Blocco Navale o Blocco Mentale?

di Augusto Sinagra

Come tutte le vicende italiane dal dopoguerra ad oggi, esse o sono una farsa o sono una tragedia.

Ora mi riferisco alla questione della immigrazione clandestina e cioè intesa come violativa di ogni regola nazionale o europea. Mi riferisco alla vicenda dei Centri (due) di accoglienza allestiti in Albania. Sono costati una barca di soldi e realizzati per affidamento diretto senza alcun criterio di trasparenza. Il primo “utilizzo” di uno di questi due centri ha visto il trasferimento di 16 persone trasportate in Albania con una nave militare italiana con un costo di circa 250 mila euro. Probabilmente molto di più. Era più economico affidare il trasporto alla Società Costa Crociere.

Vi è poi che immediatamente 4 dei 16 si sono dichiarati unilateralmente minorenni e senza che sia stata effettuata alcuna verifica, e dunque subito riportati in Italia. Dunque parliamo di 12 persone a fronte di centinaia e centinaia di migliaia di euro. Qui finisce (per ora) la farsa.

Poi c’è la tragedia che è quella dell’utilizzo della magistratura “rossa” in funzione di contrasto alle decisioni del governo (che, ancorché presieduto dalla Giovanna d’Arco della Garbatella, è pur sempre un governo). E in questo non poteva che emergere la figura della giudice Silvia Albano, ampiamente nota per le sue posizioni politiche di sinistra che lei pretende compatibili con la doverosa imparzialità del giudice. Di questa compatibilità non vi è traccia neppure in altri casi nei quali la detta illustre giudice ha avuto modo di evidenziare quella che non è altro che militanza politica nelle file di “magistratura democratica”. E dunque ora anche i 12 trasferiti in Albania sono già rientrati in Italia.

È assolutamente falso che il fenomeno dell’immigrazione clandestina non sia diversamente governabile. Basterebbe sospendere l’applicazione del “Regolamento UE Dublino tre” così come hanno annunciato Ungheria, Polonia e ora anche Germania. E se ciò non fosse giuridicamente possibile, si esce dalla UE.

E in ogni caso, senza violare alcun Regolamento della UE, basterebbe una legge ad articolo unico che, come per esempio in Australia, preveda l’arresto dell’equipaggio e la confisca e distruzione della nave che traffica in esseri umani.

Questo non lo si fa, o perché non lo si vuole fare, o perché, al di là del blocco navale (pur possibile e legittimo), si è verificato un blocco mentale nella testa dei componenti di questo governo sempre più schiavo dei cosiddetti poteri forti, tra i quali vi è anche la prepotente volontà di favorire i loschi guadagni derivanti da questo traffico di esseri umani.

Questa è la verità. Il resto, come diceva il noto Al Capone in un noto film (“Gli intoccabili”), sono “Chiacchiere e distintivo”.

Articolo del Prof. Augusto Sinagra

Fonte: https://www.imolaoggi.it/2024/10/19/blocco-navale-o-blocco-mentale/

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