di Angelo Petrone
Essere smemorati significa maggiore capacità di imparare nuove cose. I risultati sulla tendenza a dimenticare dell’Università di Glasgow.
Flessibilità, maggiore capacità di apprendimento ed un livello più alto di intelligenza: sono le caratteristiche degli smemorati. Secondo una ricerca dell’Università di Glasgow, nel Regno Unito, le persone che hanno una maggiore attitudine a dimenticare determinate cose, sono anche più propense a impararne altre. Un cervello flessibile e aperto a nuove conoscenze caratterizzerebbe gli smemorati che, al margine della ricerca, vengono definiti i “soggetti con una marcia in più rispetto agli altri“.
Dimenticare è il frutto di un processo del tutto normale attraverso il quale il cervello riesce ad apprendere. Coloro che sono più propensi a cancellare dalla propria mente determinati elementi, secondo la ricerca, sono anche più propensi alla flessibilità. Secondo i ricercatori il cervello di questi individui non si “fissa”, in maniera rigida, a quello che si è già appreso, ma si adatta di volta in volta, alle nuove cose imparate, agendo di conseguenza. In sostanza, secondo Edwin Robertson, l’autore dello studio, dimenticare è il primo passo per imparare.