Ora è ufficiale: Mario Draghi e la Bce hanno fissato la data in cui finirà il “Quantitative Easing”, il dicembre 2018.
L’EuroTower, dunque, annuncia la fine del piano di acquisto dei titoli che era stato attivato dalla Banca Centrale Europea nel 2015. E di fatto la Bce ha deciso di ridurre gli acquisti dei titoli, da ottobre e fino a dicembre, a 15 miliardi di euro. Poi gli acquisti verranno azzerati a partire da gennaio 2019. Una data cruciale, dunque, per i destini dell’Europa e dell’Italia, chiamata a stare in piedi pur senza l’aiuto del “bazooka” della Bce.
La Bce, poi, ha spiegato come articolerà il piano di riduzione del Qe. “Il passo mensile degli acquisti netti di titoli sarà ridotto a 15 miliardi di euro fino alla fine di dicembre 2018″, si legge in una nota della Banca Centrale dopo una riunione che si è tenuta a Riga. Dopo questo annuncio, lo spread è andato a 235,3 punti base. Per il momento restano invece fermi i tassi di interesse. Quello principale rimane fermo allo zero per cento, quello per i prestiti marginali invece va allo 0,25 per cento. Quello dei depositi a -0,40 per cento. I tassi, secondo quanto riportato dalla Bce, resteranno fermi fino all’estate del 2019.
Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/13350222/mario-draghi-bce-stop-quantitative-easing-dicembre-2018-rischio-italia-titoli-di-stato.html