Danni “senza precedenti” a tre linee offshore dei sistemi di gasdotti Nord Stream 1 e 2.
È quanto denuncia l’operatore della rete, aggiungendo che è impossibile stabilire quando verrà ripristinata la capacità funzionale del sistema.
Secondo le autorità danesi e svedesi, i gasdotti Nord Stream che collegano la Russia alla Germania – fuori servizio a causa della guerra in Ucraina – sono stati entrambi improvvisamente colpiti da perdite, molto rare e inspiegabili, nel Mar Baltico.
Copenaghen ha immediatamente messo in allerta le sue infrastrutture energetiche, mentre le autorità danesi hanno anche innalzato il livello di vigilanza del loro settore dell’elettricità e del gas al livello arancione, il secondo più alto. Misure concrete per aumentare la sicurezza delle fabbriche e degli impianti dovranno essere messe in atto dalle aziende del settore.
Le autorità tedesche devono ancora commentare. Ma secondo una fonte vicina al governo, citata dal quotidiano berlinese Tagesspiegel, “tutto va contro l’ipotesi di una coincidenza”. “Non possiamo immaginare uno scenario che non sia un attacco mirato”, ha sottolineato la stessa fonte. Come anche per la fuga rilevata il giorno prima su Nord Stream 2, sono state adottate misure di sicurezza.
Il governo tedesco ritiene possibile che i gasdotti Nord Stream siano stati danneggiati da attacchi.
È vietata la navigazione entro un raggio di 5 miglia nautiche (circa 9 chilometri) e il sorvolo entro un raggio di 1 chilometro attorno al luogo delle perdite. Secondo le autorità, gli incidenti non hanno conseguenze per la sicurezza o la salute dei residenti delle vicine isole danesi di Bornholm e Christianso. Inoltre, l’approvvigionamento energetico del paese non è coinvolto.
Una delle perdite sul gasdotto Nord Stream 1 si è verificata nella zona economica danese e l’altra nella zona economica svedese. Come la fuga di notizie su Nord Stream 2 del giorno prima, gli incidenti sono “soggetti a misure di sicurezza”, con limiti alla navigazione e al sorvolo nell’area. Le perdite del Nord Stream 1 sono state individuate il 26 settembre sera, un’ora dopo che è stato segnalato un calo di pressione nel Nord Stream 2, secondo l’Amministrazione marittima svedese (SMA).
“Intorno alle 20:00 abbiamo ricevuto un rapporto da una nave di passaggio che diceva di aver visto qualcosa sul loro radar un po’ più a nord dell’isola di Bornholm”, ha detto all’AFP Fredrik Stromback, portavoce della SMA. A seguito delle perdite, sono stati emessi avvisi di navigazione entro una distanza di cinque miglia nautiche e un’altezza di volo di 1.000 metri dal tracciato dei gasdotti. “Gli incidenti sui due gasdotti non hanno alcun impatto sulla fornitura alla Danimarca”, ha affermato Jorgensen.
Riferimenti: www.adnkronos.com
Fonte: www.imolaoggi.it
Rivolgersi alla C.I.A. ai neocon in generale, esperienza insegna, IRAQ. E
non vado oltre.