Elezione Nuovo Presidente della Repubblica: Chi se ne Frega!

di Matteo Gracis

In questi giorni a Roma si stanno mettendo d’accordo per trovare un nome che possa garantire a tutti di mantenere le loro poltrone. Come sempre…

A Roma sta andando in scena l’ennesimo teatrino nei palazzi del potere. Ci raccontano che stanno dialogando, ragionando e si stanno confrontando per individuare ed eleggere il miglior Presidente della Repubblica possibile. FALSO. Si stanno mettendo d’accordo per trovare un nome che possa garantire a tutti di mantenere le loro poltrone. Come sempre, anzi, più di sempre!

Perché a tutti coloro che sono dentro a quei palazzi, oggi più che mai, va bene mantenere le cose come stanno. Eleggere un Presidente che sia veramente rappresentante dei cittadini, garante della Costituzione e soprattutto che svolga una funzione neutrale di sorveglianza e coordinamento (così come il nostro ordinamento prevede) potrebbe scombinare i piani. Per non parlare di mettere a rischio il “governo dei migliori” e far tornare al voto i cittadini. Sia mai!

Va tutto così bene che è meglio stare buoni e continuare ad alimentare il Draghistan.

Infatti molto probabilmente sono già d’accordo su tutto e tutto è già scritto, ma devono far finta di impegnarsi nel favoloso gioco della “democrazia” così che l’opinione pubblica si senta rassicurata e ben rappresentata.

Ecco, di fronte a questo squallido siparietto, se permettete, a me non frega assolutamente nulla di chi eleggeranno perché non farà alcuna differenza. E a pensarla così credo siano milioni di italiani: la ferita provocata in questi ultimi anni non è rimarginabile facilmente. Ci vorrà un tabula rasa totale prima che “quelli come me” tornino a fidarsi, anche solo un minimo, delle istituzioni.

Non ci resta che sperare in qualche colpo di testa (o di stato?) e scaramuccia tra leader che faccia saltare la baracca e apra una bella crisi. Sì, sogno una crisi! Il loro disfacimento è la nostra prosperità. Tutto il resto sono chiacchiere a cui non ho più intenzione di dar retta.

Chi se ne frega di voi e del vostro nuovo Presidente della Repubblica (delle banane)!

Articolo di Matteo Gracis

Fonte: https://t.me/matteogracis

TUTTI CONTANO
Avere cura dei propri dipendenti come se fosse la propria famiglia
di Bob Chapman, Raj Sisodia

Tutti Contano

Avere cura dei propri dipendenti come se fosse la propria famiglia

di Bob Chapman, Raj Sisodia

Un modello di gestione aziendale coinvolgente ed etico!

"È possibile gestire un'impresa di successo senza trattare le persone come numeri? Può una non-cultura aziendale basata sulla sfiducia e insicurezza essere trasformata in cultura di soddisfazione e partecipazione attiva. Tutti contano risponde a queste domande in modo entusiastico e pro-positivo. Nel libro c'è una storia in cui si rende migliore la vita delle persone attraverso una leadership consapevole. Se i vertici aziendali sono pronti a questo nuovo modo di intrattenere rapporti al fine di far crescere i risultati e migliorare il clima sul lavoro questo è proprio il libro opportuno" dice il famoso Daniel Pink.

E se lo dice lui c'è da credergli. Saper mettere le persone come priorità principale è sempre un buon business, questo ci insegna Bob Chapman.

Dalla quarta di copertina

"Tutti contano": queste sono le parole che praticamente ogni amministratore delegato proclama al mondo. "Senza di voi non raggiungeremmo gli obiettivi".

Sono ben pochi coloro che potrebbero dire il contrario.

D'altra parte corre una bella differenza tra il comprendere il valore delle persone che formano l'organizzazione e il prendere realmente decisioni che siano sensibili alle loro necessità. È come dire: "I miei figli vengono prima di tutto" e poi pensare principalmente al lavoro. Che razza di dinamica familiare o di rapporto potrebbero risultarne?

Ed è possibile gestire un'impresa di successo senza trattare le persone come numeri? Può una non-cultura aziendale basata sulla sfiducia e insicurezza essere trasformata in cultura di soddisfazione e partecipazione attiva? 

Tutti contano risponde in modo entusiastico e pro-positivo e insegna che saper mettere le persone come priorità principale è sempre un buon business.

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Un commento

  1. Grazie a Matteo Gracis per aver espresso in maniera impeccabile, ciò che in molti pensiamo e grazie a voi per aver pubblicato l’articolo. Il sipario visibilmente posticcio del Truman show, viene tenuto su a fatica e siamo tutti sempre più stanchi di vagare tra le macerie di questo sfortunato Paese. Parlo da over 50 che resiste, ricattata, vessata e senza diritti…FATE PRESTO! Non a consegnare il copione al prossimo attore di questo pessimo show, ma a liberare un Paese da ricostruire.

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