Disintossicarsi dai metalli pesanti: dieta e rimedi naturali

di Monica Grando

È piuttosto difficile evitare che il nostro organismo entri in contatto con i metalli pesanti perché soprattutto alcuni di essi (come cadmio, mercurio e piombo) hanno raggiunto ormai nel mondo occidentale una diffusione molto ampia.

In questo articolo tratteremo vari argomenti inerenti all’intossicazione da metalli pesanti, ma soprattutto come si può in modo graduale disintossicarsi dai metalli pesanti, attraverso dieta e rimedi naturali. Si calcola che nel corso della vita ingeriamo 1/3 di cucchiaio di mercurio, 1 cucchiaino di piombo, 1 di arsenico e 1,5 kg di alluminio.

Cosa sono i metalli pesanti?

Con la denominazione metalli pesanti si indicano elementi che hanno caratteristiche in comune tra cui:

  • densità superiore ai 5,0 g/cm3,
  • bassa solubilità dei loro idrati,
  • spiccata attitudine a formare complessi,
  • affinità per i solfuri.

I metalli pesanti con l’esclusione di ferro e alluminio, appartengono agli elementi traccia che si trovano nei suoli e nelle rocce della crosta terrestre in concentrazione inferiore allo 0,1 %.

Intossicazione da metalli pesanti come avviene?

Per attraversare il tratto intestinale ed entrare nelle nostre cellule, i metalli pesanti devono essere legati ad un’altra sostanza e questo legame prende il nome di chelazione. Uno dei legami più frequenti è quello con gli aminoacidi.

Se l’organismo è in salute, fino ad un certo grado può chelare i metalli pesanti, riuscendo poi ad eliminarli, ma se nel corpo vi è un eccesso di sostanze tossiche, si arriva ad uno stato di intossicazione elevato in cui l’organismo non riesce più ad eliminali e questi si vanno via via ad accumulare nel corpo.

Conoscere i metalli pesanti: quali sono e dove si trovano

Di seguito una lista dei metalli pesanti, per conoscerli, comprenderli ed evitarli!

Alluminio

È presente in molti cibi, anche se in minime concentrazioni, il problema maggiore è costituito dalla presenza di alluminio negli additivi chimici usati dalle industrie alimentari. L’alluminio inoltre può passare nel cibo attraverso gli utensili usati in cucina e attraverso gli involucri usati per conservare (lattine di alluminio, vaschette).

Una equipe di fisiologi americani guidati dal Dott. Underhill ha dimostrato che la quantità di alluminio nel sangue aumenta dopo aver ingerito del cibo che lo contiene. Esso si deposita in fegato, milza, reni, cervello e muscoli.

Il principale problema dell’alluminio è la sua presenza nei farmaci:

  • Nell’aspirina ad esempio di trovano come eccipienti l’idrossido di alluminio, il glicinato di alluminio e altri composti di metallo.
  • Addirittura negli irrigatori vaginali si trovano solfato di alluminio e potassio, solfato di alluminio e ammonio.
  • Gli antiacidi contengono idrossido di alluminio e ossido di alluminio
  • Gli antidiarroici contengono silicato di magnesio, alluminio e caolino.

Chi fa uso regolare dei normali farmaci da banco può arrivare ad assumere anche fino a 5 mg al giorno di alluminio.

Dosi di alluminio si trovano anche nell’acqua che beviamo, perché il solfato di alluminio viene usato per rimuovere dall’acqua microrganismi dannosi. La concentrazione di alluminio nell’acqua potabile varia molto in base al ph dell’acqua: più l’acqua è acida più aumentano le concentrazioni di alluminio in essa presenti.

L’alluminio naturale presente nell’acqua non trattata, sembra essere in una forma non assorbibile dal corpo mentre diventa biodisponibile una volta che l’acqua viene trattata con allume. L’alluminio viene veicolato inoltre attraverso l’aria che respiriamo; nelle arie industriali l’assunzione di alluminio può superare i 100 microgrammi al giorno.

Piombo

È un minerale estremamente tossico per l’organismo; il corpo umano riesce a tollerarne al massimo 1-2 milligrammi. Il piombo può penetrare nel copro attraverso la pelle e il tratto gastrointestinale, entra nel sangue e si deposita nelle ossa e nei tessuti morbidi compreso il fegato.

Il piombo si può trovare nelle stoviglie di ceramica trattate con vernici al piombo, nell’acqua che lo erode dalle tubature, nelle sigarette, nel gas di scarico dei motori. Il piombo ostacola il normale funzionamento del cervello in quanto interferisce con zinco, ferro, rame che regolano i processi mentali. Può essere la causa dell’iperattività nei bambini, arrivando anche a disturbi dell’apprendimento, autismo ed epilessia.

Cadmio

Il cadmio non ha alcuna funzione biologica nel nostro organismo. Si trova nei cereali raffinati e nello zucchero bianco, oltre che nell’aria a causa degli scarichi industriali. Si deposita in fegato e reni provocando danni progressivi.

Se c’è una carenza di zinco, l’organismo può accumulare cadmio al suo posto; se invece la quantità di zinco consumata è alta, il corpo espelle il cadmio. Un suo accumulo è causa di ipertensione e arteriosclerosi.

Mercurio

È un elemento che si trova in grandi quantità nella biosfera, ma che non ha alcuna funzione essenziale nel nostro organismo. Proviene per lo più da pesticidi e dai pesci di grandi dimensioni, poiché nei laghi e nei fiumi vengono rilasciati i residui degli scarichi industriali.

Il mercurio viene usato nei deodoranti, nelle otturazioni dentarie, nei cosmetici e in alcuni lassativi. Circa il 10% del mercurio ingerito si deposita nel cervello: il metil e il fenil mercurio consumano lo zinco presente nei tessuti cerebrali. I sintomi di avvelenamento in forma subacuta, possono essere vari tra cui: diarrea, tremori parkinsoniani, vertigini, irritabilità, sbalzi di umore, depressione, insonnia, stanchezza, emicrania, gonfiore addominale.

Berillio

Il berillio ha effetti negativi sulla salute dell’uomo; se assorbito dal sangue si deposita negli organi vitali impedendo di svolgere le loro normali funzioni; in particolare può ridurre le riserve di magnesio e provocare danni ai polmoni.

L’accumulo di metalli pesanti è causa della formazione di radicali liberi nell’organismo. I radicali liberi sono molecole chimiche molto pericolose per le nostre cellule e nemici della nostra salute. Le cellule producono costantemente radicali liberi durante i loro normali processi metabolici, il problema sono quelli che si formano a causa dello stress ossidativo, ovvero causato da sostanze introdotte dall’esterno e da stili di vita non salutari.

Come difendersi e come disintossicarsi dai metalli pesanti?

Le vie principali di escrezione dei metalli sono quella renale e gastrointestinale; per minima parte avviene anche attraverso la traspirazione, salivazione, esfoliazione della pelle e perdita di capelli e unghie.

L’OMS ha riconosciuto che nelle società avanzate il 60/70 % delle malattie croniche è dovuto ad un’intossicazione da metalli pesanti. Capiamo quindi come sia necessario prestare la massima attenzione per evitare che questi elementi si depositino nel nostro organismo provocando nel lungo termine danni anche gravi e a volte irreversibili. 

Ci sono alcune accortezze che possiamo mettere in atto come prevenzione:

– La prima cosa da fare è seguire un’alimentazione il più possibile naturale in modo da ridurre la quantità introdotta e aumentare le scorte di vitamine e sali minerali. Si dovrebbero preferire alimenti di origine biologica che contengono meno pesticidi e fertilizzanti chimici.

– Possiamo fare attenzione alle pentole che usiamo, evitando quelle in alluminio e quelle in ceramica e usare solo cosmetici che contengono meno sostanze chimiche possibili.

– Si può in caso ricorrere ad alcuni “integratori” utili in caso di accumulo di metalli pesanti nell’organismo:

  • L’alga spirulina che si può assumere in polvere da aggiungere a succhi, frullati, minestre oppure in compresse;
  • Il tè verde;
  • La vitamina C naturale quindi possibilmente assunta dagli alimenti;
  • La Vitamina E;
  • Aminoacidi solforati, come metionina, cisteina, cistina, taurina; minerali, come selenio, calcio, fosforo, magnesio, zinco
  • Il glutatione che è un tripeptide naturale contenente zolfo e formato dalla combinazione di tre aminoacidi: cisteina, acido glutamnico e glicina. Ha una azione chelante nei confronti dei metalli pesanti e sostiene il fegato nella sua disintossicazione.
  • Il MSM, che è un composto organico sulfureo diffuso nel regno vegetale che si trova in alcune piante, tra cui l’equiseto (che si trova in erboristeria sotto forma di tisana ed è molto economico). Lo si trova come polvere cristallina solubile in acqua e ha un sapore lievemente amarognolo e contiene il 34% di zolfo.
  • La Zeolite attivata: minerale di origine vulcanica che attrae e lega metalli tossici, radionuclidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di acidità nell’organismo. Viene spesso usata negli apparecchi ionizzatori e alcalinizzatori per depurare l’acqua di casa. Si trova comunemente in polvere e se ne assume un cucchiaino prima dei pasti principali.
  • La clorella: alga d’acqua dolce che ha la capacità dlegare i metalli nello stomaco, soprattutto il mercurio. Non risulta altrettanto efficace negli altri organi ma ha comunque un’azione disintossicante dell’intero organismo grazie alla clorofilla.
  • La curcuma: è una spezia di origine orientale che ha la capacità di purificare l’organismo dalle tossine, dai metalli pesanti e dagli agenti inquinanti. Purifica il sangue, facilita la digestione e la depurazione dell’organismo. Le proprietà della curcuma, come comprovato da recenti ricerche scientifiche, vengono attivate in abbinamento al pepe nero. Non dimenticate, dunque, di aggiungere ai vostri piatti un pizzico di entrambe le spezie.
  • L’Argilla verde ventilata: è ritenuta utile per assorbire virus e tossine. E’ considerata un vero e proprio chelante naturale, efficace per rimuovere i metalli pesanti accumulati nell’organismo. Si mette la punta di un cucchiaino in un bicchiere di acqua e si mescola possibilmente con un utensile di legno e non di metallo, si lascia depositare tutta la notte e al mattino al risveglio si beve l’acqua.
  • Il coriandolo: svolge un interessante operazione chelante nei confronti dei metalli pesanti. Risulta particolarmente utile nei confronti del mercurio ma è efficace anche contro cadmio, piombo e alluminio.

Metalli terapeutici

Non tutti i metalli sono “cattivi” però. Alcuni metalli risultano essere indispensabili affinché il nostro organismo svolga al meglio le sue funzioni come ad esempio:

  • il rame,
  • il ferro,
  • il manganese,
  • lo zinco.

Altri risultano addirittura terapeutici se assunti a piccole dosi come:

  • l’oro,
  • l’argento,
  • il litio.

Articolo di Monica Grando

Fonte: http://www.curarsialnaturale.it/depurazione/disintossicarsi-dai-metalli-pesanti-dieta-rimedi-24479.html

DISINTOSSICARSI DAI METALLI PESANTI
La guida completa per difendersi da un killer silenzioso
di Carla Massidda

Disintossicarsi dai Metalli Pesanti

La guida completa per difendersi da un killer silenzioso

di Carla Massidda

Un manuale completo sui pericoli dei metalli pesanti: quali cibi e prodotti evitare e quali invece ricercare, come riconoscere ed evitare il pericolo, come vivere meglio.

Ogni giorno insieme al cibo ingeriamo minime dosi di metalli pesanti, che insieme a quelle presenti nell'aria inquinata e nei prodotti (cosmetici, saponi…) che utilizziamo possono raggiungere una soglia pericolosa per il benessere dell'organismo, provocando intolleranze e allergie. Ma se il cibo è la principale causa del problema, è ancora il cibo quello che ci può aiutare, se sappiamo di quali alimenti fidarci.

Proprio questo insegna il testo di Carla Massidda, comprensivo di una parte analitica, in cui si spiega dove sono presenti i metalli che ci intossicano, e di una parte pratica, che insegna come fare per aiutare il nostro corpo a liberarsene, depurarsi e disintossicarsi. Utili elenchi e tabelle aiutano a ricordare le sostanze da evitare e ci indicano le informazioni da controllare sulle etichette prima di acquistare i prodotti.

Perché si accumulano metalli pesanti nel nostro organismo?

"Il bioaccumulo avviene principalmente attraverso due meccanismi insidiosi.

Nel primo caso, accumuliamo metalli perché il corpo non riesce a detossinarsi autonomamente, a causa di disfunzioni organiche o per sovraesposizione all'allergene.

Nel secondo caso, accumuliamo metalli per un principio di compensazione e adattamento, che si attua quando i minerali vitali scarseggiano e il corpo li sostituisce con il metallo avente funzione simile, collocandolo nei siti di legame degli enzimi e dei sistemi enzimatici.

In questo caso le funzioni vitali e metaboliche procedono, ma gli organi coinvolti non funzionano correttamente e nel tempo alterano le proprie strutture e le funzioni biologiche, fino a degenerare dando origine a svariate patologie. Un esempio è dato dal piombo che sostituisce il calcio nel cervello, il cadmio che sostituisce lo zinco e l'alluminio che sostituisce il magnesio.

Questo meccanismo di compensazione diventa un'arma a doppio taglio, poiché per emergenza, è il nostro stesso organismo che consente l'ingresso ai suoi nemici e li posiziona proprio nelle componenti più vitali e indispensabili."

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Un commento

  1. Siete fantastici.
    Qualcosa la conosco già… ma c’è sempre da approfondire
    Trovare chicche di questo tipo è bellissimo
    Sarebbe ok incontrarsi e parlarne di presenza ma capisco che è complicato
    Io abito a Ragusa in sicilia: un pò fuori dal mondo!!!!!!
    Già sono in omeopatia da anni e seguo anche una naturopata
    Sono molto naturista ed oramai sono crudista al 90%. Mangio succhi di verdura e frutta, pratico yoga e direi che sono già guarita dalla gastrite e gestisco bene tre placche di sclerosi multipla; riguardo ai metalli ho già fatto l’analisi del capello, ho tolto due amalgame e faccio periodicamente un pò di cura chelante
    Ciao e grazie infinite

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