On. Sasso: “Lo Stato che si sostituisce alle famiglie nell’educazione dei bambini sa tanto di Stato etico”.
Settembre, Movimento 5 Stelle e PD tornano a scuola… Lo fanno con una risoluzione atta a impegnare il governo a legiferare per introdurre l’educazione sessuale nelle scuole: un tema controverso perché se da una parte la modifica è ritenuta necessaria, dall’altra c’è chi avverte circa il pericolo che si tratti di un cavallo di Troia per imporre un’agenda politica in un ambiente neutrale come quello scolastico.
“Questo perché ci sono degli insegnanti ideologizzati che hanno già mostrato – all’insaputa dei genitori – materiali al limite del pornografico. Va bene che c’è l’accesso completo a questi dispositivi ormai, ma a scuola è un’altra storia“.
Quale ideologia? Quella che si traveste di scienza tramite la stessa OMS, che raccomanda non solo l’introduzione dell’educazione sessuale ma anche che sia fatto sin dai 5 anni di età “nei modi adatti”.
“Evidentemente sono queste le priorità per PD e Movimento 5 Stelle“, commenta l’onorevole Rossano Sasso: “La Lega non è stata a guardare e ha presentato per mio tramite un’altra risoluzione con cui si evidenzia la necessità di affrontare determinati temi ma non con bambini di 6 anni, bensì con adolescenti, senza strumentalizzarli ideologicamente, con il consenso dei genitori e rifiutando le indicazioni dell’OMS, come la scoperta della masturbazione per bambini di 5-6 anni“.
“Quello che non è normale“, prosegue Sasso, “è che nella risoluzione del Movimento 5 Stelle stia scritto che la scuola deve insegnare l’educazione sessuale perché le famiglie non sarebbero in grado di farlo. A me lo Stato che si sostituisce alle famiglie nell’educazione dei bambini sa tanto di Stato etico. La nostra risoluzione è una risoluzione di legittima difesa“.
Articolo di Redazione Radioradio