Cina: rimboschimento massivo contro l’inquinamento

Uno studio pone la Cina in testa alle politiche di rimboschimento con il progetto della “Grande Muraglia Verde”.

La Foresta delle Diecimila Vette

La Foresta delle Diecimila Vette

Non sarà da stupire se da un grande male potrà alla fine provenire un grande bene. La Cina sembra mettercela tutta per uscire dall’angolo letale in cui si è chiusa producendo sfrenatamente inquinamento per anni.

Un recente studio condotto dalla australiana University of New South Wales, e pubblicato sulla rivista «Nature Climate Change», dimostra che i piani di rimboschimento in Cina portano i loro frutti, e la colloca tra i primi Paesi al mondo per i piani di riforestazione. In realtà, il progetto di rimboschimento viene da lontano, ma capita a fagiolo nel momento che la Cina sta vivendo.

L’Università ha studiato i dati satellitari sulle emissioni di gas degli ultimi vent’anni a questa parte. “L’aumento della vegetazione proviene da una fortunata combinazione di fattori ambientali ed economici, nonché da progetti di rimboschimento massivo in Cina – spiega il dottor Yi Liu, uno degli autori dello studio. L’aumento della vegetazione nelle savane di Australia, Africa e Sud America è il risultato di un aumento delle precipitazioni, mentre in Russia e in altri paesi dell’ex blocco sovietico abbiamo visto una crescita delle foreste su terreni agricoli abbandonati. La Cina è l’unico Paese ad aver intenzionalmente prodotto maggiore vegetazione, con progetti di rimboschimento.

Meglio conosciuto come la “Grande muraglia verde”, è il più grande progetto ecologico del mondo, a quanto sostiene «Quartz»: “La Cina ha costruito una muraglia di alberi che si estenderà oltre 4500 km tra il nord e il nord-ovest del suo territorio, per cercare di bloccare l’avanzata del deserto del Gobi. Secondo l’amministrazione delle foreste dello Stato, il Paese ha piantumato complessivamente 13 milioni di ettari di foresta dal 2008”.

«Quarz» sottolinea anche che “gli sforzi di rimboschimento della Cina, sommati alla ricrescita sui terreni agricoli in Russia, hanno contribuito a compensare circa l’85% la perdita di carbonio nella biomassa causata della deforestazione tropicale a partire dal 2003”. La quantità di carbonio assorbito dalla vegetazione è aumentato di 4 miliardi di tonnellate in una dozzina d’anni.

«Nature World News» ricorda che “allo stesso tempo, ingenti perdite di vegetazione continuano a verificarsi in molte altre parti del mondo, con i cali maggiori registrati ai limiti della foresta pluviale amazzonica e nelle province indonesiane di Sumatra e Kalimantan”.

Ma tuttavia, Pep Canadell, un altro co-autore dello studio della University of New South Wales, sostiene come sia importante “riconoscere che il riscaldamento globale sarebbe stato più veloce se alcune delle emissioni di CO2 non fossero state catturate dalla crescita delle piante, Pur sapendo che “il 50% delle emissioni prodotte dalle attività umane restano nell’atmosfera, anche dopo che l’altra metà è stata assorbita da vegetazione terrestre e oceani”. Ancora una volta, l’unica via perseguibile, per lo studioso, rimane quella di azzerare le emissioni di gas serra per stabilizzare il sistema climatico.

La Grande Muraglia Cinese - Foresta

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di Pierre Masson

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Questo è un calendario ideato per evidenziare con precisione, per ogni giorno dell’anno, gli influssi della Luna e degli altri astri sui lavori agricoli.

Sulla scia del grande successo delle edizioni degli scorsi anni, viene riproposto il calendario dei lavori agricoli per il 2025.

Vista la grande mole di informazioni contenute, le indicazioni più importanti sono state condensate in simboli o brevi notazioni, i cui significati sono illustrati nella legenda che trovate nel risvolto di copertina.

  • In alto a destra, accanto al nome del mese sono riportate la posizione del Sole e altre note importanti. Sempre in alto, ma al di sotto del nome del mese, vengono evidenziati invece i periodi di retrogradazione dei pianeti.
  • Per ogni giorno del mese sono visualizzati gli avvenimenti cosmici più importanti, in particolare: nella prima colonna da sinistra (Ritmo siderale-1) sono indicate le costellazioni zodiacali attraversate dalla Luna, con in neretto l'ora d'ingresso.
  • Nella seconda colonna da sinistra (Qualità - 2) è evidenziato l'organo delle piante (Radice, Foglia, Fiore, Frutto) favorito dalla Luna o dai Pianeti. Per un maggior dettaglio, in questa colonna ogni giorno è diviso in 4 fasce orarie.
  • La terza colonna (Ritmo sinodico - 3) riporta le fasi di Luna Crescente e Calante (Luna Nuova, Primo Quarto, Luna Piena, Ultimo Quarto).
  • La colonna centrale 4, lasciata in gran parte libera per dare spazio alle annotazioni, riporta il ritmo tropico e altre posizioni significative della Luna, nonché i trigoni, che si verificano quando due pianeti formano tra loro un angolo di 120°.

Secondo Maria Thun, tali trigoni permettono di conoscere i cambiamenti di elemento (Terra, Acqua, Aria, Fuoco) che influenzano a loro volta le quattro diverse parti di una pianta (Radice, Foglia, Fiore, Frutto) in rapporto alle informazioni fornite dalla posizione della Luna rispetto alle costellazioni zodiacali.

Infine, le ultime tre colonne a destra sono occupate dalle indicazioni riguardanti il ritmo draconitico 5 (nodi lunari), il ritmo anomalistico 6 (Apogeo e Perigeo) e l'opposizione Luna-Saturno 7.

In questo calendario non sono riportati opposizioni, congiunzioni, quadrature, sestili, quintili della Luna e dei Pianeti, fenomeni che secondo Maria Thun sono rilevanti in meteorologia, nell'attività sismica, nel vulcanismo e nei comportamenti umani.

All’interno sono indicati i giorni più adatti per le diverse operazioni colturali. Questo calendario può essere utilizzato con facilità da chiunque, per ogni giorno dell’anno sono riportate:

  • le fasi lunari
  • i pianeti attraversati
  • i nodi lunari
  • le eclissi
  • e tutti gli altri fenomeni astronomici utili per la coltivazione.

Indicazioni su quando seminare, tagliare la legna, raccogliere e conservare i frutti, travasare il vino... e tanto altro.

Uno strumento indispensabile per gli agricoltori professionisti e anche per chi coltiva per hobby, per chi segue l’agricoltura biodinamica e anche per chi semplicemente vuole riconnettersi alle pratiche agricole più antiche, integrandole con le conoscenze moderne.

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