di Paolo Ermani
Il minuscolo uomo che si crede Dio sta costruendo un mondo da incubo per se stesso e per i suoi simili.
Convinto di poter fare qualsiasi cosa, con la forza di quella parte di scienza asservita al profitto ad ogni costo, quindi non orientata al bene delle persone e dell’ambiente, sta oltrepassando tutti i limiti oltre i quali non c’è niente che ha a che vedere con la vita.
L’uomo pensando di poter gestire a suo piacimento la natura, la sta distruggendo dalle fondamenta, dimenticandosi che lui stesso è natura e quindi sta distruggendo se stesso. Volendo piegare la natura ai suoi voleri, l’obiettivo è chiaro: sostituire il vivente con l’artificiale e con ciò coltivare l’illusione dell’immortalità.
La cosiddetta ricerca scientifica in mano a pazzi miliardari che vogliono anche “brevettare” la vita, farci diventare transumani, per poi essere sostituiti completamente dalla macchine (e non certo per alleggerirci il lavoro o migliorarci l’esistenza), è un punto di non ritorno.
Mentre nel mondo la fame colpisce ancora quasi un miliardo di persone, mentre la maggior parte della popolazione mondiale si dibatte fra violenza, miseria e disperazione, mentre siamo immersi nella sesta estinzione di massa e l’ambiente è al collasso, ci si permette di investire miliardi e miliardi in invenzioni e progetti assurdi e deliranti, tesi solo a soddisfare l’ego di megalomani dotati di troppi soldi.
Invece di risolvere tutti insieme i veri problemi dell’umanità, si va su Marte o si creano, ad esempio, automi costosissimi che poi spesso hanno il solo obiettivo di diventare “Terminator” militari invincibili, quando potremmo usare questi soldi e impegno per dare a tutto il mondo cibo, riparo e pace. E il paradosso o la beffa è che ci dicono pure che lo stanno facendo per farci “progredire” e per “migliorare” la vita di tutti noi e che lo fanno ovviamente anche per l’ambiente, che è la ciliegina sulla torta dell’ipocrisia che non manca mai. Così come non mancano mai le finte ONG, fondazioni, ecc. create ad hoc per mascherare meglio i loro obiettivi e dimostrare che loro sono tanto buoni.
Ma se tutti questi “filantropi” fossero veramente disinteressati e onesti in quello che dicono e fanno, perché continuano ad accumulare montagne di soldi vendendo prodotti e servizi che stanno uccidendo il pianeta e creando le condizioni di una apocalisse ambientale? Se fossero sinceri, perché non creano le reali condizioni affinché coloro che ne hanno bisogno possano avere cibo e le possibilità di fare una vita degna di essere vissuta? E perché non fanno in modo che tutto ciò sia duraturo e non solo un ricatto o briciole di beneficenza? Con i soldi che hanno lo potrebbero fare domani mattina; però stranamente si guardano bene dall’agire in questo modo. Il piano di questi soggetti è chiaro: ci penseranno i loro automi, sostituendoci, a risolvere la situazione, infatti gli automi non hanno bisogno di aria, acqua e cibo, non hanno bisogno di niente, proprio perché fatti di niente.
Speriamo che gli apprendisti stregoni che giocano con le nostre vite, usandoci come cavie per i loro obiettivi da incubo, vengano presto fermati, o dagli umani non ancora diventati macchine o dalla natura stessa che gli si rivolterà contro facendosi beffe della loro ridicola arroganza.
E per tutte le persone in aperta ignoranza e malafede che accusano di essere contro la “scienza” chiunque abbia un dubbio o si ponga una domanda, è facile rispondere che scienza e tecnologia sono credibili e benvenute se sono disinteressatamente a favore delle persone e dell’ambiente per davvero, non se vengono usate per ottenere profitti senza scrupoli e per attuare deliranti disegni di onnipotenza.
Antiscientifico e contro il progresso, inteso come salvaguardia dell’ambiente e miglioramento reale delle condizioni di tutte le persone presenti sul pianeta, è colui che rifiuta la vera scienza, la quale si basa sempre sul dubbio e ha la libertà e il rispetto della vita come faro. Nessuna vera scienza è quella che ingabbia, avvelena, ci usa come cavie o ci vuole fare diventare automi.
Articolo di Paolo Ermani
Fonte: https://www.ilcambiamento.it/articoli/diventeremo-uomini-macchine-con-macchine-al-posto-del-cervello