La prestigiosa rivista medico-scientifica Lancet, ha da tempo lanciato l’allarme: “Gli additivi aumentano l’iperattività e il deficit di attenzione nei bambini”.
“Già negli anni ’70 alcune ricerche ipotizzavano che certi coloranti fossero legati all’iperattività”, dice Paolo Aureli, Direttore del Centro nazionale per Qualità e il Rischio alimentare dell’Istituto Superiore di Sanità Italiano.
Ma c’è dell’altro: la pericolosità degli additivi non riguarda solo la presunta iperattività infantile, ma numerosi aspetti della vita, infantile e adulta. Esistono studi seri, poco pubblicizzati, che dimostrano come bambini autistici hanno avuto un notevole miglioramento della loro condizione, eliminando gli additivi dall’alimentazione!
È noto che la chimica ingerita, è tanto più pericolosa quanto più delicate sono le condizioni del sistema nervoso ed immunitario. Bambini estremamente sensibili, come gli autistici, o quelli che soffrono di disturbi comportamentali, quindi manifestano maggiormente la tossicità degli additivi rispetto a bambini “normali”.
Secondo una ricerca finanziata dall’agenzia britannica per la sicurezza alimentare, Food Standard Agency, l’assunzione di alimenti contenenti additivi chimici, causa l’aumento di iperattività nei bambini tra i 3 e i 9 anni.
Nella ricerca, 297 bambini – alcuni con disturbi di comportamento – sono stati divisi in due gruppi (153 e 144). Tutti hanno bevuto succo di frutta, ma per uno dei due gruppi, esso era stato addizionato con un mix di additivi-E. Il risultato è stato che i bambini che hanno assunto il succo addizionato sono risultati più rumorosi, perdevano facilmente la concentrazione, erano maggiormente impulsivi, rispetto a quelli che avevano bevuto il succo puro (indipendentemente dai problemi di comportamento)!
Per questo i ricercatori, consigliano ai genitori di non far consumare ai propri figli i seguenti coloranti: E102, E124, E122, E110 e il sodio benzoato E211.
I cibi industriali spesso hanno poco gusto perché le materie prime con i quali sono prodotti sono di scarsa qualità. Perciò per essere venduti vanno resi più gradevoli con aromi – costruiti in laboratorio – che ingannano il cervello, dando un gusto accettabile al palato e additivi per renderli più belli alla vista e al tatto! L’aroma di un cibo può essere all’origine del novanta per cento del suo sapore!
Ad esempio, il tipico aroma artificiale di fragola (che purtroppo troviamo in tutti i composti di fragole: yogurt, dolci, marmellate, ecc. che hanno nell’etichetta la scritta aromi): contiene questi ingredienti: amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, cinnamil-isobutirato, cinnamil-valerato, dàacetàle, dipropil-chetone, etil-acetato, etil-amilchetone, etil-butirato, etil-cinnamato, etil-eptanoato, etil-eptilato, etil-Iactato, etil-metilfenilglucidato, etil-nitrato, etil-propionato, etil-valerato, eliotropina, idrossifreniP2-butanone, alfa-ionone, isobutil-antranilato, isobutil-butirato, maltolo… può bastare? E non sono tutti; senza descrivere poi il processo vero e proprio di fabbricazione, ed i solventi che vengono utilizzati!
Lo scotto da pagare non ha prezzo, perché questi “sostegni’ risultano molto pericolosi per la salute: il famoso rovescio della medaglia! Ad eccezione di pochissimi additivi (un esempio per tutti l’acido ascorbico o vitamina C, la cui sigla è E300), è vivamente sconsigliato, soprattutto per i bambini, utilizzare cibi o bevande contenenti additivi ed aromi chimici!
Ecco in sintesi questi additivi:
I coloranti (sigle da E100 a E199), sostanze chimiche che servono per rendere il cibo esteticamente più bello allo sguardo.
I conservanti (sigle da E200 a E299) rendono duraturo nel tempo (da qualche giorno a qualche anno!) un alimento.
Gli antiossidanti e regolatori di acidità (sigle da E300 a E399) impediscono l’ossidazione.
Gli addensanti, emulsionanti, gelificanti e stabilizzanti (sigle da E400 a E499) migliorano le caratteristiche del cibo.
Gli esaltatori di sapidità (sigle da E600 a E699), tra cui il pericolosissimo glutammato monosodico (E620) rendono un cibo morto e privo di gusto, buono e appetitoso. Con l’eccitotossina chiamata glutammato monosodico, per esempio, è possibile mangiare con estremo piacere una suola di scarpe!
Gli edulcoranti di sintesi, cioè i dolcificanti, rientrano tra gli additivi vari (da E900 a E999), tra questi la sostanza più pericolosa in commercio è l’aspartame (E951); e non è finita perché gli additivi continuano fino a E1999. Siamo totalmente circondati da alimenti pregni di composti chimici di sintesi – cioè di derivazione petrolifera – di cui non si conoscono gli effetti collaterali sulla salute pubblica.
Ogni tanto viene pubblicata una ricerca che conferma la tossicità e/o pericolosità di una o più sostanze, ma possiamo attendere che siano i responsabili della salute a dirci se un additivo è cancerogeno, teratogeno (provoca malformazioni nei feti), oppure no? Potrebbe accadere – come infatti accade – che ce lo dicano dopo decenni di utilizzo!
Impariamo allora ad usare il nostro cervello in maniera indipendente dal tubo catodico e dagli esperti della salute pubblica, comprendendo l’importanza della nutrizione e prendendo coscienza del potere che abbiamo come consumatori.
Rivisto da Conoscenzealconfine.itFonte: http://www.sdamy.com