che gli spetta? O è solo il fisco a poter accedere e prelevare ciò che pretende, senza proroghe, sconti e rinvii mentre non ci sono più lacrime per piangere?

Fonte: https://www.lanuovapadania.it/economia/fisco-prelievi-diretti-delle-tasse-dal-nostro-conto-corrente/

CONTROLLO TOTALE
Tecniche di disinformazione e controllo delle masse
di Roberto La Paglia

Controllo Totale

Tecniche di disinformazione e controllo delle masse

di Roberto La Paglia

Conclusa la lettura di questo libro saranno principalmente tre le reazioni: incredulità, sgomento, totale rifiuto.

Si tratta di sentimenti ampiamente condivisibili, ma tutto quello che leggerete è frutto di una lunga osservazione, registrazione e comparazione relativamente a fatti, eventi e incongruenze che sono sotto gli occhi di tutti, basta soltanto osservare mantenendosi al riparo dai preconcetti e dalle influenze operate dal sistema.

Tutto il resto è vita vissuta, il resoconto del confronto giornaliero di un comune cittadino con una realtà artefatta, opportunamente distorta e resa fruibile alla massa al solo scopo di poter gestire il controllo.

Rimane quindi una vostra libera scelta quella di approfondire le tematiche esposte, verificare i fatti, oppure semplicemente riporre questo libro in uno scaffale della vostra libreria: qualunque sia il futuro che, a fine lettura, vorrete dare a queste pagine, sarà stata una vostra libera scelta e, in ogni caso, almeno per una volta, avrete agito sulla scorta di una vostra decisione e non di altri.

Chi ancora oggi sostiene l'idea di un sistema perfetto, coerente e in linea con i bisogni dei cittadini, porta avanti una clamorosa bugia.

La disinformazione nasce e si accresce in maniera esponenziale, dal singolo atto di "disinformarsi'', di prendere alla leggera tutti quei segnali che provengono dall'esterno, dal volersi a tutti i costi trincerare dietro una barriera di negazionismo per paura di ammettere che forse non tutto si muove per il verso giusto.

L'autore promuove una ricerca per identificare come, quando e perché sia accaduto tutto questo, offrendo in tal modo una base di partenza per eventuali ulteriori approfondimenti.

Uno stato che tace, che volge lo sguardo altrove, che diffonde mezze verità, i cui organi di potere accolgono personaggi completamente lontani dalla vita di tutti i giorni, che non vivono i problemi dei cittadini e che, nella maggior parte dei casi, li ignorano completamente, non può definirsi libero e democratico se non nella niente e nelle intenzioni di chi vuole a tutti i costi che questa idea sia da tutti accettata.

Questa, come le altre che scoprirete più avanti, è una delle tante tecniche della disinformazione.

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