Curate l’ansia con la meditazione, non con gli ansiolitici!

Anseren, Lexotan, Roipnol, Tavor, Xanax, Oxapam: sono solo alcuni dei nomi degli ansiolitici più diffusi che incrementano il “bussiness dell’ansia” con cui le case farmaceutiche fanno affari d’oro.

Uomo pillola

Uomo pillola

Sono tra i prodotti più acquistati nelle farmacie, anche perché è diventato estremamente facile ottenerne la prescrizione farmacologica direttamente dal proprio medico curante. A partire dall’ultimo rapporto Osmed, Istituto che si occupa di monitorare il consumo dei farmaci in Italia, l’inquietante annuncio: dal 2008, le sostanze psicoattive occupano il terzo posto nella classifica delle vendite, dopo i cardiovascolari e i gastrointestinali.

Le benzodiazepine, classe di farmaci con proprietà sedative, ansiolitiche e anestetiche, contano effetti collaterali che vanno dalla confusione psichica al calo delle capacità psico-cognitive e di quelle psico-motorie. I sovradosaggi di questi farmaci sono pericolosissimi e possono provocare seri danni psico-fisici, inoltre, inducono in chi li consuma regolarmente, una vera e propria dipendenza psico-fisica, con tanto di sintomi di astinenza.

L’uso di queste sostanze può mai essere risolutivo di un certo stato di malessere date queste premesse? Sarebbe opportuno che chi accusa stati d’ansia, prima di ricorrere al farmacista, indagasse la sensazione e il suo significato, prima di soffocare il sintomo. L’ansia molto spesso è un campanello d’allarme: energia vitale che vuole comunicare con la nostra consapevolezza, richiamare l’attenzione sul nostro Io, forse troppo strutturato, costretto a pianificare prestigio e potere ventiquattro ore al giorno.

Si comincia questo percorso nell’infanzia: da bambini l’imperativo è di essere “figli modello”, e così crescendo continuiamo questo stesso iter, portandolo avanti per tutta la vita, perpetuando comportamenti stereotipati. Siamo stati “programmati” per soddisfare i bisogni e le aspettative degli altri. Se smettiamo di vivere solo per poter dimostrare di essere o di avere, e diamo un pochino di attenzione anche ai nostri bisogni, qualcosa dovrebbe iniziare già a cambiare.

Meditazione contro l'ansia
La meditazione
– che nelle religioni orientali è la semplice osservazione della propria mente e che secondo la filosofia yoga, favorisce il contatto con l’Universo – può essere un potente strumento per favorire l’equilibrio psicofisico.

Dai primi anni Sessanta, numerose ricerche ne hanno studiato gli effetti sulla mente e sul corpo. Sul piano fisico, la meditazione rallenta il ritmo cardiaco e respiratorio, produce un riequilibrio della pressione arteriosa, regolarizza il metabolismo e fa aumentare la produzione naturale degli ormoni che influenzano positivamente l’umore… ovvero tutto ciò che cerchiamo di creare “artificialmente” con gli ansiolitici!

Ecco una semplice tecnica di meditazione in cinque passi, che è stata sviluppata dai docenti del Kripalu Center a Lenox, Massachusetts. Il kripalu è una pratica che aiuta a gestire gli stati d’animo sgradevoli.

Cinque passi:

Respira: la concentrazione sul respiro è una pratica fondamentale che aumenta la consapevolezza interiore, aiuta a vivere il presente e a far fluire l’energia. Fai alcuni respiri lenti e profondi e soffermati ad ascoltare come ciascuno di essi ti attraversa. Concentriamoci solo sulla semplice osservazione del corpo che respira.

Rilassati: rilassa i muscoli del viso, le labbra e la lingua; gola e collo. Poi spalle, braccia, gomiti e palmi delle mani. Rilassa stomaco e zona lombare, fianchi, ginocchia, caviglie e piante dei piedi. Più ti rilassi, più aumenta la consapevolezza delle sensazioni. Osservati come essere vivente fatto di energia.

Senti: senti i tuoi punti di contatto, ascolta la vibrazione dei suoni che ti circondano. Senti lo spessore e la temperatura dell’aria che ti tocca la pelle. Concentrandoti sulle sensazioni, potresti imbatterti in nuove sensazioni straordinariamente forti. Lascia che la tua sensibilità si spinga oltre le sensazioni fisiche. Ascolta il tuo corpo emotivo. Acquisisci consapevolezza di ciò che sei come essere vivente fatto di energia.

Guarda: Percepisci te stesso come un testimone; sii uno scienziato che osserva i fenomeni che prendono vita dentro e fuori dal tuo corpo. Cogli la mente razionale che serve a confrontare, giudicare e comprendere e, a modo tuo, presta attenzione alla qualità della consapevolezza che va al di là della mente razionale.

Consenti: quanto puoi aumentare la percezione esatta di questa esperienza? Che cosa accadrebbe se non aggiungessi nulla a questo istante e rinunciassi al bisogno di cambiare qualcosa? La consapevolezza è stata descritta come un cielo vasto e spazioso. Stati d’animo, pensieri e sensazioni modificano la loro forma e struttura. Sii presente nel processo della tua vita, scoprendo un’istante dopo l’altro.

Fonte: http://www.magozine.it

Un commento

  1. Tutti possono meditare, non è difficile ed in effetti bastan pochi minuti per trovare uno stato di benessere psicofisico. Nel mio piccolo lo sperimento ogni giorno, importante è volersi bene e dedicarsi uno spazio per sè, la base su cui partire. Il resto viene da sè, naturalmente. Studi scientifici hanno provato che l’uomo più felice del mondo è il braccio destro del Dalai Lama, francese, pratica meditazione ogni giorno.

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