Come e quando i nostri Defunti ci possono “raggiungere”

di Ambiente Olistico staff

I Nostri cari Defunti, ci “raggiungono” con più facilità, se qui sulla Terra possono trovare pensieri, sentimenti e sensazioni, rivolti a loro. L’amore, la simpatia costante che conserviamo verso i defunti stabiliscono questo collegamento.

I Nostri Defunti si chiamano con un moto di affetto. È questo che crea il contatto. È questo che loro sentono. Bisogna ricordarli in situazioni che abbiamo vissuto insieme, anche le più semplici, non importa se recenti o remote (ad esempio, mentre si parlava o si lavorava insieme). In altre parole, si dovrebbero immaginare delle scene reali.

Quando una o più persone defunte ci vengono improvvisamente in mente, mentre stiamo svolgendo le nostre attività consuete, dobbiamo arguire che sono loro che stanno chiedendo la nostra attenzione. A quel punto è doveroso per noi dedicare loro qualche minuto del nostro tempo, così come faremmo per un appuntamento telefonico: qualche minuto speso per uno “scambio” di idee. Si tratta infatti di uno scambio e non di un discorso unilaterale: uno scambio che risulterà benefico per entrambi.

Questo tipo di attività dovrebbe essere ordinata e programmata con metodo ed esercizio. Essere fedeli e puntuali indica correttezza da parte nostra nei loro confronti, anche se ciò può comportare qualche piccolo sacrificio. Noi abbiamo bisogno di loro quanto loro di noi.

I fili spirituali intessuti fra le anime dei defunti e noi stessi, non vengono spezzati dalla morte, continuano ad esistere, divengono anzi molto più profondi dopo la morte di quanto non lo fossero qui… Quanto ho detto va accolto come una verità solenne, colma di significato.

“Il mio amore fedele che in vita ti ha circondato, continua ora a circondarti immutato; ti sostenga come forza dello spirito come finora ti ha illuminato nella presenza visibile”.

Rudolf Steiner

Articolo di Ambiente Olistico staff

Fonte: https://www.ambienteolistico.it/i-nostri-defunti/

NELLA MENTE DI UN DEFUNTO
Scopri cosa accade alla coscienza dopo la morte
di Ensitiv

Nella Mente di un Defunto

Scopri cosa accade alla coscienza dopo la morte

di Ensitiv

“Tra un Viaggio e un racconto,
tra un sogno e un pensiero,
tra uno studio e un sorriso,
vi porterò con me a fare un giro
nella Mente di un Defunto”.
Ensitiv

Al caro lettore che deciderà di sfogliare le pagine di questo libro, vorrei dare qualche informazione di supporto.

Premetto che, anche se racconto esperienze, non sono queste la parte importante del testo; ci sono centinaia di titoli che parlano di contatti con i defunti, di anime canalizzate dai medium o da fantasmi che infestano i vecchi edifici.

Nella Mente di un Defunto, pur raccontando e descrivendo esperienze simili, vuole capire e comprendere il perché di determinati messaggi, di specifiche manifestazioni e visualizzazioni.

Nel Manuale per Sopravvivere dopo la Morte, ho spiegato chiaramente che la creazione degli scenari e dei movimenti seguenti al cambiamento di stato, dipendono in buona parte dal tipo di morte subita, Nella Mente di un Defunto ho voluto approfondire le varie tipologie di “pensiero” che un defunto manifesta negli stadi più importanti del suo percorso.

Questa enorme raccolta di informazioni, mi ha portato a stabilire un filo conduttore che lega l’esperienza di Morte e gli stati emotivi successivi di qualunque soggetto umano che abbandona il proprio corpo fisico.

La Mente di un Defunto è varia tanto quanto lo sono gli individui: anime perse e disperse, spiriti guida, spiriti luminosi, inguaribili nostalgici, ravveduti, frustrati e rancorosi.

Varie menti come vari sono i pensieri, le tradizioni, le culture e i desideri. Vari come le frequenze di una vibrazione che stabilisce il “luogo” energetico in cui muoversi o permanere.

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