di Eleonora Amenta
“Volevamo le macchine volanti, ma tutto ciò che abbiamo ottenuto sono 140 caratteri di twitter” era il sottotitolo del manifesto di Peter Thiel, co-fondatore di PayPal, in cui denunciava la decelerazione dell’innovazione tecnologica.
A discapito del suo pessimismo, però, la tecnologia ha continuato a fare passi da gigante. E oltre ai 140 caratteri di Twitter, oggi l’umanità può vantare anche la sua prima pseudo-macchina voltante: “BlackFly”.
Seppure non corrisponda esattamente all’immagine della macchina volante (che non ha nemmeno le ruote!), porta una rivoluzione nel concetto di “trasporto personale”. BlackFly infatti è il primo veicolo a uso personale a portare lo spostamento di persone dalla terra al cielo, grazie al sistema di decollo e atterraggio verticale. E, almeno negli Stati Uniti (dove è qualificato per l’uso), non richiede nessuna licenza per essere utilizzato.
Uno sguardo approfondito a “BlackFly”
Ma che cos’è esattamente BlackFly, quindi? È un aircraft ultraleggero costruito da Opener Inc., sviluppato per il trasporto di una singola persona. Lungo 1.55 m e largo 1.6 m, è costruito interamente in fibra di carbonio rivestito di resina epossidica. In più, è completamente elettrico.
Più di 1400 voli e i quasi 20.000 km percorsi provano la sicurezza del velivolo, che include sensori e un paracadute balistico in caso di emergenza. Sicurezza garantita anche dalla tecnologia utilizzata, volta anche a rendere il più semplice possibile l’utilizzo dell’aircraft. Questo è dotato infatti di un assistente per il decollo e l’atterraggio, di cruise control, e di un tasto “Ritorna-a-casa”. Inoltre, il “joystick intuitivo” e le notifiche in tempo reale rendono l’interfaccia semplice, fruibile facilmente da chiunque.
Nonostante sia stato sviluppato per operare su superfici erbose, grazie alle sue “capacità anfibie” può decollare e atterrare su qualunque superficie, dall’asfalto al ghiaccio. Un velivolo estremamente versatile quindi, ma ancora limitato nelle distanze. La batteria da 8 kWh gli consente infatti di coprire fino a 40 km ad una velocità di 100km/h. Mentre, utilizzando quella opzionale da 12 kWh, è possibile arrivare fino a 64km con una velocità di 130 km/h. Ciò che stupisce davvero, però, è la ricarica della batteria, che passa dal 20% all’80% in soli 25 minuti grazie al sistema di ricarica veloce. In più, è facilissimo da trasportare e da montare.
Consumi
L’alimentazione elettrica consente a BlackFly di ridurre a zero le emissioni. Ma non solo: i suoi consumi, confrontati con quelli delle auto elettriche, sembrano essere addirittura minori. Blackfly consuma infatti 245 wh/mi, poco meno di un auto elettrica e circa un quinto di quanto consumerebbe un auto alimentata con combustibili fossili.
Insomma, non sarà una vera e propria macchina, ma è innegabile che la creazione di Opener rappresenti un grande passo avanti nella tecnologia e nei trasporti. E il sogno di avere un proprio mezzo di trasporto volante, dopotutto, non è così distante dal diventare realtà.
Articolo di Eleonora Amenta
Fonte originale: https://www.opener.aero/
Fonte: https://www.drcommodore.it/2018/07/24/blackfly-la-prima-auto-volante-e-gia-realta-negli-usa/